mercoledì 22 dicembre 2021

SIA CHIARO

 
Sia chiaro ai sordi una volta per tutte: Attimi può fare quello che vuole.
Non può dire bugie sulla pandemia. 

Prima bugia: green pass incostituzionale. No. Non è vero.
Seconda bugia: green pass discriminatorio. No, infatti la Corte non si è pronunciata.
Terza bugia: Attimi è una free vax. No, è una no vax.

Non esiste la categoria free vax in una pandemia. In una pandemia
ti devi vaccinare per il bene comune. 
Si tratta di un dovere e un piacere morale, molto più importante
di una imposizione per legge.

Non vaccinarsi è immorale, perché è immorale fottersene degli altri.
Già si parla di obbligo per chi ha più di 40 anni, per esempio.

Ma il punto non è un obbligo che arriva per legge, ma un obbligo
che arriva dal foro interiore: la propria coscienza.

Farlo solo perché arriva una sanzione è meschino.
Quella sì che sarebbe una costrizione esterna.

Invece è la propria coscienza che deve costringere, ed è quella
la vera libertà: aderire liberamente a una cosa sacrosanta.

Difendere se stessi e gli altri.

Avete torto marcio.



9 commenti:

Anonimo ha detto...

Mah, Lucy è favorevole all'obbligo vaccinale, lo ha scritto... Perché con l'obbligo si eviterebbero le discriminazioni che sono sotto gli occhi di tutti e lo Stato se ne prenderebbe tutte le responsabilità. Le soluzioni ricattatorie portano i cittadini alla sfiducia verso le istituzioni. Io ho letto bene quello che ha scritto la blogger. Discriminare le persone per te è morale? Voi due avete due differenti visioni della situazione. Tu enfatizzi troppo e ti fai influenzare passivamente da quello che raccontano i giornali che ci campano sulle disgrazie, Lucy è più critica e ha uno sguardo in più verso i diritti di ogni persona, anche le minoranze, è più democratica. Lo sapevi Ricky che è nei casi di emergenza che viene messa alla prova la Democrazia. Fai attenzione, non è tutto oro quel che luccica.

Anonimo ha detto...

Farina, se hai voglia di approfondire, leggi nel post di Attimi https://attimiespazi.blogspot.com/2021/12/do-sepoltura-al-sangue-sgorgato-che.html?showComment=1640189833098&m=1#c2477392732123253631
carica i commenti che vanno oltre i 200 e leggi quelli di Anonimo da 22/12/21 16:53 fino a 17:01.

È un rapporto dettagliato sulle discriminazioni in atto con i green pass e altre cosucce che confermano le aspre critiche di Attimiespazi. Buona sana lettura.

Anonimo ha detto...

Farina, mi sembravi uno che usava la materia grigia, e invece vengo a sapere che non riesci a comprendere certe discrepanze nella gestione pandemica che Attimi ha cercato di farti notare. Forse non sei abbastanza preparato oppure hai un blocco comunicativo con lei. Boh!

Anonimo ha detto...

Tommaso Cerno (PD): "Chiedo alla politica di tornare alla realtà e di essere meno ipocrita, il green pass era un modo per far vaccinare le persone ma se alla vigilia dell'ennesimo Natale, in cui era stata promessa una normalità, si arriva a reintrodurre il tampone, cioè si ritorna alle regole di viaggio delle zone rosse prima dei vaccini, significa che lentamente nel Paese questo meccanismo piano piano comincerà a incrinarsi".

Più chiaro di così! E Attimi ha ragione da vendere!

rickyfarina ha detto...

La discriminazione è sotto i tuoi occhi e quelli dei tuoi compari o simili, non certo sotto i miei. L'obbligo c'è già, è il green pass, ed è costituzionale.

Lo Stato sta facendo scelte accurate, di meglio difficile fare.
Ci sono cervelloni, mica bambolotti.

Vaccinarsi per paura di una sanzione è meschino.
Vaccinarsi per amore verso gli altri è bello.

Ed è triste vedere tanta gente che ambisce a essere meschina.

Anonimo ha detto...

Quindi dare una scelta è ricattatorio invece obbligare è giusto! Bene, allora siamo tutti d'accordo: obbligo di vaccino per tutti!

Anonimo ha detto...

Ricky, ma se uno o una è guarito da Covid, perché dovrebbe vaccinarsi se ha fatto gli anticorpi? Sai rispondermi?

Anonimo ha detto...

Questo è solo un assaggio, ma ti conviene leggere tutto come ti ho consigliato nel link che ti ho riportato:

"Si potrebbero fare moltissimi esempi del tipo di quelli poc’anzi riportati, un’infinità di esempi, che stigmatizzano i possessori dei due tipi di Green pass a seconda della colorazione della regione di appartenenza con una logica che sfugge ai criteri più elementari della ragionevolezza. Perché, per esempio, i possessori di Green pass semplici non possono partecipare alle feste conseguenti a cerimonie civili e religiose in zona arancione, mentre agli stessi soggetti non è mai consentita la partecipazione alle feste non conseguenti a cerimonie civili e religiose indipendentemente dal colore della zona? Forse le prime feste sono meno a rischio cluster delle seconde?
Per non parlare delle discriminazioni tra coloro che possiedono un qualunque tipo di Green pass e coloro che ne sono sprovvisti. Discriminazioni che incidono pesantemente sulla loro vita di relazione, specie per gli oneri economici che incardinano in capo a questi individui. Si pensi all’utilizzo di mezzi di trasporto pubblico o privato di linea, sempre vietato ai soggetti sprovvisti della predetta certificazione, costretti a farsi carico continuamente del costo dei tamponi per poter circolare liberamente. Anche in questi casi la scelta legislativa non sembra basata su un accurato bilanciamento degli interessi coinvolti, comportando discriminazioni irragionevoli fra situazioni simili. Diverso sarebbe ovviamente se i tamponi fossero gratuiti, ma così non è.

A ciò si aggiunga la norma in virtù della quale i lavoratori privati sprovvisti di qualunque tipo di Green pass sono “considerati assenti ingiustificati fino alla presentazione della predetta certificazione” cosicché, recita l’art. 9-septies, comma 6, del decreto-legge n. 52/2021 come modificato dal decreto-legge n. 127/2021, “per i giorni di assenza ingiustificata (…) non sono dovuti la retribuzione né altro compenso o emolumento, comunque denominato” (la stessa norma vige anche per i dipendenti pubblici non soggetti a obbligo vaccinale ex art. 9-quinquies). È chiaro che si tratta di una nuova fattispecie di assenza ingiustificata ex lege non disciplinata da alcun CCLN che incide significativamente sulla vita dei lavoratori: sulla busta paga mensile, cui saranno sottratti i giorni di assenza, ma anche su tutte le indennità legate alle mansioni del lavoratore (i.e. indennità di cassa, di rischio o di lavoro disagiato), sui buoni pasto, sui premi di produttività, sulla tredicesima, sul trattamento di fine rapporto, sull’ammontare dei contributi previdenziali e assistenziali e così via. Fortunatamente, per questa fattispecie, è stato previsto un termine, il 31 dicembre 2021, che coincide con la cessazione dello stato di emergenza, sempre che con fonte di rango primario non si decida di consentirne il prolungamento."

Attimi non scrive mai a caso e non scrive cazzate, se l'hai conosciuta bene.

Anonimo 17:29

Anonimo ha detto...

Ricky leggi il link. Non essere così superficiale, sennò deludi anche me. ;)