Alcuni artisti soffrono di un complesso di inferiorità
verso la realtà e reagiscono umiliandola.
Alterano i rapporti di causa ed effetto, scardinano
le leggi fische, e si compiacciono come bimbi viziati.
Altri artisti pensano che la realtà sia un sogno, ma
un sogno che è precipitato tra le fiamme dell'inferno.
Poi ci sono quegli artisti che invitano i temporali a teatro
e creano sinfonie da una successione di tuoni.
Infine ci sono gli artisti che imitano la realtà ma dato
che la realtà è inimitabile ci restano sempre male.
Una cosa è sicura: l'arte è una lotta, la realtà un lutto.
Dalla realtà si esce morti, ma l'arte ci rende vivi.
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