lunedì 9 giugno 2008

LA MANO SUL FUCO, UCRONIA CLASSICA

Muzio Cordo non ne poteva più dell'assedio di Roma da parte
degli Etruschi, durante un assedio è assai difficile stare
tranquilli a prendere il sole, e dato che Muzio Cordo era
un fanatico dell'abbronzatura, prese la decisione di uccidere
Porsenna, re di Chiusi. Il Senato approvò. Cordo si infiltrò
nelle linee nemiche, evitando i punti, con un pugnale in mano.
Purtroppo Muzio era miope e pugnalò lo scriba di Porsenna.
Questa pugnalata divergente destò l'ilarità di tutti gli
Etruschi. Venne catturato dalle guardie e portato al cospetto
di Porsenna, il lumacone, pardon: il lucumone. Il giovane
romano non esitò a dire:"Volevo uccidere te.La mia mano ha
errato e ora la punisco per questo imperdonabile errore.
Portatemi un fuco!". Porsenna ordinò alle guardie di cercare
un fuco e di portarlo subito a Muzio Cordo. I fuchi di solito
occupano il tempo a scopare l'ape regina, e infatti a Muzio
Cordo fu portato un fuco visibilmente incazzato. Muzio non
si lasciò impressionare: mise la mano sul fuco. Gli etruschi
non credevano ai propri occhi, erano ignoranti, non sapevano
che i fuchi non hanno il pungiglione, quindi quell'atto fu
vissuto con grande stupore e rispetto, specialmente Porsenna
ne rimase impressionato, e decise di liberare il giovane che
da quel momento venne chiamato Muzio Scevola(il mancino).
Anche l'assedio di Roma terminò, e Scevola finalmente riuscì
a ottenere un'abbronzatura integrale, con piena soddisfazione.



1 commento:

Carlo Menzinger ha detto...

Ah, ah! Le tue ucronie sono sempre devastanti!
Ciao
Carlo
www.scrivo.too.it