Accade una cosa strana, gli uomini non si accorgono di essere
uomini, come le pietre che non sanno di essere pietre.
C'è una mineralizzazione della coscienza, lo stupore insito
in ogni forma di pensiero autocosciente ha lasciato il posto
a una strana forma di ipnosi indotta, e si vive come in un
sogno (o un incubo) automatico, ci sono meccanismi e non
più relazioni, abitudini e non più vertigini, e così la sorgente
abissale si è fatta rigagnolo, e l'uomo non sa più d'essere
uomo. E la fine del mondo sarà solo un inutile pleonasmo.
martedì 28 febbraio 2017
domenica 26 febbraio 2017
L'EIACULAZIONE PRECOCE - IL FATTO QUOTIDIANO
p://www.ilfattoquotidiano.it/2017/02/26/eiaculazione-precoce-la-sessualita-che-si-adatta-ai-tempi-che-corrono/3417761/
sabato 25 febbraio 2017
IL SELFIE DELLA SCIMMIA
Tre ore dal dentista con la bocca aperta,
e ora ho 5 denti nuovi di porcellana.
Prima, nella sala d'attesa, leggo un articolo
che mi fa sorridere: un fotografo gallese
si reca in Indonesia per fotografare delle
scimmie. Posiziona la macchina fotografica
sul cavalletto, un pulsante per l'autoscatto
e se ne va. Quando torna trova i selfie
di una scimmia, ribattezzata Norutu, se
non ricordo male. Uno di questi selfie è
spettacolare, un primo piano fantastico,
scimmiescamente perfetto, un sorriso
di scimmia languido e ironico. Si apre
un processo sulla paternità della foto.
Le associazioni animaliste sostengono
che quella foto è di Norutu. Un dilemma
filosofico profondissimo, cerco di capire,
di farmi un'idea, di chi è quella foto?
Ecco, sento che sto per arrivare a una
soluzione quando l'assistente mi dice
che è il mio turno. 5 denti di porcellana
finissima mi attendono. Per sorridere.
e ora ho 5 denti nuovi di porcellana.
Prima, nella sala d'attesa, leggo un articolo
che mi fa sorridere: un fotografo gallese
si reca in Indonesia per fotografare delle
scimmie. Posiziona la macchina fotografica
sul cavalletto, un pulsante per l'autoscatto
e se ne va. Quando torna trova i selfie
di una scimmia, ribattezzata Norutu, se
non ricordo male. Uno di questi selfie è
spettacolare, un primo piano fantastico,
scimmiescamente perfetto, un sorriso
di scimmia languido e ironico. Si apre
un processo sulla paternità della foto.
Le associazioni animaliste sostengono
che quella foto è di Norutu. Un dilemma
filosofico profondissimo, cerco di capire,
di farmi un'idea, di chi è quella foto?
Ecco, sento che sto per arrivare a una
soluzione quando l'assistente mi dice
che è il mio turno. 5 denti di porcellana
finissima mi attendono. Per sorridere.
LE COSE SENSATE
So discendere nel mio sangue
come un palombaro, e so fare
precipitare le principesse dai
castelli in aria fra le mie braccia.
So contare fino a dieci prima di
pensare, e so pensare dieci cose
prima di contare, so cucire uno
strappo per dare nuova vita agli
strappi futuri, e so meditare sulla
insensatezza delle cose sensate.
come un palombaro, e so fare
precipitare le principesse dai
castelli in aria fra le mie braccia.
So contare fino a dieci prima di
pensare, e so pensare dieci cose
prima di contare, so cucire uno
strappo per dare nuova vita agli
strappi futuri, e so meditare sulla
insensatezza delle cose sensate.
BREVIARIO QUOTIDIANO
Apri la tua mente, apri il tuo cuore, vivi
la vita con gioia sospesa. Accetta caramelle
dagli sconosciuti, prendi l'ignoto per mano,
accarezza i muri, confabula con gli alberi.
Cerca rubini dimenticati dentro i materassi.
Strizza i sogni dai cuscini e pulisci i vetri.
Se incontri un buco nero salutalo, se il tuo
precipizio personale si avvicina ai tuoi passi
fai un giro di danza e precipita con amore.
la vita con gioia sospesa. Accetta caramelle
dagli sconosciuti, prendi l'ignoto per mano,
accarezza i muri, confabula con gli alberi.
Cerca rubini dimenticati dentro i materassi.
Strizza i sogni dai cuscini e pulisci i vetri.
Se incontri un buco nero salutalo, se il tuo
precipizio personale si avvicina ai tuoi passi
fai un giro di danza e precipita con amore.
I GRANDI TEMI
Oggi ho voglia di occuparmi dei grandi temi dell'esistenza:
perché quando mi arrampico sugli specchi mi sento un
alpinista del mio volto ma non riesco mai ad arrivare in cima
alle mie espressioni? Perché la mia mente soffre ogni giorno
di gravidanze isteriche? Come mai quando ho un tuffo al
cuore non riesco mai a prendere la medaglia d'oro?
perché quando mi arrampico sugli specchi mi sento un
alpinista del mio volto ma non riesco mai ad arrivare in cima
alle mie espressioni? Perché la mia mente soffre ogni giorno
di gravidanze isteriche? Come mai quando ho un tuffo al
cuore non riesco mai a prendere la medaglia d'oro?
mercoledì 22 febbraio 2017
Pepè - Il fatto quotidiano
http://www.ilfattoquotidiano.it/2017/02/22/attimini-gatti-e-barzellette-le-cose-che-odio-anche-se-sono-nato-per-amare-ed-essere-amato/3405533/
domenica 19 febbraio 2017
TANTISSIME COSE
Spacco un capello in quattro e
mi sento forte come Ercole.
Eiaculo sulla carta millimetrata
per confondere le geometrie
della procreazione fuggitiva.
Faccio tante cose, tantissime.
Elaboro l'infinito, faccio il palo
insieme ad altri pali, scavalco
il cielo, insaporo le tigri, e vivo
al margine di ignoti splendori,
ma sempre con le scarpe lucide
e gli occhi infilzati dai sogni.
sabato 18 febbraio 2017
IL ROMPIPALLE
Di solito non sono un rompipalle, vivo e lascio vivere, ma ricordo
nitidamente le volte che sono stato rompipalle. Da piccolo
con mia mamma, volevo sempre i giochi più costosi, ai miei
tempi c'era l'Atari, un gioco elettronico che si applicava alla
tv, rompevo così tanto le palle che alla fine mi compravano
tutto i miei. Rompo ancora le palle a mamma, ora non chiedo
più l'Atari, chiedo altro, soldi soprattutto, sono maturato.
E di recente, qualche anno fa, mi feci convincere ad andare
in discoteca, c'era un tipo losco che voleva mettermi un
timbro sulla pelle, mi sono rifiutato: "Non sono il tuo bestiame,
mi spiace, niente timbro", il tipo losco si è incazzato, quasi
voleva mettermi le mani addosso, ma io non mi sono fatto
impressionare, ho opposto un netto rifiuto al timbro, e mi
sono sentito un eroe, un eroe rompipalle. Avrei voluto gridare
a tutti quei giovani in fila: "Non fatevi timbrare ragazzi, non
lasciatevi timbrare come bestie, ribellatevi". Poi mi hanno
offerto una cosa, una piccolissima pasticca, per loro era
un atto di gentilezza mettermi in mano un acido. "Grazie,
grazie, non ho bisogno di acidi per divertirmi, per divertirmi
rompo le palle, fallo anche tu ragazzo, vedrai...".
nitidamente le volte che sono stato rompipalle. Da piccolo
con mia mamma, volevo sempre i giochi più costosi, ai miei
tempi c'era l'Atari, un gioco elettronico che si applicava alla
tv, rompevo così tanto le palle che alla fine mi compravano
tutto i miei. Rompo ancora le palle a mamma, ora non chiedo
più l'Atari, chiedo altro, soldi soprattutto, sono maturato.
E di recente, qualche anno fa, mi feci convincere ad andare
in discoteca, c'era un tipo losco che voleva mettermi un
timbro sulla pelle, mi sono rifiutato: "Non sono il tuo bestiame,
mi spiace, niente timbro", il tipo losco si è incazzato, quasi
voleva mettermi le mani addosso, ma io non mi sono fatto
impressionare, ho opposto un netto rifiuto al timbro, e mi
sono sentito un eroe, un eroe rompipalle. Avrei voluto gridare
a tutti quei giovani in fila: "Non fatevi timbrare ragazzi, non
lasciatevi timbrare come bestie, ribellatevi". Poi mi hanno
offerto una cosa, una piccolissima pasticca, per loro era
un atto di gentilezza mettermi in mano un acido. "Grazie,
grazie, non ho bisogno di acidi per divertirmi, per divertirmi
rompo le palle, fallo anche tu ragazzo, vedrai...".
SENSAZIONALE
Ho una sensazione. Ho la sensazione di avere una sensazione.
Non so che sensazione sia, ma è comunque una sensazione.
Avere sensazioni mi sembra sensazionale, una cosa da prima
pagina. La notizia di oggi è che non sono una cazzo di pietra.
Una volta ho preso a calci un sasso, non ha detto una parola.
E si è fatto lanciare dentro una scarpata. Forse non ha detto
nulla per pietà, per compassione verso i portatori di sensazioni.
venerdì 17 febbraio 2017
IL BOTTONE
Si è staccato un bottone dal mio cappotto. Lo conservo
in tasca insieme alle monete. Non so usare ago e filo.
Non so attaccare le cose, mi riesce bene solo staccarle.
So staccare i fiori dai prati, ma non so riattaccarli.
La spina so staccarla e riattaccarla, è l'eccezione che
conferma i miei stacchi. Non so staccarmi dalla vita.
Un'altra eccezione che conferma la mia vita. Ah, non
ho mai staccato un assegno. Ora stacco, ciao.
in tasca insieme alle monete. Non so usare ago e filo.
Non so attaccare le cose, mi riesce bene solo staccarle.
So staccare i fiori dai prati, ma non so riattaccarli.
La spina so staccarla e riattaccarla, è l'eccezione che
conferma i miei stacchi. Non so staccarmi dalla vita.
Un'altra eccezione che conferma la mia vita. Ah, non
ho mai staccato un assegno. Ora stacco, ciao.
giovedì 16 febbraio 2017
IO SONO RICKY FARINA
Io sono Ricky Farina. Sono un uomo
libero. Ho la libertà nel cuore.
Non dipendo da nessuno tranne che
da mammà. Lei è il mio principio e
il mio principale. Io non sogno.
Io sono un sogno. Un sogno che
si spalanca sulla realtà, su questa
infinita possibilità di vivere e morire.
Io sono un filmmaker. Faccio film.
Ogni cosa che filmo è un film.
Posso filmare un chiodo per tre ore
e farne un film. Un kolossal sul
tetano. Non ho bisogno di attori
o attrici, e me ne fotto dei produttori,
tanto ho la mamma. Per fare film
mi basta la vita, e la mia segretaria
di produzione è Dio. Che cosa
voglio di più? Niente. Godo. Godo.
Godo ad essere Ricky Farina.
libero. Ho la libertà nel cuore.
Non dipendo da nessuno tranne che
da mammà. Lei è il mio principio e
il mio principale. Io non sogno.
Io sono un sogno. Un sogno che
si spalanca sulla realtà, su questa
infinita possibilità di vivere e morire.
Io sono un filmmaker. Faccio film.
Ogni cosa che filmo è un film.
Posso filmare un chiodo per tre ore
e farne un film. Un kolossal sul
tetano. Non ho bisogno di attori
o attrici, e me ne fotto dei produttori,
tanto ho la mamma. Per fare film
mi basta la vita, e la mia segretaria
di produzione è Dio. Che cosa
voglio di più? Niente. Godo. Godo.
Godo ad essere Ricky Farina.
mercoledì 15 febbraio 2017
INCONTRARE UN AMICO
Incontrare un amico per strada, scambiarsi
una stretta di mano e promettersi una cena
da fare il prima possibile, anche questo è
credere nella vita, nonostante si viva a filo di
vertigine.
una stretta di mano e promettersi una cena
da fare il prima possibile, anche questo è
credere nella vita, nonostante si viva a filo di
vertigine.
UN CLISTERE A PORDENONE - IL FATTO QUOTIDIANO
http://www.ilfattoquotidiano.it/2017/02/15/un-clistere-si-grazie-meglio-se-a-pordenone/3392895/
COME UN SOFFIO
C'era un burro che si tagliava con un coltello, e un'aria
pungente come uno spillo d'aria. C'erano le processioni
degli infedeli nella sacralità sferica della notte. C'era la
pelle d'oca delle oche. C'erano le candele che giocavano,
e il gioco valeva ogni candela. C'era la tomba dell'amore,
anche se gli sposi si amavano sotto lenzuola di vento.
Il mondo era cristallino, puro e tragico come un soffio.
pungente come uno spillo d'aria. C'erano le processioni
degli infedeli nella sacralità sferica della notte. C'era la
pelle d'oca delle oche. C'erano le candele che giocavano,
e il gioco valeva ogni candela. C'era la tomba dell'amore,
anche se gli sposi si amavano sotto lenzuola di vento.
Il mondo era cristallino, puro e tragico come un soffio.
UN PROGETTO E DUE COSE
Oggi mi sono svegliato con un
progetto eroico: vivere.
*
Anni fa mi feci prendere dallo sconforto,
mi portò per mano a vedere le sue lande
desolate, bellissimi paesaggi umidi e lenti.
Fatevi prendere anche voi dallo sconforto
ogni tanto, anche questo è viaggiare.
*
Cetta mi ha detto che ho lo straniamento proprio dei poeti.
In effetti mi sento straniero in patria, e la mia patria sono
le stelle, ogni stella dell'universo visibile e invisibile.
progetto eroico: vivere.
*
Anni fa mi feci prendere dallo sconforto,
mi portò per mano a vedere le sue lande
desolate, bellissimi paesaggi umidi e lenti.
Fatevi prendere anche voi dallo sconforto
ogni tanto, anche questo è viaggiare.
*
Cetta mi ha detto che ho lo straniamento proprio dei poeti.
In effetti mi sento straniero in patria, e la mia patria sono
le stelle, ogni stella dell'universo visibile e invisibile.
martedì 14 febbraio 2017
lunedì 13 febbraio 2017
MATTINI
Ci sono mattini che non vanno via, che restano negli occhi,
e ti viene voglia di dire "buon mattino" anche sotto la luna.
e ti viene voglia di dire "buon mattino" anche sotto la luna.
COSE APPENA FATTE
Mi sono fatto scaldare quattro pizzette.
Ne ho offerta una a una signora che mi
guardava. Ho comprato anche l'insalata
e la bresaola e la ricotta. Ho finito di
mangiare le pizzettine e ho appena fatto
del sacchettino di carta una scultura
accartocciata a futura memoria del riciclo.
Ho steso i panni nel balconcino. E ora
sto facendo un esperimento: sto versando
il latte sul pavimento per vedere se scoppio
a piangere. Niente. Che uomo insensibile.
Ci vuole ben altro per farmi piangere.
Dopo comprerò del caviale iraniano e
lo verserò nel water, chissà, magari col
caviale qualche lacrimuccia scenderà.
Confido nei 300 euro di costo. Forza Ricky.
Ne ho offerta una a una signora che mi
guardava. Ho comprato anche l'insalata
e la bresaola e la ricotta. Ho finito di
mangiare le pizzettine e ho appena fatto
del sacchettino di carta una scultura
accartocciata a futura memoria del riciclo.
Ho steso i panni nel balconcino. E ora
sto facendo un esperimento: sto versando
il latte sul pavimento per vedere se scoppio
a piangere. Niente. Che uomo insensibile.
Ci vuole ben altro per farmi piangere.
Dopo comprerò del caviale iraniano e
lo verserò nel water, chissà, magari col
caviale qualche lacrimuccia scenderà.
Confido nei 300 euro di costo. Forza Ricky.
MARIKITA
Voi sapete che mio zio è l'autore dei più grandi successi
dei Ricchi e Poveri e di Al Bano e Romina. Stiamo parlando
degli anni Ottanta. Nel tempo zio, oltre a scrivere un musical,
è rimasto in contatto con Angelo, il biondo del trio.
Il "baffo" non c'è più, una tragedia personale lo ha segnato.
"Marikita" è appena uscita, una canzone che già si
propone come tormentone dei villaggi turistici, gli anni
di Sarà perché ti amo sono lontanissimi, il biondo e la
brunetta sono sempre arzilli, con qualche acciacco e
qualche ruga nascosta dalla luce setosa del videoclip,
però la formula del buonumore è stata confezionata
a dovere, come sempre. Voi capite, oltre ad essere fiero
di mio zio, anche io nel mio piccolo devo fargli pubblicità,
non si scherza con l'eredità, l'eredità è una cosa seria!
Dario, fai più soldi che puoi, mi raccomando. TVTB.
dei Ricchi e Poveri e di Al Bano e Romina. Stiamo parlando
degli anni Ottanta. Nel tempo zio, oltre a scrivere un musical,
è rimasto in contatto con Angelo, il biondo del trio.
Il "baffo" non c'è più, una tragedia personale lo ha segnato.
"Marikita" è appena uscita, una canzone che già si
propone come tormentone dei villaggi turistici, gli anni
di Sarà perché ti amo sono lontanissimi, il biondo e la
brunetta sono sempre arzilli, con qualche acciacco e
qualche ruga nascosta dalla luce setosa del videoclip,
però la formula del buonumore è stata confezionata
a dovere, come sempre. Voi capite, oltre ad essere fiero
di mio zio, anche io nel mio piccolo devo fargli pubblicità,
non si scherza con l'eredità, l'eredità è una cosa seria!
Dario, fai più soldi che puoi, mi raccomando. TVTB.
TRE PENSIERI
Se sapessi a memoria la mia memoria coinciderei con me stesso
e sarebbe la fine. Ogni amnesia è salvezza.
*
Capita a volte di sentirsi schiacciati dalla vita, pressati fino
al delirio. In questi casi è opportuno giocare a nascondino
con gli ippopotami. Trovatevi un ippopotamo di fiducia.
*
Prima o poi bisogna sempre fare i conti con l'incalcolabile.
e sarebbe la fine. Ogni amnesia è salvezza.
*
Capita a volte di sentirsi schiacciati dalla vita, pressati fino
al delirio. In questi casi è opportuno giocare a nascondino
con gli ippopotami. Trovatevi un ippopotamo di fiducia.
*
Prima o poi bisogna sempre fare i conti con l'incalcolabile.
domenica 12 febbraio 2017
AMORE CARCIOFO
Una poesia d'amore? Un'altra? No.
Basta. Non se ne può più di questo
amore, veramente basta! I carciofi!
Scrivere una poesia sui carciofi. No.
Non ho il talento per farlo. I carciofi
vanno oltre le mie possibilità, eppure
sono belli, pungenti come le rose,
ma più sinceri, ti entrano dentro fino
all'intestino. Una rosa è una rosa.
Un carciofo è molto altro. Forse è
Dio. E se Dio fosse un carciofo?
Non resterei deluso. Ci vuole fegato
per accettare un Dio carciofo, e il
carciofo pare faccia bene al fegato.
Ma crudo, non cotto. Un Dio carciofo
crudo e l'eternità diventa una specie
di pinzimonio mistico. Che bello!
No. L'umanità non è ancora pronta
per questo. Meglio tornare a fare
versi sull'amore. Amore, amore mio.
Al chiaro di luna ci baciamo, e le
stelle cadenti ci dicono addio, dentro
un vapore di tenebre ci dicono
addio, le stelle cadenti sui carciofi.
Sui nostri cuori di carciofo nudo.
Amore. Carciofo mio adorato.
Basta. Non se ne può più di questo
amore, veramente basta! I carciofi!
Scrivere una poesia sui carciofi. No.
Non ho il talento per farlo. I carciofi
vanno oltre le mie possibilità, eppure
sono belli, pungenti come le rose,
ma più sinceri, ti entrano dentro fino
all'intestino. Una rosa è una rosa.
Un carciofo è molto altro. Forse è
Dio. E se Dio fosse un carciofo?
Non resterei deluso. Ci vuole fegato
per accettare un Dio carciofo, e il
carciofo pare faccia bene al fegato.
Ma crudo, non cotto. Un Dio carciofo
crudo e l'eternità diventa una specie
di pinzimonio mistico. Che bello!
No. L'umanità non è ancora pronta
per questo. Meglio tornare a fare
versi sull'amore. Amore, amore mio.
Al chiaro di luna ci baciamo, e le
stelle cadenti ci dicono addio, dentro
un vapore di tenebre ci dicono
addio, le stelle cadenti sui carciofi.
Sui nostri cuori di carciofo nudo.
Amore. Carciofo mio adorato.
sabato 11 febbraio 2017
venerdì 10 febbraio 2017
LA NOTTE
La notte. Io nella notte ci affondo come in un magma denso
di vertigini, e ci trovo i coriandoli del mio respiro e la vanità
estrema dei miei desideri. Nella notte sento pulsare una
infinita volontà di abbandono, ogni stella è una verità perduta.
di vertigini, e ci trovo i coriandoli del mio respiro e la vanità
estrema dei miei desideri. Nella notte sento pulsare una
infinita volontà di abbandono, ogni stella è una verità perduta.
LE DOMANDE SUPER SCEME DI RICKY
Vediamo se siete veramente affezionati a Ricky,
ora vi faccio le domande super sceme.
ora vi faccio le domande super sceme.
Se un mago cattivo vi dicesse: "Devi rinunciare
al tuo piatto preferito per 3 anni o non vedrai mai
più i film di Ricky, voi che cosa fareste?"
al tuo piatto preferito per 3 anni o non vedrai mai
più i film di Ricky, voi che cosa fareste?"
Se un mago cattivo vi dicesse: "Ogni 6 mesi un
signore attraente, pulito ed elegante, di nome
Alfredo Giussani, vi sodomizzerà usando tutti
i riguardi igienici, e nella più assoluta riservatezza,
nessuno verrà mai a saperlo, se vi rifiutate
di farvi sodomizzare dal signor Alfredo Giussani
non vedrete più i film di Ricky, voi che cose
fareste? "
signore attraente, pulito ed elegante, di nome
Alfredo Giussani, vi sodomizzerà usando tutti
i riguardi igienici, e nella più assoluta riservatezza,
nessuno verrà mai a saperlo, se vi rifiutate
di farvi sodomizzare dal signor Alfredo Giussani
non vedrete più i film di Ricky, voi che cose
fareste? "
Se un mago cattivo vi dicesse: "Posso darti 300
euro ogni giorno, ma devi rinunciare a vedere
i film di Ricky per 6 anni, voi che cosa fareste?"
euro ogni giorno, ma devi rinunciare a vedere
i film di Ricky per 6 anni, voi che cosa fareste?"
Se un mago cattivo vi dicesse: "Per vedere i
film di Ricky devi vincere una tua fobia,
per esempio se hai paura degli scarafaggi, devi
tenere uno scarafaggio sulla lingua per tre
minuti...se non lo fate non vedete più i miei
film, voi che cosa fareste?"
film di Ricky devi vincere una tua fobia,
per esempio se hai paura degli scarafaggi, devi
tenere uno scarafaggio sulla lingua per tre
minuti...se non lo fate non vedete più i miei
film, voi che cosa fareste?"
Se un mago cattivo vi dicesse: "Per 8 anni
non potrai più mangiare la Nutella e non potrai
fare il bagno nei laghi di tutto il mondo, se
sgarri non potrai più vedere i film di Ricky,
voi che cosa fareste?"
non potrai più mangiare la Nutella e non potrai
fare il bagno nei laghi di tutto il mondo, se
sgarri non potrai più vedere i film di Ricky,
voi che cosa fareste?"
Se un mago cattivo vi dicesse: "Per continuare
a vedere i film Chisciotte ogni tre mesi devi fare
la cacca in un sacchetto di plastica e portare
il sacchetto in giro per il centro della città,
se non lo fai non vedrai più i film di Ricky,
voi che cosa fareste?"
a vedere i film Chisciotte ogni tre mesi devi fare
la cacca in un sacchetto di plastica e portare
il sacchetto in giro per il centro della città,
se non lo fai non vedrai più i film di Ricky,
voi che cosa fareste?"
Se un mago cattivo vi dicesse: "Ti posso dare
il potere di volare una volta al mese, scegli tra
questo potere e la possibilità di continuare a
vedere i film di Ricky, voi che cosa fareste?"
il potere di volare una volta al mese, scegli tra
questo potere e la possibilità di continuare a
vedere i film di Ricky, voi che cosa fareste?"
Ecco, per ora ho finito le domande super sceme
e anche i maghi cattivi. Rispondete, vigliacchi!
e anche i maghi cattivi. Rispondete, vigliacchi!
giovedì 9 febbraio 2017
Poesia scritta dopo il caffè
Ho appena bevuto un caffè al bar,
quindi sto scrivendo una poesia dopo
il caffè, quello che dico è estremamente
logico. Non è proprio una poesia, si
tratta di parole messe in colonna, ma
voi non fateci caso, fate finta che sia
una poesia, che vi costa? Secondo voi
dovrei mettermi a scrivere un cazzo
di sonetto? Non ci penso nemmeno.
Ah, cazzo è una licenza poetica.
Del resto ho un cazzo licenzioso, e
un cazzo dopo il caffè ci sta bene,
anche prima. I cazzi mi piacciono.
Infatti sono incazzatissimo di non
essere frocio, cazzo! Frocio è una
licenza poetica. Mi piace la poesia.
Il poeta ha la licenza come 007.
I poeti in fondo sono agenti segreti,
nel senso che "agiscono il segreto".
Bene. Non so come continuare
questa cazzo di poesia, c'è della
musica jazz di sottofondo. Mi piace
il jazz. Il jazz è libertà, come la
poesia. Improvvisazione. Come questa
poesia che non è una poesia ma
che sa di caffè. E non è poco.
Ho voglia di fare un viaggio sotto
le mie unghie, di scoprire abissi
di un solo colore, ho voglia di dire
alle persone la verità per farle
stare male, ho voglia di bugie nel
sangue, e di amore negli occhi.
Ho le scarpe allacciate, ed è una
forma di crudeltà. Amo chi cammina
con le scarpe slacciate. E amo
le poesie slacciate. Come questa
poesia che non è una poesia, ma
voi non fateci caso. Che vi costa?
Canta Billie Holiday adesso.
quindi sto scrivendo una poesia dopo
il caffè, quello che dico è estremamente
logico. Non è proprio una poesia, si
tratta di parole messe in colonna, ma
voi non fateci caso, fate finta che sia
una poesia, che vi costa? Secondo voi
dovrei mettermi a scrivere un cazzo
di sonetto? Non ci penso nemmeno.
Ah, cazzo è una licenza poetica.
Del resto ho un cazzo licenzioso, e
un cazzo dopo il caffè ci sta bene,
anche prima. I cazzi mi piacciono.
Infatti sono incazzatissimo di non
essere frocio, cazzo! Frocio è una
licenza poetica. Mi piace la poesia.
Il poeta ha la licenza come 007.
I poeti in fondo sono agenti segreti,
nel senso che "agiscono il segreto".
Bene. Non so come continuare
questa cazzo di poesia, c'è della
musica jazz di sottofondo. Mi piace
il jazz. Il jazz è libertà, come la
poesia. Improvvisazione. Come questa
poesia che non è una poesia ma
che sa di caffè. E non è poco.
Ho voglia di fare un viaggio sotto
le mie unghie, di scoprire abissi
di un solo colore, ho voglia di dire
alle persone la verità per farle
stare male, ho voglia di bugie nel
sangue, e di amore negli occhi.
Ho le scarpe allacciate, ed è una
forma di crudeltà. Amo chi cammina
con le scarpe slacciate. E amo
le poesie slacciate. Come questa
poesia che non è una poesia, ma
voi non fateci caso. Che vi costa?
Canta Billie Holiday adesso.
mercoledì 8 febbraio 2017
IL POLPETTIVORO
Raramente mangio le cipolle caramellate, però non ho nulla
contro le cipolle caramellate. La vita, semplicemente, non mi
porta verso le cipolle caramellate. Vorrei una vita più cipollosa
e più caramellata? Non so. Mi sta bene questa vita. Questa
vita senza conigli, non mangerei un coniglio nemmeno sotto
tortura. E nemmeno i cavalli. A poco a poco sto diventando
vegetariano, non solo per il nostro famoso intestino erbivoro.
Però adoro la bottarga di muggine e le polpette al sugo.
Specialmente le polpette del mio amico pittore Fabrizio
Fortini. Mi sentirei antipatico a rifiutare una polpetta al sugo.
Eppure i mattatoi sono luoghi d'orrore indicibile. Che fare?
Come estirpare in me il polpettivoro? La carne è debole.
Mai debolezza mi fu più cara. Ah Fabrizio! Sei un diavolo!
contro le cipolle caramellate. La vita, semplicemente, non mi
porta verso le cipolle caramellate. Vorrei una vita più cipollosa
e più caramellata? Non so. Mi sta bene questa vita. Questa
vita senza conigli, non mangerei un coniglio nemmeno sotto
tortura. E nemmeno i cavalli. A poco a poco sto diventando
vegetariano, non solo per il nostro famoso intestino erbivoro.
Però adoro la bottarga di muggine e le polpette al sugo.
Specialmente le polpette del mio amico pittore Fabrizio
Fortini. Mi sentirei antipatico a rifiutare una polpetta al sugo.
Eppure i mattatoi sono luoghi d'orrore indicibile. Che fare?
Come estirpare in me il polpettivoro? La carne è debole.
Mai debolezza mi fu più cara. Ah Fabrizio! Sei un diavolo!
martedì 7 febbraio 2017
lunedì 6 febbraio 2017
LA MANDRIA SENZA VOLTO
Stamattina mi sono svegliato presto
perché dovevo andare in un posto fuori Milano.
La mattina presto di solito la passo a letto
stiracchiandomi e rincorrendo i sogni
rimasti in sospeso. Mi fa sempre male
vedere le mandrie umane che si recano
al lavoro. Ero in stazione e mi sono messo
a fissare ogni volto della mandria in cerca
di uno sguardo desiderante, uno sguardo
birichino, vivace o impertinente. Niente.
Occhi vuoti, terribilmente vuoti. Senza
la luce del desiderio. Volti trasfigurati
dalla routine. Volti impagliati. Senza vita.
Per carità, lo capisco bene, ci sono le
varie seccature, gli impegni, la forzatura
del denaro da guadagnare, per carità.
Vi capisco. Però. Nemmeno i giovani.
Nemmeno i giovani avevano uno sguardo
vivo. Tra una selva di volti esangui a
un certo punto ho colto un sorriso, e mi
è sembrato un miracolo, anche se
un miracolo fugace, subito inghiottito
dal nulla in movimento. Quindi è così
che vivete voi esseri umani? Meglio per
me starmene a letto a sognare. Siete
voi che fate andare avanti questo mondo.
Vi ammiro, io non riuscirei a vivere
senza un volto. Ma forse è solo una mia
fissazione, magari appena siete sul
posto di lavoro un sorriso scappa anche
a voi, anche per sbaglio. E tornate
per un momento ad avere un Volto.
perché dovevo andare in un posto fuori Milano.
La mattina presto di solito la passo a letto
stiracchiandomi e rincorrendo i sogni
rimasti in sospeso. Mi fa sempre male
vedere le mandrie umane che si recano
al lavoro. Ero in stazione e mi sono messo
a fissare ogni volto della mandria in cerca
di uno sguardo desiderante, uno sguardo
birichino, vivace o impertinente. Niente.
Occhi vuoti, terribilmente vuoti. Senza
la luce del desiderio. Volti trasfigurati
dalla routine. Volti impagliati. Senza vita.
Per carità, lo capisco bene, ci sono le
varie seccature, gli impegni, la forzatura
del denaro da guadagnare, per carità.
Vi capisco. Però. Nemmeno i giovani.
Nemmeno i giovani avevano uno sguardo
vivo. Tra una selva di volti esangui a
un certo punto ho colto un sorriso, e mi
è sembrato un miracolo, anche se
un miracolo fugace, subito inghiottito
dal nulla in movimento. Quindi è così
che vivete voi esseri umani? Meglio per
me starmene a letto a sognare. Siete
voi che fate andare avanti questo mondo.
Vi ammiro, io non riuscirei a vivere
senza un volto. Ma forse è solo una mia
fissazione, magari appena siete sul
posto di lavoro un sorriso scappa anche
a voi, anche per sbaglio. E tornate
per un momento ad avere un Volto.
domenica 5 febbraio 2017
sabato 4 febbraio 2017
FAVOLA PER BAMBINI ADDORMENTATI
C'era una volta un uomo nero.
Ma la mamma non voleva dare
il bambino all'uomo nero, preferiva
darsi all'uomo nero totalmente,
mentre il marito dormiva sereno
e il figlio sognava dirupi azzurri.
Ma la mamma non voleva dare
il bambino all'uomo nero, preferiva
darsi all'uomo nero totalmente,
mentre il marito dormiva sereno
e il figlio sognava dirupi azzurri.
TINO ROSSI E FIGLIO
Mi hanno chiesto di chi fosse la canzone che ho messo nel
mio video su Mirko Gualerzi per Il Fatto Quotidiano. La canzone
è di un cantante francese (nato in Corsica) che si chiama
Tino Rossi. Uomo di grande fascino, fu il Rodolfo Valentino
francese. Il titolo della canzone è Je t'attendrai. Tino Rossi
ebbe un grande successo ai suoi tempi ed ebbe un figlio
altrettanto bello e affascinante (non sono gay ma mi sono
innamorato del figlio), anche il figlio intraprese la carriera
di cantante con un discreto successo. Vi propongo qui
una deliziosa canzone dove cantano assieme negli anni
Settanta (anni magici). Sono entrambi morti, cenere alla
cenere, il tempo ci macina come caffè, però come sono
belli in questa canzone, come sono fichi, cazzo di cazzo!
mio video su Mirko Gualerzi per Il Fatto Quotidiano. La canzone
è di un cantante francese (nato in Corsica) che si chiama
Tino Rossi. Uomo di grande fascino, fu il Rodolfo Valentino
francese. Il titolo della canzone è Je t'attendrai. Tino Rossi
ebbe un grande successo ai suoi tempi ed ebbe un figlio
altrettanto bello e affascinante (non sono gay ma mi sono
innamorato del figlio), anche il figlio intraprese la carriera
di cantante con un discreto successo. Vi propongo qui
una deliziosa canzone dove cantano assieme negli anni
Settanta (anni magici). Sono entrambi morti, cenere alla
cenere, il tempo ci macina come caffè, però come sono
belli in questa canzone, come sono fichi, cazzo di cazzo!
venerdì 3 febbraio 2017
MIRKO GUALERZI - IL FATTO QUOTIDIANO
http://www.ilfattoquotidiano.it/2017/02/03/mirko-gualerzi-larte-feroce-della-tenerezza/3366594/
SULLE RECENTI E INUTILI POLEMICHE AGITATE DA FREDDY IL CAGNOLONE
Per chi non lo sapesse Freddy Fosca è un simpatico cagnolone romano
che mi segue ormai da molto tempo tra insulti e rari apprezzamenti.
Credo mi abbia scoperto attraverso l'amabile Valter Zanardi, un mio
caro amico che sento pochissimo ma che apprezzo moltissimo.
Con Valter penso di poter dire che ci sia una reciproca stima, non
molto tempo fa ho scoperto su internet una sua intervista dove mi
segnalava come uno dei suoi poeti e registi preferiti tra quelli non
conosciuti al grande pubblico, e di questo lo ringrazio. Il cagnolone
alcolico ( Freddy) mi ha segnalato un film di Valter sull'agonia
liquida di un gabbiano, ed è un film che ha suscitato un vespaio di
polemiche a carattere etico, e non formale. Dopo avere visto il film
ho fatto solo notare che per me il problema è estetico e non etico.
Sono d'accordo con Luttazzi: non esistono battute immorali, esistono
solo buone battute o battute cattive. Si può fare umorismo su tutto,
anche sullo stupro, l'importante è che la battuta sia ben riuscita
altrimenti è meglio il silenzio. Benigni ha girato "una favola" sui
campi di concentramento. Se fai una favola puoi fare anche un
film umoristico sui nazi, vedi Train de Vie. Quello che conta
è stare dalla parte giusta. Se fai una battuta sullo stupro, attraverso
la categoria dell'umorismo arrivi a comprendere ancora in modo
più totale e completo l'odiosità e atrocità di questo atto. L'arte non
deve avere limiti. Secondo me il film di Valter è pieno di buone
intenzioni, ma non è riuscito, prevale il contenuto sulla forma
improvvisata e amatoriale. Poi, per quanto riguarda inutili polemiche
sul mio lavoro di regista, non ho difficoltà ad ammettere di essere
anche io un regista amatoriale, qualsiasi ragazzotto di 15 anni
fa riprese tecnicamente migliori delle mie. Solo che io sono
Ricky Farina: un poeta. Valter nell'ordine è : un uomo meraviglioso,
un grande affabulatore, una persona squisita, un neurologo che
ha salvato tante vite con ostinazione e talento, uno youtuber
squisito, una persona di cultura, un lettore dalla voce umana,
un caro amico, un uomo bellissimo, un attento osservatore,
e tante altre cose meravigliose, ma non è un poeta( e non è una
offesa non essere poeti ) e non è un filmmaker. Tutto qui.
Freddy il cagnolone agita polemiche inutili, e scodinzola sul
precipizio. A lui piace così, e noi gli vogliamo bene lo stesso.
( Ovviamente Freddy dirà: ma chi cazzo sei? Tu? Un poeta?
Ma non farmi ridere, etc etc ...e io posso solo rispondere che
sono un poeta, sono un poeta, sono un poeta, sono un poeta ).
E quando si forma il "muro contro muro" meglio guardare
le stelle. Polemica chiusa. Per sempre. Un caro saluto.
che mi segue ormai da molto tempo tra insulti e rari apprezzamenti.
Credo mi abbia scoperto attraverso l'amabile Valter Zanardi, un mio
caro amico che sento pochissimo ma che apprezzo moltissimo.
Con Valter penso di poter dire che ci sia una reciproca stima, non
molto tempo fa ho scoperto su internet una sua intervista dove mi
segnalava come uno dei suoi poeti e registi preferiti tra quelli non
conosciuti al grande pubblico, e di questo lo ringrazio. Il cagnolone
alcolico ( Freddy) mi ha segnalato un film di Valter sull'agonia
liquida di un gabbiano, ed è un film che ha suscitato un vespaio di
polemiche a carattere etico, e non formale. Dopo avere visto il film
ho fatto solo notare che per me il problema è estetico e non etico.
Sono d'accordo con Luttazzi: non esistono battute immorali, esistono
solo buone battute o battute cattive. Si può fare umorismo su tutto,
anche sullo stupro, l'importante è che la battuta sia ben riuscita
altrimenti è meglio il silenzio. Benigni ha girato "una favola" sui
campi di concentramento. Se fai una favola puoi fare anche un
film umoristico sui nazi, vedi Train de Vie. Quello che conta
è stare dalla parte giusta. Se fai una battuta sullo stupro, attraverso
la categoria dell'umorismo arrivi a comprendere ancora in modo
più totale e completo l'odiosità e atrocità di questo atto. L'arte non
deve avere limiti. Secondo me il film di Valter è pieno di buone
intenzioni, ma non è riuscito, prevale il contenuto sulla forma
improvvisata e amatoriale. Poi, per quanto riguarda inutili polemiche
sul mio lavoro di regista, non ho difficoltà ad ammettere di essere
anche io un regista amatoriale, qualsiasi ragazzotto di 15 anni
fa riprese tecnicamente migliori delle mie. Solo che io sono
Ricky Farina: un poeta. Valter nell'ordine è : un uomo meraviglioso,
un grande affabulatore, una persona squisita, un neurologo che
ha salvato tante vite con ostinazione e talento, uno youtuber
squisito, una persona di cultura, un lettore dalla voce umana,
un caro amico, un uomo bellissimo, un attento osservatore,
e tante altre cose meravigliose, ma non è un poeta( e non è una
offesa non essere poeti ) e non è un filmmaker. Tutto qui.
Freddy il cagnolone agita polemiche inutili, e scodinzola sul
precipizio. A lui piace così, e noi gli vogliamo bene lo stesso.
( Ovviamente Freddy dirà: ma chi cazzo sei? Tu? Un poeta?
Ma non farmi ridere, etc etc ...e io posso solo rispondere che
sono un poeta, sono un poeta, sono un poeta, sono un poeta ).
E quando si forma il "muro contro muro" meglio guardare
le stelle. Polemica chiusa. Per sempre. Un caro saluto.
giovedì 2 febbraio 2017
IL CUORE DI TUTTI
Uscendo dal portone ho visto una lettiga
sotto la pioggia, appoggiata al muro, un telo
arancione bordato di nero, l'autoambulanza
all'angolo con le quattro frecce. Una giornata
qualsiasi, un'urgenza qualsiasi nel grigio di
un febbraio qualsiasi. Chi si sarà sentito
male dei miei condomini che saluto sempre
in ascensore o sulle scale? In questi casi
ti rendi conto di quanto siano essenziali
i gesti quotidiani: bere un caffè o comprare
il pane. O fare l'amore. La saggezza dice
di immaginarsi su quella lettiga, di vivere
se stessi come un essere qualsiasi, e di
fare della propria morte un dettaglio futile.
Svuotare la tragedia di vivere, sviscerare
la propria identità fino alla polvere, al nulla.
Ma fino a quando non siamo noi ad essere
su quella lettiga è bene cercare di bere
un caffè, anche amaro, e di mescolare
la vita con il nostro cuore, come se fosse
un cuore qualsiasi, il nostro, il cuore di tutti.
sotto la pioggia, appoggiata al muro, un telo
arancione bordato di nero, l'autoambulanza
all'angolo con le quattro frecce. Una giornata
qualsiasi, un'urgenza qualsiasi nel grigio di
un febbraio qualsiasi. Chi si sarà sentito
male dei miei condomini che saluto sempre
in ascensore o sulle scale? In questi casi
ti rendi conto di quanto siano essenziali
i gesti quotidiani: bere un caffè o comprare
il pane. O fare l'amore. La saggezza dice
di immaginarsi su quella lettiga, di vivere
se stessi come un essere qualsiasi, e di
fare della propria morte un dettaglio futile.
Svuotare la tragedia di vivere, sviscerare
la propria identità fino alla polvere, al nulla.
Ma fino a quando non siamo noi ad essere
su quella lettiga è bene cercare di bere
un caffè, anche amaro, e di mescolare
la vita con il nostro cuore, come se fosse
un cuore qualsiasi, il nostro, il cuore di tutti.
ADR DRON
Con ADR DRON inauguro una serie di Volti, ogni volto avrà una musica adatta.
Non ho quasi più voglia di sentire parlare le persone, le parole mi annoiano.
Mi interessa fissare a lungo un Volto per andare oltre il Volto stesso.
Chi vuole venire da me a farsi riprendere il Volto per almeno 15 minuti
fissando l'obiettivo della mia videocamera non ha che da dirlo.
Voglio lasciarmi dietro una scia di Volti.
Non ho quasi più voglia di sentire parlare le persone, le parole mi annoiano.
Mi interessa fissare a lungo un Volto per andare oltre il Volto stesso.
Chi vuole venire da me a farsi riprendere il Volto per almeno 15 minuti
fissando l'obiettivo della mia videocamera non ha che da dirlo.
Voglio lasciarmi dietro una scia di Volti.
mercoledì 1 febbraio 2017
QUELLI CHE NON SALUTANO
Ma voi siete di quelli che non salutano per strada? A me
basta uno sguardo per accennare a un saluto.
Voi siete di quelli che salutano solo le persone che
conoscono? Ditemi di no. Vi prego. Siete così persi
nei vostri cazzi e controcazzi, trangugiati e tritati mille
volte, che non vi rendete conto del mondo e degli altri?
Ditemi di no. Vi prego. Altrimenti siete già morti.
basta uno sguardo per accennare a un saluto.
Voi siete di quelli che salutano solo le persone che
conoscono? Ditemi di no. Vi prego. Siete così persi
nei vostri cazzi e controcazzi, trangugiati e tritati mille
volte, che non vi rendete conto del mondo e degli altri?
Ditemi di no. Vi prego. Altrimenti siete già morti.
AUTOESALTAZIONE MATTUTINA
Sono felice per voi. Per chi mi conosce.
Per chi mi segue. Deve essere una emozione
straordinaria trovare ogni giorno un pensiero
o un film. Sono il contrario di una persona
arida, anche se coltivo deserti dentro di me.
Tutto in me è fioritura parossistica.
Gettatemi un seme e nascerà una foresta.
Gettate una foresta e nascerà un seme.
Prendetemi per mano e vi condurrò dove
il respiro incontra l'assoluto, e dove l'assoluto
incontra il respiro. Dovete essere felici.
Non avete scampo. Dovete essere felici.
Agito le acque dell'ineffabile. E faccio perdere
la testa a tutte le donne intelligenti.
E curiose e passionali e affamate di vita.
Il mondo è pieno di vitelli con la testa vuota.
Io sono il Minotauro. E sono il filo.
Anche gli uomini mi amano, e qualcuno si
accarezza i testicoli pensandomi.
Dovrebbe esserci una mia statua in ogni
piazza dell'Essere, una statua liquida.
Una statua di annegamenti possibili.
Sono incalcolabile, imprendibile, pesce
che vola nel cuore delle pietre. Se mi penso
mi viene il cazzo duro. Che bello!
Per chi mi segue. Deve essere una emozione
straordinaria trovare ogni giorno un pensiero
o un film. Sono il contrario di una persona
arida, anche se coltivo deserti dentro di me.
Tutto in me è fioritura parossistica.
Gettatemi un seme e nascerà una foresta.
Gettate una foresta e nascerà un seme.
Prendetemi per mano e vi condurrò dove
il respiro incontra l'assoluto, e dove l'assoluto
incontra il respiro. Dovete essere felici.
Non avete scampo. Dovete essere felici.
Agito le acque dell'ineffabile. E faccio perdere
la testa a tutte le donne intelligenti.
E curiose e passionali e affamate di vita.
Il mondo è pieno di vitelli con la testa vuota.
Io sono il Minotauro. E sono il filo.
Anche gli uomini mi amano, e qualcuno si
accarezza i testicoli pensandomi.
Dovrebbe esserci una mia statua in ogni
piazza dell'Essere, una statua liquida.
Una statua di annegamenti possibili.
Sono incalcolabile, imprendibile, pesce
che vola nel cuore delle pietre. Se mi penso
mi viene il cazzo duro. Che bello!
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