Il pittore Ernesto Treccani, figlio dell'imprenditore Giovanni, fondatore della famosa
Enciclopedia insieme al filosofo Gentile, non voleva essere chiamato "signorino".
Si è ribellato alla sua condizione di ricchezza e di privilegio e ha scavalcato il giardino
della villa paterna per approdare a una vita più autentica, vicino agli umili, e
abbracciando il comunismo, cercando un suo percorso personale e artistico.
Emblematico un suo autoritratto giovanile, è un Treccani di circa 18 anni, era
nato nel 1920, dove si ritrae e cerca il proprio volto, abbandonando per sempre
i panni del rampollo di una famiglia di un ricco industriale e mecenate, e cogliendosi
come artista libero, libero da una ricchezza che lo avrebbe soffocato, che gli avrebbe
spianato una strada che però non sentiva sua. Si è ribellato con il pennello, con
i colori, con quella "tenera inquietudine" che gli riconosceva Cesare Pavese e che
avrebbe sempre portato con sé, facendo di lui un artista e un intellettuale vivo,
attento alle dinamiche sociali, alle ingiustizie, portandolo a fondare la rivista
culturale Corrente, crocevia di arte e letteratura sul finire degli anni Trenta.
In questo simile a Giandante X, anche egli figlio di una famiglia borghese, anche
egli ribelle, fino a rinnegare il cognome, a sostituirlo con una X.
Nel libro Giandante X di Roberto Farina troverete un capitolo dedicato proprio
a Ernesto Treccani, dove il pittore tratteggia con poche parole (parole usate come
un pennello) la figura enigmatica di Giandante, che conobbe personalmente e di
cui apprezzò l'opera.
Che uomini! Pensate come sono diversi dal sottoscritto, io mi faccio chiamare
signorino da mia mamma, anche se lei si ribella, e non potrei mai vivere senza
il mio champagne quotidiano, perlomeno "immaginario". La mia vita è una
continua ricerca del lusso, qualche volta anche del lesso, ma tendo per natura
al caviale, come ogni uomo di classe. Detto questo non posso che ammirare
questo genere di artisti, uomini liberi nel vero senso della parola, uomini che
si sono estirpati da una condizione di privilegio per approdare al vero e unico
privilegio: la libertà dell'espressione artistica.
Tanto di cappello, nel mio caso un panama sgualcito da 20 euro al mercato.
5 commenti:
"nel mio caso un panama sgualcito da 20 euro al mercato."... Non sei un uomo di classe, ma di fuoriclasse 🙂
ho riletto il VII° capitolo della prima edizione di Giandante X in mio possesso, dedicato all'incontro di tuo fratello con Ernesto Treccani.
un capitolo vivido e in movimento continuo, una mescolanza tra i sentimenti provati da Roberto e le realtà tumefatte che vede attorno a sè, e che conclude con una poesia pescata a a caso dal catalogo Treccani___ che nulla capita a caso, dico io___
Si nasce
con una dose di bene
che la vita disperde
o accresce
in moneta
d'amore
si spende.
Ricky, volevo chiederti una cosa.
innanzitutto, volevo informarti che su YT ho constatato che vecchi video che venivano bloccati per questioni di copyright musicali ora possono essere ripubblicati. non tutti.
ho provato con alcuni miei video che erano stati bloccati anni fa, e che invece ricaricandoli ora sono pubblici; evidentemente sono cambiate le concessioni.
e così, volevo chiederti se tu potessi provare a ricaricare la prima versione del tuo
MADAME PESCÒ
perché la musica che avevi abbinato alle immagini sembrava essere nata con esse,
e la confezione che avevi creato era stupenda!
chissà se YT non lo faccia passare, vuoi provarci?
così che successivamente possa appenderlo nella mia galleria personale Vimeo
dedicata ai lavori che mi hanno colpita maggiormente, e che devono rimanere lì,
imperituri..
Ciao Attimuccia, sì, ho notato anche io, e questo mi fa ancora più incazzare per alcuni film persi per sempre, perché come sai, essendo povero in canna, ho lo stesso hard disk che uso da anni e appena si riempie lo libero cancellando i progetti, lo so, sono un matto suicida. Credo che madame Pescò sia una vittima di questa mia povertà, ma poi controllo e ti ringrazio di cuore per il tuo interesse verso di me.
ma quello che avevi caricato su YT, se non lo hai cancellato dalla tua lista del tuo canale, puoi recuperarlo come gestore.
anche se YT lo ha oscurato al pubblico, tu ce l'hai ancora tra i video caricati.
se non lo hai eliminato tu, dal tuo canale.
quindi, forse non lo hai perduto.
mica lo avrai cancellato anche da YT, no?..
se così fosse, forse riesci a ricopiartelo direttamente dal tuo canale.
e poi sei partner YT, prova a chiedere
direttamente alla piattaforma,
se puoi recuperarlo, o rieditarlo, o renderlo pubblico, nonostante le restrizioni passate..
Posta un commento