venerdì 24 giugno 2016

VERSO AMARCORD

2 commenti:

attimiespazi ha detto...

semplici incontri, piccole delicatezze.
una pennellata questo video.
(il manifesto di Geleng è sempre una chicca vederlo)

.attimi

rickyfarina ha detto...


MEDEA :
Bruno arriva e inizia la festa dei suoi occhi azzurri. Ricordi la Bambina in abito azzurro di Modigliani che abbiamo visto insieme? Gli occhi di Bruno somigliano a quelli dipinti su quella tela: mi turbò quel quadro. Tu mi chiedesti se fossero gli occhi a dare il colore al vestito oppure il contrario. E io risposi che non poteva essere il vestito tutto quel blu.
Gli occhi di Zanin su quella Madonna nera e suo figlio sono uno spettacolo che soltanto Ricky Farina poteva cogliere, al pari di Modigliani con quella bambina. L'attesa di Bruno in stazione, i volti, le donne, le gambe delle donne, ancora i volti, gli uomini, gli occhi coperti... Un anonimato suadente, ad ognuno vien voglia di chiedere il nome. Perchè a guardarli mediante Chisciotte una se ne innamora.
Poi un principe scalzo: la sua barba, il cappotto, i pantaloni a brandelli, ma quanta bellezza nel suo sorriso che è quasi fierezza!
Il risvolto socio-antropologico di questo Verso Amarcord è quanto mai inatteso, come tutti i fiori carnivori della Chisciotte: nella conversazione tra Bruno e "il primo autista di taxi" che accetta un baratto è un incontro di approcci alla vita. Da un lato la realtà cruda, disincantata, che non si stupisce più, che non sogna, perchè a Babilonia non si deve sognare, di Francesco, dall'altro la verginità spirituale appena perduta di Bruno, la rivendicazione della propria storia da raccontare: "Non tutte le storie sono le stesse!". E' commovente questa battuta! E Bruno e Francesco sono la vita, sono due sfumature di questa esistenza, alla quale irresistibilmente ci si aggrappa. E che si voli alle altezze di Bruno o si cammini a dimensione di Francesco la vita è fortissima. Comunque.
I fasti, i nefasti, i temporali ed i fuochi; l'odore di erba tagliata, il ginepro che punge e si intreccia alle edere nelle notti d'estate: l'estate è sulla pelle di Bruno. Sul suo collo di taglialegna, che sembra uscito dal romanzo di Lawrence. L'estate è Amarcord al cinema, con i padri, qualche sera dopo la maturità, ma questa è una storia diversa. Che qui non c'entra niente... o forse è questa storia. E c'entra tutto. Poichè se io sono qui è perchè esiste Chisciotte che mi fa sognare. Bellissimo. Saluti a Bruno. Non ho ancora letto il suo libro. Ma è sul comodino.