venerdì 23 dicembre 2011

IERI NOTTE

Ieri notte ho litigato col mio ferro da stiro.
Sono entrato nello sgabuzzino e gli ho detto
finalmente quello che penso di lui.

" Chi ti credi di essere?"

Era notte fonda, avevo il mio pigiama di raso
nero, tutto spiegazzato.

" Lo so sai che parli di me alle spalle, vai
in giro a dire che sono un uomo disordinato,
detesti ogni mia piega, ogni mia sfumatura,
vorresti usare il tuo vapore per uccidere
i segni che la vita lascia su di me , e sui miei
vestiti, sei un mostro insolente, sappilo!"

E lui con quella sua spocchia ha osato
ribattere.

" Mi scusi ma lei è pazzo, sono solo
un elettrodomestico, non esco mai
da questo sgabuzzino dove lei mi ha
relegato, mi faccio gli affari miei, delle
sue pieghe non mi frega nulla, vada
a letto e si faccia un buon sonno".

Devo dire che la lucidità del ferro
mi ha impressionato, per un attimo
ho quasi pensato che non si trattasse
solo di un ferro da stiro ma di Dio
in persona. In fondo che male fa?
Ma per non farlo sentire al sicuro
ho dovuto ricorrere a una minaccia.

"Senti ferro, non mi lascio sedurre
dai tuoi modi di fare raffinati, so che
tu sei un tiranno, che vuoi solo ordine,
ordine e ordine, hai capito? Attento.
Stai molto attento. Ci metto un secondo
a lasciarti per strada, poi andrai a
stirare i marciapiedi se ti riesce!"

Non ha più detto una parola, ha avuto
paura, da ieri notte so che anche
il ferro trema quando i poeti si incazzano,
da ieri notte sono più sicuro di me
e più felice.

Nessun commento: