giovedì 10 febbraio 2022

NON LA RAGIONE MA LA CHIAREZZA

 
Ci tengo a chiarire (appunto) che a me la ragione non sta manco
simpatica, ho molta più simpatia per il torto, quindi in me non
c'è alcuna volontà di avere ragione, non me ne può fregar di meno.
Però ho un'esigenza: la chiarezza, la chiarezza mi piace.

Il mio punto di vista: totale fiducia (anche per un fatto probabilistico)
nel criterio operativo della scienza mondiale, pur consapevole di
differenze di approccio e di sfumature, in sostanza la scienza del
mondo ha collaborato con i governi stabilendo che il vaccino è
l'arma più efficace contro la pandemia. E lo sta dimostrando da
tempo oltre ogni ragionevole dubbio: fatti, statistiche, numeri.

Gli stati hanno preso via via misure politiche di contenimento
diverse, non tutte le situazioni sono uguali, non tutte le scelte
sono uguali, quindi diversità di approccio e di misure, ma sempre
usando l'arma vaccinale.

In Italia abbiamo fatto la scelta progressiva di un green pass sempre
più cogente e limitante, il mio pensiero chiaro è questo: nessuna
crudeltà sciocca o inutile e senza senso, ma solo un tentativo di
spingere per ottenere più vaccinazioni, attraverso la pressione delle
restrizioni. L'intento non è discriminatorio quindi, ma anzi, proprio
per evitare discriminazioni letali sui più fragili, si è scelto una
linea dura. Non solo i più fragili, ma tutti noi, dato che il vaccino
salva dal collasso sanitario e tutte le norme tese a spingere verso
la vaccinazione, sono norme sanitarie, di tutela della salute nostra
e dei nostri ospedali.

Totale fiducia quindi nella scienza e nella sua collaborazione con
il governo, e nelle scelte prese per salvare i cittadini.

Con questi pensieri non intendo avere ragione, intendo solo
manifestare chiaramente da che parte sto.

Chi ha altri pensieri deve essere altrettanto chiaro e dire:
lo stato italiano si è inventato il green pass per discriminare
volontariamente una fascia di cittadini: i no vax.
Alla domanda: perché lo stato dovrebbe discriminare?
Si può rispondere: perché si diverte, per semplice crudeltà,
perché segue linee scientifiche sbagliate.

Ogni risposta è assurda, dal mio punto di vista. E io l'assurdo
lo concepisco solo filosoficamente, vedi Camus, ma non
scientificamente.

Ritengo quindi che non ci sia stata discrimiazione per volontà
di essere crudeli, così a cazzo, e nemmeno per stupidità
scientifica, anche perché il green pass è stato proposto come
soluzione da un comitato tecnico scientifico, in connessione
con gli altri comitati degli altri paesi.

Ogni paese poi ha declinato le sue misure in modi diversi nel
tempo, ma questo è un fatto di natura politica, anche se una
politica in dialogo con la scienza, perché una verità scientifica
può essere "agita" in diversi modi dagli stati, e forse non
c'è un modo giusto in assoluto, come la scienza procede per
tentativi per arrivare alle sue certezze, così la politica tenta strade 
diverse a seconda della sensibilità istituzionale, privilegiando
magari aspetti economici rispetto al valore di ogni singola
vita umana o altre sfumature di questo genere.

Il green pass a me è sembrato un giusto equilibrio tra l'economia
e la salute degli italiani.


3 commenti:

Anonimo ha detto...

Farina, non è questione di avere ragione o no, son d'accordo con te, perche quello che ha scritto Attimi nell'altro post è solo giusto, è esatto. Le sentenze fanno giurisprudenza. Cerca nel web questo titolo e leggi, penso che riuscirai a capire... "Stop stipendio ai no vax: cosa ha deciso il TAR e perché va restituito".

Lindt X multiFactor ha detto...

Fatti non foste a viver come bruti ma per seguir virtute e canoscenza.

Anonimo ha detto...

Hanno raggiunto un tale giusto equilibrio tra economia e salute? Ma dove? I vaccinati si ammalano, muoiono e l’economia è affossata. Lascia perdere, sei cieco non sei in grado di vedere. Chi viene discriminato si sente e resta discriminato, chiusa lì. Si è capito fino alla nausea il tuo pensiero. Ma vedi piuttosto di dedicarti e mettere passione nelle tue creazioni, persino un semplice video musicale riesce tra musica ed immagini a veicolare quella passione, quello struggimento, quel desiderio, quella vita a cui tutti si anela.