lunedì 12 dicembre 2011

POESIA INSENSIBILE

Esterno giorno. Mattina presto. Traffico urbano in atto.
Un incidente. Un uomo è stato investito. Qualche secondo
prima era vivo. Ora è morto. Non respira. Non respira più.
Qualche secondo prima era un uomo, ora è un cadavere.
Tutti i morti ci assomigliano, il volto del morto sembra il
mio, un volto gemello. La vita e la morte sono sorelle siamesi.
Il morto è decisamente morto. Non soffre più, non soffre
nemmeno il solletico. C'è il solito capannello di curiosi.
La morte incuriosisce sempre, anche se è il più vecchio
mestiere del mondo, la morte è la prima puttana della storia.
Si guarda il morto per gustare meglio la propria vita.
Tutti i morti ci fanno sentire vivi, eterna gratitudine verso
chi muore. Bene, il tempo corre, è l'ora della colazione.
Sono sicuro che oggi il cappuccino sarà squisito.
Una vera delizia.

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