sabato 9 dicembre 2017

GRAZIE SAM!

Vorrei chiarire che io non mi sento vittima di niente e 
di nessuno, facevo solo notare che in Italia se non fai parte
di un certo ambiente, di una certa consorteria, non è
facile emergere o ricevere apprezzamenti e stimoli. Mi
sembra che all'estero, in questo caso in Francia, ci sia
più attenzione verso il valore intrinseco di un autore,
almeno questa è la mia sensazione allo stato delle cose.
Sono un indipendente e sono felice di esserlo, non mi
attacco al carrozzone di nessuno perché sono fatto così,
è la mia natura, il mio stile e il mio carattere. Certo è che
da circa 20 anni faccio il filmmaker, e fatta eccezione
del critico cinematografico Fabrizio Violante, nessuno
degli altri si è mai degnato di spendere una parola che
sia una sui miei film. Le soddisfazioni mi sono venute
da alcuni colleghi, ma in special modo dai non addetti
ai lavori, evidentemente gli "addetti" ritengono sia giusto
così: ignorare il mio lavoro. Facciano pure. Dalla mia
parte ho la poesia. Dalla loro c'è lo spirito di fazione,
se di spirito si può parlare. Quindi sono estremamente
grato allo scrittore Samuel Brussell per la simpatia
che ha mostrato verso di me, pensate, ha tradotto in
un ottimo francese un mio intero articolo postato sul
Fatto Quotidiano online, lo ha proposto alla redazione
della rivista culturale L'incorrect che lo ha accettato
con entusiamo, e devo confessarvi che in francese
mi sembra che quello che ho scritto sia molto più
bello! In Italia, con l'eccezione del Fatto Quotidiano,
Ricky Farina è un invisibile, ma attenti: l'uomo invisibile
ne combina di danni proprio perché è invisibile.
In fondo l'industria culturale italiana mi vuole bene.
Detto questo sono sempre il vostro Ricky Farina di
sempre, un adorabile sconosciuto, che meraviglia.

13 commenti:

Paoly ha detto...

Postalo anche in francese!
Mica posso andare a Paris a comprami la rivista... magari!!!

rickyfarina ha detto...


Ok, ma solo dopo che è uscito in Francia!
Anzi, farò di più: un videoritratto alla rivista.
Contenta?

Anonimo ha detto...

Ma tu sei entrato a scrivere nel Fatto Quotidiano perché facevi già parte di quell'ambiente, l'hai detto tu poco tempo fa su questo blog. Quindi sei la conferma di quello che hai scritto all'inizio di questo post.

Anonimo ha detto...

Facevi già parte dell'ambiente del FQ. Lo hai scritto con queste parole: "Vi ho già detto il sentiero che mi ha portato al Fatto online, sono
stati i film Qui Milano Libera e Radio Foppa, fatti con Piero Ricca, un cane
sciolto, amato dai grillini, ma un cane sciolto, scioltissimo, senza padroni, come
il sottoscritto. E la proposta di aprire il blog mi è arrivata da Franz Baraggino,
amico mio e di Ricca, facente parte (ai bei tempi) di un gruppo di giovani
che si chiamava appunto QUI MILANO LIBERA, autori di video di contestazione
trasversale, andavano a contestare tutti i politici in nome di un'idea altra di
democrazia e mettevano su YouTube dei video simpaticissimi che sono diventati
famosi......"

rickyfarina ha detto...


Caro Anonimo, ti metto la maiuscola, contento? Di quale ambiente stai parlando? La strada, immagino.
E il cervello critico. Qui Milano Libera era un gruppo di ragazzi che con videocamera e contenuti andavano
a contestare i politici, tutti i politici. E anche i giornalisti con la livrea, e lo facevano in nome di un concetto
di democrazia, rappresentavano "il cittadino informato", e direi anche "indignato". Quindi la domanda
che ti pongo è questa: di quale ambiente fa parte un cittadino informato e provvisto di senso critico?
Travaglio pubblicamente elogiava Piero Ricca che guidava questo gruppo ( di cui non ho mai fatto parte,
ero solo un loro amico, Ricca aveva bisogno di una documentazione filmata delle sue incursioni, mentre
io sono un autore e ci tenevo a mettere il mio sguardo, ecco perché il film Qui Milano Libera è un film
d'autore e Radio Foppa un cortometraggio d'autore, mentre i video di contestazione del gruppo, nati
dalle costole dei miei film, sono documentazioni frizzanti e simpatiche ma non sono opere d'autore,
quindi dicevo che Travaglio aveva simpatia per Qui Milano Libera ed esortava i cittadini a sbugiardare
in pubblico i politici collusi con la menzogna, da questa simpatia "travagliesca" poi è nata la collaborazione
di Ricca al Fatto con la rubrica UOMO DA MARCIAPIEDE (al quale ho collaborato in veste semplicemente
di operatore, non di autore, anche se cercavo sempre di metterci un tocco originale nelle riprese, e
per questo ero pagato, poco ma pagato) e la collaborazione di Franz Baraggino come giornalista del
Fatto online. Questa è la storia. Ti è tutto chiaro adesso?




Anonimo ha detto...

<.....rappresentavano "il cittadino informato", e direi anche "indignato">.Ma dai! Per qualcuno erano solo fancazzisti. Ma è vero, quando si crede che gli altri non ragionino basta inventarsi un assioma per far credere di avere ragione.
altro anonimo

rickyfarina ha detto...

Ciao altro Anonimo, a parte che "fancazzista" è un'espressione che mi si addice e verso la quale provo simpatia, se nel tuo fancazzismo ti occupi di poesia o Costituzione è un fancazzismo illuminato, e il gruppo di QML è stato molto in gamba e molto preparato, erano tutti delle belle teste, ragazzi intelligenti tanto per capirci e senza nessuno alle spalle a parte la Costituzione. Ricordo con piacere la presentazione di un libro, PELLE PER PELLE, di don Verzè, il presbitero imprenditore fondatore del San Raffaele, amico di Berlusconi,
ricordo le signore ingioiellate, impellicciate, ricordo i potenti banchieri presenti, ricordo De Bortoli come cerimoniere, tutta un'atmosfera cerimoniosa, al mio fianco c'era Piero che a un certo punto si è alzato e ha fatto una domanda scomoda, sconcerto in sala, dio mio, una domanda scomoda! Che cosa orribile! Don Verzè impassibile, non ha risposto, ricordo alcuni sorrisetti delle signore impellicciate, e poi ricordo alla fine della conferenza la polizia che portò me e Piero in questura...per una domanda scomoda! Ecco, caro anonimo, che cosa facevano i fancazzisti di QML, facevano le domande che i giornalisti non avevano il coraggio di fare perché tenevano famiglia! Comprendi?

riccardofarina69 ha detto...


Ecco il link alla presentazione del libro PELLE PER PELLE, è una mia cosa vecchia, ma così ti fai un'idea.

https://www.youtube.com/watch?v=vBmwNHJmLx0

riccardofarina69 ha detto...


Quello con Piero dovrebbe essere l'ultimo. Il film inizia con gli "scarti" del mio ritratto RITRATTO DI UN PRIVATE BANKER che trovi su youtube ma che puoi vedere solo sul computer e non sul telefonino, ti consiglio la visione anche di quello.

Anonimo ha detto...

Caro rickyfarina, ha visto il video e devo dirti che un Mario Capanna d'antan avrebbe saputo fare di meglio (che poi si si adeguato al sistema "vitalizio" è altra cosa). Veramente credi che quella sia stata una domanda scomoda, un atto di coraggio che dimostra di avere una bella testa e intelligenza? A quale regime aspira Piero visto che non ammette che una persona possa esprimere opinioni non condivisibili? Non condivido il pensiero di Don Verzè su Berlusconi dono di Dio (risata, la mia), anzi se qualcuno me lo chiedesse direi che è roba da matti, ma era la SUA opinione e aveva il diritto di esprimerla senza che qualche antiberlusconiano (perchè in fondo di questo si è trattato) andasse a rompergli le palle per puro esibizionismo.Hai fatto bene a segnalarmi il video, che è verità, perchè dalle tue parole sembrava che in Piero ci fosse l'aura di un Matteotti.
Alle persone che si "occupano" di costituzione come Piero, ricordo oltre all'art.21 della nostra Costituzione, l'art.19 della dichiarazione Universale dei diritti dell'Uomo:

"Ogni individuo ha il diritto alla libertà di opinione e di espressione, incluso il diritto di non essere molestato per la propria opinione e quello di cercare, ricevere e diffondere informazioni e idee attraverso ogni mezzo e senza riguardo a frontiere."
Ricordalo a Ricca: "..il diritto di non essere molestato per la propria opinione..." vale per Piero ma anche per Verzè.
altro anonimo

riccardofarina69 ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
riccardofarina69 ha detto...

Caro altro anonimo, perché pensare in modo malizioso? Conosco benissimo Piero, l'ho frequentato per anni, e ti posso assicurare che il suo agire non era dettato da esibizionismo, ma da sincera passione civile che lo ha impegnato in prima persona, e lui non si è certo risparmiato, poteva fare pure carriera nei 5 stelle ma si è sempre defilato per restare un libero pensatore, quindi il tuo pensiero malizioso potrebbe essere il frutto di un'antipatia personale, non credi? Per quanto riguarda le molestie, caro anonimo, c'è chi ha molestato il cervello degli italiani per anni usando massici e potenti mezzi, chi ha ottenuto attraverso la corruzione la possibilità di invadere l'etere cerebrale degli italiani e quindi non mi sembra il caso di inorridire se un cittadino informato e con le palle si ribella a tutto questo marciume usando come arma la propria voce e la propria intelligenza e una videocamera per sputtanare non chi la pensa diversamente da te ma chi usa la menzogna per ingannare i cittadini. Ti assicuro che ci vuole una buona dose di coraggio e di fiducia nei propri mezzi per farlo, in Italia siamo abituati all'assenso e non al dissenso, c'è una sorta di passività nei confronti di ogni forma di autorità, me ne sono reso conto anche nel mio percorso universitario, pochi studenti osavano contraddire il docente, quindi Piero Ricca e quelli come lui hanno svolto una funzione fondamentale in un paese di pecore. La penso così. Capanna? Per carità. Al limite il modello è il migliore Pannella. Ciao.

Engy ha detto...

alla larga da ogni cricca, fai bene!