martedì 6 dicembre 2016

ARMANDO, ANGELA E UN TIPO STRANO.

10 commenti:

Anonimo ha detto...

Questo film è un thriller. Il titolo mi ha messo in attesa, e quando ho visto il signore con borsa a tracolla e borsetta di carta in mano (quello che per qualche istante ha coperto Angela), ho subito pensato che fosse lui il tipo strano. Poi, sorpresa, è arrivato uno ancora più strano con tanto di cappello a coprire, immagino (?), una chioma fluente.
Se poi consideriamo che questo tipo , visibilmente agitato ed insicuro, ha lasciato passare, senza salirvi sopra, il 28 ripetuto ( che nella smorfia napoletano sta a significare 'e Zizze, le tette), allora significa che la stranezza c'è proprio tutta.
Per quanto riguarda l'Armando anch'io penso che stesse pensando alla figlia, una bella escort da 600 euro a botta. Gli stessi 600 euro che lui prende di pensione dopo una vita di lavoro. Puttana la vita (e anche la figlia).
Angela, anche lei pensionata al minimo, al prossimo incontro potrebbe prendere l'iniziativa per superare la timidezza dell'Armando: l'unione fa la forza e permette di dividere le spese. Un matrimonio d'interesse, anche se al minimo.

Giulio

rickyfarina ha detto...


Giulio, hai un notevole talento neorealistico!
Ogni regista in fondo è un generale!
E il contrario.

Anonimo ha detto...

Ah il (neo)realismo, la regia strategica e la strategia registica.
Oggi a Milano festa del Santo Patrono, Sant'Ambroeus.
Da fonte insicura -quindi tutta da verificare, ma non per questo bugiarda- ho appreso che Ricky, alla faccia di tutti noi e da tipo strano qual è, questa sera vestirà l'abito scuro e si presenterà, senza cappello e con scarpe di vernice, alla prima della Scala (Madama Butterfly di Giacomo Puccini diretta dal Maestro Riccardo Chailly, regia di Alvis Hermanis), palco zona 1 alla destra (posto d'onore) del palco centrale. Costo del biglietto? Popolare: euro 2000 (duemila, per chi è affetto da discalculia).
L'Angela e L'Armando non ci saranno, ma solo per questioni edeologiche: a Puccini preferiscono, rispettivamente, Luciano Tajoli e Gino Latilla.

Giulio

attimiespazi ha detto...

quel tipo strano mi pare di averlo già visto da qualche parte ma, non ricordo dove..

.attimi

(video gradevolissimo)

attimiespazi ha detto...

ho trovato sgradevole il "neo-realismo" di Giulio affibbiato a quel sig. Armando, che potrebbe essere il papà di chiunque, sì,.. e sgradevole la descrizione di una ipotetica figlia da "seicento euro a botta".
davvero sgradevole..
:-/
ma, è soltanto il mio sentire..

.attimi

attimiespazi ha detto...

oh, Ricky, se sarai veramente alla Scala, non andarci alla faccia mia ma anche da parte mia. ti tengo nel taschino del cuore ovunque tu sia e comunque tu sia vestito..
non mi dilungo su questo tuo film e su questo tuo voler esserci a quella fermata dove hai amato due persone in attesa del loro destino.
bei giorni a te, Mio Incredibile..

.attimi

Anonimo ha detto...

attimi.., il sig. Armando in effetti potrebbe essere il papà di chiunque, quindi anche di una escort da 600 euro a botta (meglio il politicamente corretto "prestazione"), sempre che non si ritenga che una escort sia figlia di nessuno o che il proprio padre sia diverso, o non meriti lo stesso rispetto, di quello di una stagista di call-center da 400 euro al mese o di quello di un calciatore da un milione di euro l'anno. Se le cose stanno così io la penso diversamente.
No, la sgradevolezza che volevo far notare sono i 600 euro di pensione del sig. Armando. Peccato che non mi sono "capito".
P.S. ho colto la mezza stoccata al mio "alla faccia nostra" riferito a Ricky. Volevo essere ironico e non ci sono riuscito. Che dire, sopravvivrò.

Giulio

attimiespazi ha detto...

Sig. Giulio, rimanendo sulla scia del mio sentire, si ritenga ammonito da parte mia.
la sua reinterpretazione di queste immagini (che contengono al loro interno una delicatezza Chisciottesca che culla lo sguardo ed il pensiero) mi ha lasciata un po'.. così..
proprio perché anche le escort hanno dei papà, dei sentimenti e una loro vita, personalmente, eviterei di usare frasi discutibili e fuorvianti.
naturalmente, oltre al cartellino giallo, si ritenga assolutamente libero di usare atmosfere linguistiche che più le aggradano per apprezzare i risultati filmici degli amori vitali e quotidiani del Maestro Farina.

ciao Giulio!!

.attimi

rickyfarina ha detto...


Medea :

l cuore degli alberi nudi vuole, ad ogni costo, toccare il cielo. Armando pensa a sua figlia o forse pensa che il tempo trascorso alla pensilina è tutto quello che ancora gli consente di amare: Angela, ogni tanto, guarda nervosamente o distrattamente Armando, ma Armando ha paura di amare; Dio non si accorge di come il suo cuore stia sanguinando? Armando è un albero nudo: vuole toccare il cielo, ma ha paura, ha una tremenda paura di volare. Angela, be', Angela ha smesso di contare le lacrime per i suoi amori infranti e non smette, non smette mai di aspettare l'amore. Che tipe le donne! Non si arrendono mai. O l'amore o la vita! Queste ladre impunite di pezze-anche sdrucite-di esistere; sartine che bucano scampoli di cielo per unirli tra loro, a mo'di coperta.
A volte, anche Dio va ad aspettare il bus, così, per incarnarsi ancora e sentire addosso il freddo, il dolore di un sesso agito fino a sfinirsi, per toccare stagioni turgide e piene, per non lasciare che la Storia passi senza che Egli lasci la sua impronta su un marciapiedi.
Bellissimo. Il film. Bellissimo il tipo strano. Mi sembra di averlo visto una volta o due, non so più dove... porta sempre con sè una specie di febbre. Che fa bruciare le mani.

attimiespazi ha detto...

già, noi donne siamo sempre lì, instancabili, a rammendare gli orli slabbrati di "quella tenda azzurra" che pulsa nei cuori.
mi unisco ai tuoi stupendi pensieri, Medea, grata delle tue parole dedicate a questa poesia filmata.
(dovevo comunicarti questo, perché ho troppo a cuore la Poesia, in qualunque forma essa si presenti, e.. e basta.. ho già scritto troppo)
buona giornata a te e a chi ami..

.attimi