giovedì 5 giugno 2008

AFORISMI IN APPARENZA FILOSOFICI

La realtà non va indagata ma dragata. La realtà è quello che
resta sul fondo.

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La felicità è insopportabile, per questo molti
"scoppiano di gioia".

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Non si tratta di porsi delle domande ma imporsi delle
domande, la filosofia è necessaria. Le risposte sono
solo un mezzo. Servono a formulare altre domande.

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Lei era inconoscibile da viva, ma da morta fu riconosciuta
all'obitorio. Paradosso dell'immobilità.

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I morti lasciano il tempo che trovano. I vivi lasciano
che sia il tempo a trovarli.

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Chi non fa mai il passo più lungo della gamba inciamperà
sempre in se stesso.

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Bisogna riabilitare gli ipocriti, l'ipocrisia è raffinatezza
spirituale, rappresentazione, gioco attoriale, pietà e pudore
per il lezzo disgustoso della verità. Senza ipocrisia non ci
resterebbe altro che lo scheletro di un mondo morto.

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Non vado mai medico, ho il terrore che "accerti clinicamente"
che sono vivo. Preferisco vivere nell'incertezza.

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Datemi un punto d'appoggio e solleverò il mondo.

E dopo che avrò sollevato il mondo non fatemi
il solletico.

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L'uomo è la dismisura di tutte le cose.

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La sposa e l'apparenza hanno in comune il velo. E la prima
notte di nozze assomiglia a una verità senza scampo.

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Disossare l'essere per ossessi ossessionati dal sesso.

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