PENSIERI DEL GIORNO PRIMA

Poso l'orecchio sul tuo petto quando scopiamo, mi piace fare l'indiano,

sentirti godere come il settimo cavalleggeri: una strage.

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I portinai della casa in cui nacqui si chiamavano Lucia e Urano.

Erano alcolizzati e cosmici. E così vedo la vita: un'ebbrezza cosmica.

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Ti amo perché non posso fare a meno di me.

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C'è qualcosa di temporalesco nella morte, direi: fulminante.

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Giornata mondiale del libro: ne è passata di acqua sotto i punti.

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Credi in te stesso una volta sola: non ricrederti.

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C'è nel lasciarsi andare una forma di eroica arrendevolezza.

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Sognare a occhi socchiusi è la più alta forma di raffinatezza

spirituale.

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L'insolito non si può ordinare al bar, è questo il suo fascino.

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Alzarsi col piede sbagliato in una vita corretta, a volte può

essere l'inizio della felicità.

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Fai scorrere la tua mente e vedrai che non potrai immergerti

due volte nello stesso pensiero.

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Ho invidia per i vermi, li immagino strisciare tra i fiori,

magari potessi fare lo stesso sotto le gonne.

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Amo chi mi riporta con i piedi per terra, tanto ho sempre

un precipizio di scorta.

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Il mio tenore di vita ama i do di petto.

Sono un uomo lirico.

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I vecchi sono il nostro futuro. E anche il nostro fu

se non ci vacciniamo.

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Vivere è giocare a nascondino nel deserto. Diventare

clessidra, capovolgere le dune.

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Adesso vi dico una verità, una sola. Non si vive una volta sola.

Non è vero. Si vive ogni volta che lo vogliamo.

Tutte le volte che lo vogliamo.

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Come faccio a essere così intelligente? Semplice, parlo prima

di pensare. Frego il mio cervello. Lo anticipo.

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Sono ossessionato dal nesso. Non posso vivere senza nesso.

Sono un nessuomane.

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Cito a memoria: Maiorca: "Perché amo il mare? Un amico una volta mi fece

scalare una montagna, e poi disse "Guarda, si vede il mare".