mercoledì 18 giugno 2008

BIOGRAFIA DI PAOLO GUZZANTI

Guzzanti Paolo nasce senza finalità di lucro a Roma nel 1940.
La condizione di neonato no profit gli sta subito stretta. Chiede
spiegazioni al padre, fa rimostranze, non si capacita.
Nascere gratis gli sembra pura follia, il padre cerca di calmarlo,
gli regala tre leccalecca alla fragola e "Essere e Tempo" di
Heidegger. Il futuro senatore, giornalista e conduttore televisivo,
si fa una ragione della propria condizione esistenziale di
"gettatezza" nel mondo, e in una sorta di imprinting culturale
legherà sempre la filosofia tedesca al gusto di fragola.

A scuola dimostra subito una forte "intelligence", riesce a fare
arrestare il proprio insegnante di grammatica perché l'uso del
congiuntivo gli sembra una deriva RADICAL-CHIC.
Propone, in sostituzione del congiuntivo, il famoso tarzantivo.
Un esempio di "tarzantivo" : io essere Paolo Guzzanti, tu essere
Jane, e tu Cita, e tu sporco colonialista.

Dopo una seria infatuazione per i derelitti, i poveri, gli emarginati,
incontra un brigante che si firma Ghino di Tacco. Ghino gli trasmette
la passione per le belle donne, lo champagne, le mazzette e le
mazzate, e un senso di rispetto, laico e affaristico, per il Vaticano.
Guzzanti passa dai miserabili al miserere senza perdere in dignità,
mantenendo il proprio piglio liberale, la propria verve volterriana,
si rifiuta infatti di mangiare il corpo di Cristo, preferisce leccarlo,
memore forse dei famosi leccalecca alla fragola.

Dalla prima moglie Germana gli nascono tre figli no profit, si arrabbia
con i propri genitali, si risposa con una moglie americana e
finalmente riesce a ottenere due figli a scopo di lucro da infiltrare
nella CIA, suo antico sogno.

Nel frattempo il compagno di baldorie Ghino di Tacco scappa ad
Hammamet, in Tunisia. Guzzanti ci resta malissimo. Attraversa
un periodo di sbandamento, entra in crisi, inizia a soffrire
d'insonnia, è forse il periodo più drammatico della sua vita.
Ma un nuovo brigante fa la sua apparizione nella vita del nostro
eroe: Berlusconi Silvio. E'amore a prima vista, i due diventano
molto intimi, si scambiano persino le coordinate bancarie.
Berlusconi trova molto simpatico questo liberale dai capelli
rossi, e ride a crepapelle quando fa l'imitazione di Pertini.

Il gene della comicità è insito nella natura del Guzzanti, non
a caso due dei suoi cinque figli diventano vere e proprie
icone dell'umorismo nazionale. Questa è la prova dell'educazione
liberale che il senatore ha infuso nella vita domestica.

Da vero liberale Guzzanti combatte contro il comunismo, ideologia
funesta e atroce che secerne distruzione, povertà e morte.
Il partito dell'Amore, fondato dall'amico Berlusconi, invece si
attaglia perfettamente alla sua natura illuministica e
protoromantica. Corruzione, mafia e compagnia bella fanno
parte dell'Amore secondo il senatore, l'amore è coincidenza
degli opposti, liberali e mafiosi vanno a braccetto senza
vergogna, questo è in sostanza l'assunto teorico di Paolo
Guzzanti, filosofo prima ancora che politico e giornalista.

Durante un suo viaggio in Gran Bretagna inizia a dare i primi
segni di squilibrio mentale, entra in contatto con un dossier
formato da 645 schede, 3500 rapporti di contro intelligence
riguardanti documenti segreti del famigerato KGB. Guzzanti
è come folgorato sulla via di Arcore, ha la bava alla bocca,
i neuroni inzizano a scalpitare, non crede ai propri occhi,
torna a usare il "tarzantivo": Io essere Paolo Guzzanti,
io avere letto tutte 645 schede, io credere di potere fregare
comunisti finalmente, anche famoso comunista Prodi, io dare
tutto me stesso, io dedicare tutta mia vita a questo scopo.

Gli amici lo vedono sogghignare spesso senza motivo e si
allarmano, gli chiedono il motivo di tanta ilarità, Guzzanti
risponde sempre " io non sogghignare, io ridere da uomo
liberale". Il partito dell'Amore lo tiene sotto osservazione,
non si fida di questo scapigliato senatore, gli mettono
una cimice nel telefono e una nell'orecchio senatoriale.

Un certo Putin propone di cospargere di un metalloide
velenoso i leccalecca alla fragola che tanto piacciono
al senatore, ma Berlusconi temporeggia, il partito
dell'Amore non è ancora diventato "Amour Fou".

Attualmente Guzzanti vive confinato in un blog, in senato
c'è un suo sosia che non ama i leccalecca alla fragola.


(Eccovi una spassosa intervista dove l'intervistatore
chiede lumi a Guzzanti sulle "parole dure" di Travaglio
nei confronti di Berlusconi, l'espressione "parole dure"
viene qui usata al posto di "parole vere")

1 commento:

giosby ha detto...

Ciao

nel mio blog ho segnalato le contraddizioni di Paolo Guzzanti e ho segnalato la tua biografia ...

Molto divertente!

Ciao

http://giosby.splinder.com/post/17604610/Le+contraddizioni+dell%27On.+Pao