lunedì 8 febbraio 2016

DUE EPISODI

L'altro giorno sono stato in ospedale a trovare la mamma di un
caro amico. Una donna continuava a gridare "forza Napoli", mi
ha chiamato, sono entrato nella sua stanza, aveva un cuscino
dietro la schiena, mi ha detto : " Tengo al Napoli perché c'è il
Vesuvio e il mare ". E mi è sembrata una motivazione perfetta.
Uscito dalla sua stanza una vecchiettina gridava nel corridoio,
era su una sedia a rotelle, due infermieri cercavano di calmarla,
aveva paura dell'iniezione. Mi ha visto e mi ha teso la mano.
Le ho stretto la mano, e le ho sorriso mentre gridava. Ecco
due piccoli episodi di vita che ancora geme e che ancora
esulta e grida in un ospedale dove il dolore è bianco come
la morte. Si finisce così. Nel bianco assoluto. Oblio clinico.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Ma attraverso un prisma di cristallo .....il bianco si scompone nei vari colori......si finisce così nell'arcobaleno......oblio coloratissimo. Chicca.

Anonimo ha detto...

".........Un fiore,una pietra non si pongono domande. La nobiltà dell'uomo consiste in questa sua disperata ricerca di una risposta (quella sul senso della vita) che non arriverà mai. Se mai ci sarà una società più giusta dove tutti potranno nutrirsi, avere un tetto, giocare e fare liberamente l'amore ..se mai questo accadrà che cosa resterà dell'essere umano. Resterà la sua pura presenza al mondo, una "nudità" senza scopo, una trasparenza così crudele che pochi sopporteranno, perché l'utopia in realtà è il regno del "libero suicidio" ......". Che dire !?!?!.....Un inno che senza sofferenze l'essere umano non ha più ragione di vivere? Che l'essere umano è tale solo nella sofferenza e che senza di essa non vi è altro scopo? Una convinzione di ispirazione fortemente religiosa che la vita sia giusto considerarla e viverla nella sofferenza perché solo "in un altrove", non schiavi della carne, ci sarà vera serenità e felicità? Mentre ci penso ......mi papperò dei biscotti col the......li farò soffrire? A già ....loro non soffrono, sono come fiori e pietre. Ok soffrirò io dalla felicità di sbranarli. Chicca