giovedì 31 dicembre 2015

IL BRINDISI


IL MIO AUGURIO SINCERO
Cari amici,
vi auguro di cuore che l'anno nuovo
sia pieno di cose già viste,
di cose già fatte,
che sia un anno molto simile
a questo che sta andando
via, vorrei dire uguale,
ma non oso tanto.
Un anno-sosia, diciamo.
Vi auguro di incontrare le persone
che già incontrate ogni giorno,
di amare chi già amate,
e se non amate nessuno
vi auguro di continuare
a farlo, amando sempre
voi stessi però.
Vi auguro di fare
viaggi che avete
già fatto mille volte.
Vi auguro che tutto sia
come deve essere,
né migliore, né peggiore,
ma leggermente
diverso.
Magari cambiate la
pettinatura,
fatevi i riccioli, e se siete
calvi che importa
dei riccioli?
Non sperate grandi cose,
grandi mutamenti,
catastrofi immaginarie,
non fatelo,
non rinnegate questo
anno che sta
morendo.
Anche se orribile,
anche se meraviglioso,
anche se utile,
anche se inutile
anche se umido,
anche se asciutto
il 2015 è stato un anno,
con una sua dignità
cosmica,
ci sono voluti
365 giorni, 6 ore, 9 minuti e
10 secondi, se non
vado errato,
non sono pochi o forse
sono pochissimi,
comunque
un calendario
vi ha tenuto
compagnia, e
fatemi una cortesia,
questa notte
brindate all'anno
passato,
non a quello nuovo,
per una volta
almeno
amate la vita
che avete
vissuto
fino ad
ora.

mercoledì 30 dicembre 2015

ROBERTO FARINA. FLAVIO COSTANTINI.




Questo è il libro fresco di stampa di mio fratello Roberto.
Bello. Molto.

APPENA SCRITTA

Stavo per scrivere una poesia
d'amore, ma l'ho appena persa.
Dimenticata. Perché tu sei qui.
Sarei folle a rinunciare al tuo
odore per un verso sgualcito,
anche se fosse un verso puro.
Tu sei qui? No, ed ecco che
la poesia è orfana, ed è scritta,
ma è solo una poesia sgualcita.
E di puro c'è solo il vuoto.

TUTTI I BICCHIERI DI CRISTALLO

Ho rotto tutti i bicchieri di cristallo.
E ora temo la fragilità di ogni cosa.
Mi avvicino ai tuoi occhi. E so che
il cristallino ti aiuta a mettere a
fuoco l'universo e il mio volto, ma
se mi avvicino troppo, amore, anche
il tuo cristallino andrà in frantumi,
non mi vedrai più, sarai come cieca,
sentirai solo i miei baci, solo quelli.
Tragedia cristallina il nostro amore.

PENSIERI DEL DISORDINE


Ogni cosa al suo posto. Un posto per ogni cosa. E la noia
è servita su un piatto d'argento. Per morire composti.
*
Conosco una donna che è bellissima quando è spettinata.
C'è ancora il respiro di una infanzia libera fra i suoi capelli.
*
C'è anche una matematica del disordine, ed è la più letale.
*
I posti ordinati mi creano stati di soffocamento.
All'IKEA e in Svizzera posso andare solo con
le bombole d'ossigeno, altrimenti crepo.
*
L'unico ordine che amo è quello del labirinto.
E le stelle? Le stelle sono messe a casaccio.
Non lo sapevate? Per questo bruciano, per
ridurre in cenere la propria nuda insensatezza.
*
Quando mi faccio il nodo alla cravatta sento
il mio volto precipitare in una vertigine di raso.
*
Quando fate l'amore senza riuscire a disfare
il letto avete bisogno di una pausa, ma non di
riflessione, mi raccomando, una pausa di vita.
*
Ci si lamenta sempre della fila all'italiana, la fila
disordinata, ma non trovate che sia delizioso
non sapere quando arriva il proprio turno?
Ah, ma voi avete una vita piena di impegni.
Scusate. Tutti in fila! Uno dietro l'altro! Forza!
*
I nazisti erano molto ordinati. Basterebbe questo
per odiare l'ordine. Per bandirlo per sempre dal
regno umano, e lasciarlo come reliquia solo nelle
sale operatorie. Un museo a cuore aperto.

martedì 29 dicembre 2015

LA RAGAZZA MADRE - IL FATTO QUOTIDIANO

http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/12/29/la-ragazza-madre/2336953/

CARAMELLATA

Guardo fuori dalla finestra, c'è il candelabro rosso con la cera
di una notte mai vissuta, e oltre il candelabro il traffico di una
mattina di dicembre che prende forma tra i rami spogli.
Brina, foschia, freddo, un trittico che seduce e ti fa amare i
caloriferi di casa. Il tepore di avere un'anima domestica.
Pigiama, pantofole, caffellatte, ed è quasi felicità, intima e
universale, con i sogni ancora freschi di strage che sanguinano
sulle ciglia illese. La vita, abbagliante enigma, il vero social,
quello che ti fa vomitare, inseminare, e detergere i vetri prima
del saluto finale. Non siamo tutti sulla stessa barca, non è
vero. Siamo già in fondo all'abisso. E se le lampadine non
sono ancora tutte fulminate questo non farà ritardare
il temporale. C'è uno spazio elettrico, e uno spazio interiore.
C'è l'inevitabile, e c'è il sospiro delle cose ancora possibili.
L'ombra è caramellata. Senza speranza c'è più gioia.

lunedì 28 dicembre 2015

ALLA ROVESCIA

Un conto alla rovescia mi ossessiona, mi rovescia. L'angoscia
pura di essere un cuore che pulsa contro il cielo stellato.
Una improvvisazione jazz per i miei labirinti, per le mie feroci
stanchezze. E il velluto di un grido lanciato oltre la palizzata
delle illusioni. Svanire, svenire. E poi ritrovarsi con un nodo
di fiume fra le mani, e un guizzo di vetta negli occhi. Partire
stando fermi. Con un fuso orario millimetrico fare le smorfie
alla morte. Concepire solitudini come si concepiscono figli,
creature, vampate organiche nel deserto specchiato dei sogni.
Avere ancora da qualche parte, nel tormento delle vene,
la voglia di amare, di riplasmare l'incanto di una carezza.
Senza paura, senza fuggire, perché anche l'addio è amore.

RIFLESSIONI DI UN CALVO

RICKY FARINA

Non mi sento bello. Mi sento Ricky. Sono un concentrato di
complessi, di timidezza spinta fino all'osceno. Solo un timido
può mettere a nudo la propria anima come faccio io. Quando
vado a fare la spesa mi vergogno a prendere la carta igienica,
cosa assai stupida: tutti fanno la cacca. Ma non mi va lo stesso.
E se una persona inizia a fissarmi vado in confusione astrale.
Sono buono, buono come tutti i timidi. E ho un cazzo giovane.
E una mente ancora più giovane, e sento il pianto di tutte
le cose. Sento frignare le stelle. Sono talmente insicuro che
per bagnare una donna la scoperei solo sotto la pioggia.
Sono fatto così. Sono disfatto così. Sono Ricky Farina.

SOGNO IL MONDO

Sogno il mondo, vivo nell'allucinazione di me stesso, scavalco
orizzonti con il respiro, avvicino i fiori per cogliere il senso della
mia essenza, gioco di scherma con il vuoto, gonfio palloncini
per i bambini che vivono fra le radici, dico ciao agli addii, e mi
ritrovo a collezionare orme di passi perduti nell'abisso del tempo.

THE NEW RICHARD

giovedì 24 dicembre 2015

DIALOGO TRA UN MORTO E UN VIVO

Vivo - Come te la passi?
Morto - Non ho pace.
Vivo - Quindi il famoso "riposa in pace " è una bufala?
Morto - La più grande cazzata.
Vivo - Ah.
Morto - E tu come stai?
Vivo - Mi sento un peso morto.
Morto - Siamo nella stessa condizione.
Vivo - Che cosa ci separa in fondo?
Morto - Un'illusione.
Vivo - La vita.
Morto - Sì.
Vivo - Come gestisci i tempi morti?
Morto - Chi è morto è sempre occupato.
Vivo - A fare che cosa?
Morto - A fare il morto.
Vivo - Io faccio il morto solo al mare.
Morto - Io sono il mare.
Vivo - Ci assomigliamo.
Morto - Siamo fratelli siamesi.
Vivo - Tu sei l'abisso.
Morto - E tu sei il cielo.
Vivo - Se ti regalo una nuvola tu che cosa mi regali?
Morto - La cenere.
Vivo - Uno scambio equo.
Morto - Uno scambio alla pari.
Vivo - Ma io respiro.
Morto - Nessuno è perfetto.
Vivo - Già.
Morto - Sai una cosa?
Vivo - Dimmi.
Morto - Darei tutta la mia morte per tornare a sorridere.
Vivo - Sorridere?
Morto - Sorridere è il segreto dell'universo.
Vivo - Devo andare.
Morto - Dove?
Vivo - A cercare un sorriso

IL NEGOZIO DI INTIMO

Sono entrato in un negozio di intimo femminile e una bella
commessa continuava a fissarmi in modo lascivo. Vuoi
vedere che Ricky Fester inizia un nuovo percorso clitorideo?
Ora devo mettere al bando la mia timidezza, ricordarmi la
frase dell'abate di Montecassino : " La vita è tiranna e
puttana ", sì, non devo più vivere la mia vita pensando di
essere eterno, devo pensare che sono fragile, che sono
polvere, e che i vermi non vedono l'ora di sgranocchiare
il mio cranio. Devo anche rivoluzionare il mio assetto
mentale nei confronti delle donne, meno sincerità e più
strategia, che non significa falsità, significa strategia,
appunto. Devo usare il mio cazzo come un aratro, e il
mio cervello come laboratorio di astuzie inguinali. Sì.
Nessuna pietà. Nessuna concessione al sentimentalismo.
Solo una cosa: se vi chiedo di cantarmi una ninna nanna
dopo avervi scopate non fate il muso, una vera donna
deve accogliere anche l'innocenza incestuosa di un uomo.
O così o niente cazzo di Ricky. Intesi? Vi amo, piccole.

UN ALTRO ADDIO

Ogni volta che mi siedo al tavolino di un bar penso di sedermi
al tavolino di un bar. E quando ti bacio penso che ti sto baciando.
C'è sempre il pensiero che mi tiene lontano dalla vita.
Ma verrà il giorno, verrà il giorno in cui mi siederò al tavolino
di un bar e ordinerò il tuo volto da baciare. Verrà, prima o poi.
E i tuoi baci sapranno di caffè, e il caffè sarà un altro addio.

PAURA, VERO?


THE NEW RICHARD FARINA


mercoledì 23 dicembre 2015

RICKY FESTER

https://www.facebook.com/bernardo.bunuel

SENTIRSI PELATO

Sono pelato, e
mi sento pelato.
Coincidenze della vita.
Mi sto abituando a
questa nuova
condizione.
Inizia a piacermi.
Ora mi capita di
commuovermi
quando al super
vedo una
confezione
di pelati.
Mi sento
meno frivolo,
e non lo sono.
Divergenze della
vita.
Nel mio cuore
sento sempre
il respiro affannato
di un fanciullo
che ride e piange
allo stesso tempo.
Ora gli emoticon
mi sono
più simpatici,
ci assomigliamo,
anche loro pelati.
Ma io sono un emoticon
delirante,
per fortuna.
Non mi faccio ancora
imprigionare
in una espressione
fissa.
Sono ancora libero.
Libero e pelato.
Ora io e il mio cazzo
ci assomigliamo di più.
Ed è un complimento
per entrambi.
Ho il cuore di tenebra
e una affinità
con lo zio Fester.
Da pelato
sotto la doccia è
più bello,
ho solo nostalgia del
phon.

martedì 22 dicembre 2015

FOTO DI CLAUDIO BRACCINI

Ringrazio Claudio per questa bellissima foto che fa parte di un suo progetto di ritratti fotografici. Ma dimenticatevi questo Ricky, ieri mi sono rasato a zero, e ora sembro lo zio Fester della famiglia Addams, quando sono uscito dal bagno col cranio lucido mamma ha avuto bisogno di un doppio cognac, ma poi mi ha detto : " Hai una bella testa rotonda ".

FLAVIO COSTANTINI - IL FATTO QUOTIDIANO

http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/12/21/flavio-costantini-lanarchia-molto-cordialmente/2320453/

lunedì 21 dicembre 2015

LA PRESCELTA

Grazie a tutti per i consigli, questa che posto è la prescelta.
L'amico Claude dice che è perfetta per me.
ALTRA DECISIONE IMPORTANTE: FRA POCO MI RAPO A ZERO.

http://www.sony.it/electronics/videocamere-handycam/hdr-cx900e

domenica 20 dicembre 2015

La morte di Valéry

Ecco che cosa è successo ieri : è morta Velèry, la mia vecchia
Canon HV40 che funziona ancora con le minidv. Quindi ora
sono senza strumento, senza la mia compagna di vita. Vorrei
fare due cose: trovare tanto per tamponare un'altra Canon
uguale alla mia in rete, e poi passare a un'altra videocamera
più in sintonia con le nuove tecnologie, tipo 4K che io manco
so che cazzo sia ( non sono un "tecnico " ) ma ho capito che
4K è sinonimo di qualità dell'immagine. Sono stato a vedere
il film di un amico, Federico Tinelli, e la qualità delle immagini
era davvero alta, con una bella "pasta" cinematografica, senza
la gelida perfezione che tanto detesto. Però io non amo le
macchine fotografiche (quelle che girano anche film ), tutti
me le consigliano, ma io voglio girare con una videocamera
e non con una macchina fotografica, è una questione mentale
e anche di approccio ergonomico. Chiedo ai miei amici che
sono più esperti di me: che videocamera mi consigliate?
Non ho bisogno di cose troppo professionali, e non vorrei
sborsare più di duemila euro. Secondo punto, io monto solo
con Imovie (versione 4 o 5 non ricordo ), e questa versione
non gestisce la qualità delle nuove videocamere, dovrei
imparare a montare con Final Cut oppure mi hanno detto
che posso, attraverso un passaggio che non ho chiaro,
continuare a montare con il mio vecchio IMovie. Insomma.
Mi scopro conservatore. Ho paura dei cambiamenti. Sono
in crisi, ma non nera, è una crisi azzurra, una crisi piena
di libertà. Potrei anche mollare tutto e andare a vivere in
Svizzera. Adoro i bordelli. Voi che cosa mi suggerite?

sabato 19 dicembre 2015

DIALOGO CON UNA STRONZA

Lui - Ti amo.
Lei - Anche io ti amo. Ma amo anche Ugo.
Lui - Chi è Ugo?
Lei - Uno diverso da te.
Lui - E come la mettiamo?
Lei - Niente, tu me lo metti. E anche Ugo.
Lui - A giorni alterni?
Lei - No, anche lo stesso giorno.
Lui - Anche contemporaneamente?
Lei - No, Ugo è geloso di te.
Lui - Perché?
Lei - Perché non sei Ugo.
Lui - Chi scopa meglio?
Lei - Ugo.
Lui - Chi ha il cazzo più grosso?
Lei - Ugo.
Lui - E allora perché non stai solamente con Ugo?
Lei - Perché tu non sei Ugo.
Lui - Ma scusa, tu perché mi ami?
Lei - Perché non sei Ugo.
Lui - Solo per questo?
Lei - No.
Lui - Quindi?
Lei - Ti amo anche perché ho bisogno di un anti-Ugo.
Lui - Porca troia!
Lei - Non alterarti.
Lui - E se mi scopassi Ugo?
Lei - Un anti-Ugo dentro Ugo? Fai pure.
Lui - Non sei gelosa?
Lei - No.
Lui - Perché?
Lei - Ugo e Anti-Ugo si annullano a vicenda.
Lui - E se andassi all'anagrafe?
Lei - Per fare cosa?
Lui - Per cambiare nome.
Lei - E che nome sceglieresti?
Lui - Indovina.
Lei - Ugo?
Lui - No.
Lei - AntiUgo?
Lui - No, Sebastiano.
Lei - Perché Sebastiano?
Lui - Perché Sebastiano non è Ugo.
Lei - E quindi?
Lui - Voglio che Ugo diventi un anti-Sebastiano!
Lei - Impossibile.
Lui - Perché?
Lei - Perché se un anti-Ugo cambiasse nome in
Sebastiano l'anti-Ugo resterebbe sempre anti-Ugo
anche se si chiamasse Sebastiano -
Lui - Non fa una piega.
Lei - Certo.
Lui - E se Ugo cambiasse nome?
Lei - Cioè?
Lui - Se costringessi Ugo a cambiare nome
in Sebastiano?
Lei - Semplice. Tu diventeresti un anti-Sebastiano.
Lui - Ma se ti piace così tanto Ugo perché
hai bisogno di un anti-Ugo?
Lei - Perché se Ugo fosse sempre Ugo avrei
bisogno di Sebastiano.
Lui - E chi è Sebastiano?
Lei - Non lo so.
Lui - Insomma, ma io chi sono per te?
Lei - Per me sei un anti-Ugo, e per Ugo non sei Ugo .
Lui - Cazzo stracazzo!
Lei - Non alterarti.
Lui - Perché?
Lei - Perché se ti alteri diventi Sebastiano.
Lui - Ma vai a fare in culo!
Lei - Addio anti-Ugo.
Lui - Se ti lascio anche Ugo è fottuto!
Lei - No.
Lui - E perché?
Lei - Il mondo è pieno di anti-Ugo.
Lui - Stronza.

venerdì 18 dicembre 2015

CLAUDE - UN AMICO FILMMAKER

Causa imprevisto questo dovrebbe essere l'ultimo Chisciotte dell'anno,
anche perché domenica parto e non so quando torno, ma non si sa mai.


giovedì 17 dicembre 2015

LA CANDIDATA

ULTIMO FILM CHISCIOTTE DELL'ANNO.


L'ABATE DI MONTECASSINO


"Sono a Berlino a una festa da paura... è questo il Paradiso... 
poi me ne vado al caldo a cercà cazzi... la vita è tiranna e puttana... 
è per questo che faccio tutto quello che mi pare!".
Abate di Montecassino Mons. Pietro Vittorelli
conversazione su WhatsApp
Bene, questo signore da oggi è uno dei miei idoli, chiederò ad
Atomo Tinelli, un artista, un writer, di scrivermi in rosso questa
frase sulla parete di casa mia: La vita è tiranna e puttana.
Pietro Vittorelli FOREVER!

LA RIVISTA DI MARIETTO

mercoledì 16 dicembre 2015

martedì 15 dicembre 2015

POESIA SCRITTA MENTRE MARIETTO PREPARA IL CARPACCIO

Marietto sta preparando il carpaccio.
Non abbiamo voglia di uscire, fa freddo.
Ci facciamo una cenetta a due.
Poi apriamo il divano, il divano diventa
un letto, ci tuffiamo sotto le coperte.
Io e Marietto. E ci vediamo al computer
un film americano di un killer che
uccide le persone con implacabile
eleganza. E dopo il film chiacchieriamo
al buio, e dopo il buio entriamo nella
luce dei sogni. Io e Marietto. Ah, no.
Mi ha appena chiamato un amico.
Serata stravolta. Il carpaccio ora è per
tre. Niente film a letto. Marietto, la vita
ci sta mettendo alla prova. Non temere.
Stanotte ti auguro gl incubi più dolci
dell'universo. Incubi di zucchero.

IPOTESI SU P. LADY

Chi è Puppa Lady?
Una donna che mi segue?
Un briccone che si diverte alle mie spalle?
Non credo, diciamo che è una donna.
Una donna che mi segue.
Una donna che conosce il mio indirizzo.
Che cosa vuole Puppa Lady da me?
Mi ha mandato per posta una foto del suo seno.
Mi ha scritto SOLO PER TE.
Non è una cosa ridicola.
Puppa Lady non deve sentirsi ridicola.
Io ho fatto un video perché racconto la mia vita.
Puppa Lady si è demoralizzata.
Non vuole mandarmi più nulla.
Ora ha paura.
Puppa Lady è una donna sposata?
Ha bisogno dell'anonimato?
Non so nulla di Puppa Lady.
Conosco solo le sue tette.
Una conoscenza cartacea.
Per intrigare Ricky ci vuole altro.
Magari una lettera.
Parole, parole, parole.
Per capire.
Per capire che cosa vuole Puppa Lady da me.
Vuole un appuntamento?
Un bacio?
Un abbraccio?
Una poesia?
Amicizia?
Dica quello che desidera.
Vedrò quello che posso fare.
Ma una cosa la so : per intrigarmi
ci vuole coraggio,
bellezza,
e libertà.

DIALOGO CON MARIETTO 6

lunedì 14 dicembre 2015

CURRICULUM VITAE

NON PER TUTTI

Morire non è per tutti, come si pensa. Per "rendere l'anima" prima
bisogna averne una. Per avere un'anima bisogna coltivare
il proprio volto, seminare allucinazioni nel mondo, incontrare
l'ignoto che gli altri si portano addosso senza nemmeno saperlo,
per avere un'anima bisogna fare collezione di annegamenti e
scucire le montagne, bisogna avere un'angoscia cristallina,
e un cimitero di stelle sotto le unghie. Non è così facile morire.

domenica 13 dicembre 2015

JE M'ACCUSE

ELENCO DELLE COSE CHE MI FANNO STARE BENE

Fare la cacca tutte le mattine con regolarità.
Pulire i vetri. Non vedere quasi mai la tv.
Allacciarmi le scarpe, abbottonarmi una camicia.
Slacciarmi le scarpe, lanciare i calzini contro il muro.
Non guardare mai in faccia la verità.
Fumare, anche se fa male. Appendere un quadro.
Appendere un cappotto. Appendere in generale.
Accarezzarmi i testicoli. Leggere. Farmi ascoltare
dalla musica. Scansare la fatica. Eludere.
Aggirare gli ostacoli. Sdraiarmi. Stropicciare cuscini.
Andare al mare a trovare mamma. Passeggiare.
Bere un crodino, succhiare la fetta d'arancia.
Parlare con gli sconosciuti. Abbracciare un amico.
Lasciare messaggi vocali idioti con WhatsApp.
Sbagliare strada. Perdermi. Non stirare niente.
Fare sogni. Disfare incubi. Sorridere ai bambini.
Parlare con le matite nei giorni di noia. Fremere.
Attendere una tempesta sotto le coperte.
Sculacciare le donne con il coito in gola.
Avere sempre tempo per tutto e per tutti.
Contemplare il mare, prendere in giro le nuvole.
E specchiarmi nelle tenebre.

LA FORTUNA POSTERIORE

Per fortuna ho un culo. La mente mi risucchia nei suoi labirinti
crudeli, ma grazie a Dio ho un culo! E anche lo spettro della
Follia indietreggia sotto la minaccia di un peto rivoluzionario.

O

Sto attraversando una fase buia, ma il mio buio è pieno di
fulmini. O cenere o vita.

sabato 12 dicembre 2015

BUON RIPOSO di Stefano Guarini.


Buon Riposo
Ma tu senti che fracasso… Solo pe bussà a ‘n portone!
Mo je dico a ‘sto gradasso de ‘mparà l’educazzione…
Poi m’affaccio e guardo ‘n basso, e ciò come ‘na visione:
ma ‘ndo andremo de ‘sto passo? A bussà ce sta ‘n muflone!
Aribusseno a la porta… Sì, però co che fragore!
Così nun ce se comporta! Vojo dillo a ‘sto signore…
Ma la mente ciò sconvorta, sopraffatta da stupore:
a bussà, pe falla corta, c’è ‘n orsetto lavatore!
‘N’ artra vorta? Sur più bello!… Sto baccano qua è assordante!
‘N artro po’ viè giù er cancello… Sarà mica ‘n elefante?
Ce lo so che ‘sto palazzo nun è ‘n posto silenzioso,
ma qui fanno più schiamazzo proprio quanno me riposo!
E mò sotto la finestra, co i tamburi e li violini,
stanno a fa ‘na bella orchestra, ‘n’ottantina de pinguini,
e ‘n tricheco musicante, che dev’esse er direttore,
strilla ne l’altoparlante: “Più volume… Più rumore!”

COITO WEB

In un momento di disperazione testicolare ho fatto la cazzata
di iscrivermi a OkCupid, un social network per incontri tra
persone, attraverso questionari creati da webmaster! Una
scelta dettata dalla noia, in realtà. Perché non andare in
Africa a sentire pulsare il cuore della terra? Come può un
questionario ( che tristezza ) darmi quello di cui ho bisogno?
Avrei bisogno di una giraffa, anche di un ippopotamo, tutto
tranne che di un webmaster. Ora mi arrivano in posta una
serie di messaggi, di proposte, di segnalazioni, di like, e quando
vado a cliccare mi trovo a leggere queste autodescrizioni:
"Sono una donna con una disposizione aerea verso la vita,
e vivo sempre sul filo del rasoio". Guardo la foto e subito
mi dico: " Ti lascio il tuo fuso orario e il tuo rasoio, cocca!".
No, queste cazzate non fanno per me, provo un senso di
estraneità infinita verso queste donne disperate, meglio
dormire con mia mamma, per sempre. Non devo
perdere di vista la mia natura randagia, se mai una
donna avrà il potere di farmi innamorare sarà una donna
trafugata dagli abissi del caso, incontrata sotto una
pensilina durante un giorno di pioggia, sarà un sorriso
improvviso, uno sguardo sbucato dal folto delle ciglia,
sarà vita, solo vita, con buona pace dei webmaster.

venerdì 11 dicembre 2015

IL GHIACCIOLO ALL'ARANCIA

Ho un ghiacciolo all'arancia nel freezer. Sembra un fatto innocuo,
ma non è così. Il ghiacciolo si trova nel freezer da molti mesi.
Una vita congelata. Un destino tremendo. Poi penso all'amore.
A uomini che hanno conservato il cuore dell'amata nel freezer.
Cannibalismo, omicidio, furore. Eppure i boschi di more selvatiche
ci attendono. E una fragola rossa può ancora vivere nell'anima.
Che cosa tremenda può essere l'amore! Ma la sua assenza è
come il mio ghiacciolo all'arancia nel freezer. I sorbetti al limone
sono finiti subito invece. Come è ingiusta la vita, come è cagna!
Ma perché ho preso un ghiacciolo all'arancia? Manco mi piace.

FRA POCO

Fra poco vado in Feltrinelli a scegliere un libro per una amica
che compie gli anni. Cappotto blu, bavero alzato, panama fuori
stagione, passo cadenzato, occhiali scuri, aria svagata, senso
del pudore in tasca, libidine di raso, respiro musicale, sfoglierò
i libri con stile, con eleganza estrema, mi guarderò in giro, e
appena troverò la mia vittima predestinata le farò un sorriso,
e con voce di tenebra gentile le dirò: " Tu saresti perfetta sul
mio cazzo, posso offrirti un caffè? ". Ah, la vita, la vita, la vita!

AMARCORD FILOSOFICO

STRAMPALATO di Stefano Guarini


Strampalato
‘N artista strampalato, dico la verità,
s’era perfezionato in versatilità.
Così, ne la scultura, fu er mejo espressionista
e ne la pietra dura picchiava da teppista.
Ma p’esse pure astratto ne l’arte der pennello
si dipingeva ‘n gatto penzava a ‘n pipistrello.
Pure in architettura se mise e fa ‘n proggetto:
e t’abbolì le mura… Ma senza toje er tetto!
In campo musicale è lui che l’ha scoperto
che pure co ‘n pitale ce se po fa ‘n concerto.
E la letteratura forse je dovrà tutto
si er bello, pe jattura, se scambierà cor brutto.
Insomma s’è capito che un tipo come questo
adesso ch’è partito nun torna tanto presto.
Peccato che li versi, là dove è più sé stesso,
un giorno se l’è persi … Ma guardo tu ‘sto fesso!

L'ADDIO AUTOMATICO

Ho l'addio automatico, appena incontro una persona mi scatta
l'addio, come una lama affilata. E questo rende miracolosi tutti
i miei incontri, naufragio e salvezza, tutto si fonde in me.

giovedì 10 dicembre 2015

IL PROSSIMO CHISCIOTTE

Uno dei prossimi videoritratti che farò sarà dedicato a Vito the best.
Un impiegato comunale di 55 anni che la sera si trasforma in un
cubista con pantaloni di pelle attillati e camicie rosse fiammanti.
L'ho incontrato sul tram durante un vox con Piero Ricca, mi ha
guardato, e ho letto nei suoi occhi la voglia di comunicare, ha
avuto i suoi 15 minuti di celebrità in una di quelle trasmissioni
con Jerry Scotti e Maria De Filippi. Mi ha fatto vedere le immagini
della trasmissione sul telefonino e ho visto come sghignazzavano
mentre lui si esibiva, e allora mi sono detto: " Qui deve entrare
in azione la Chisciotte per fare capire che Vito non è ridicolo,
ma ridicoli sono quelli che sghignazzano ". Oggi mi ha chiamato,
appena arriva una camicia speciale dalla Germania si fa il film.

MISERICORDIA

Che bello, oggi non ho voglia di fare sesso. Di solito i testicoli premono,
non mi lasciano in pace, pretendono, e bruciano. Oggi invece sono
calmo, mi sento tranquillo, ho solo voglia di passeggiare e di gettare
briciole di sguardo ai passanti, non sento turbamenti libidici, la mia
vita mi sembra interessante così, senza l'assillo costante del sesso.
Giusto un bacio, un bacio dato a una passante, un bacio di sfuggita,
solo un bacio, cristo, un bacio, niente altro, solo un bacio, misericordia!

MINIATURE

I piccoli gesti quotidiani, lavarsi i denti, pulire casa, aprire un cassetto,
gettare le mutande in lavatrice, bere un caffè, allacciarsi le scarpe.
E alla fine di tutto morire, somma di tutti i piccoli gesti, miniatura divina.

mercoledì 9 dicembre 2015

HAPPY NOTHING

SESSO IN CONFESSIONALE

http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/12/09/sesso-in-confessionale/2288884/

L'ALTRO GIORNO

L'altro giorno stavo guardando con una mia amica l'ultimo film di
Polanski in dvd. Non fra i migliori, ma nemmeno fra i peggiori.
Per tutta la prima parte del film questa mia amica ha continuato
a spippolare il suo cellulare, ogni tanto alzava la testa per dare
una occhiata e poi tornava a spippolare. Il primo impulso è stato
di strozzarla sul posto, poi più ragionevolmente avrei voluto
dirle: " Ma ti sembra il modo di guardare un film? Non riesci
a sconnetterti dalle tue stronzate, dai tuoi messaggini, dai tuoi
social - intrighi? Possibile che tu non sia in grado di rispettare
un film, un autore, e rispettare te stessa in ultima analisi?".
Ma dopo mi sono detto: Ricky, non fare il noiosone. Inutile
lottare contro questa tendenza alla frammentazione, contro
questa incapacità di dimenticarsi e di contemplare l'altro da
sé. Ormai questa è una società incistata in un retronarcisismo
nullificante. Non c'è nulla da fare. E se avessero ragione loro?
Se avessero ragione queste spippolatrici della vanità?

lunedì 7 dicembre 2015

STATE ATTENTI!

State attenti : per essere felici dovete essere distratti.
Siete stati attenti? Allora non siete felici. Riproviamoci.
Fate disattenzione a quello che dico. Per essere felici
è necessario essere distratti, anche dalla propria felicità.
Ora siete felici? Allora non avete capito niente! Insomma!
Il dolore vi distrae dalla felicità? Allora è felicità anche
il dolore. Avete capito? Se avete capito siete stati attenti,
e quindi non siete felici. Non se ne esce. Avete bisogno
di distrazione? Volete dedicare attenzione alle distrazioni?
Ma no, cazzo. Non va bene così. Ma è così difficile?
Riproviamoci. Avete fatto attenzione a quello che ho
scritto fino ad ora? Scemi, cristo! Siete proprio scemi.
Distraetevi da quello che scrivo, cazzo! Vi siete distratti?
E come cazzo fate a capire quello che scrivo se siete
distratti? Ma volete proprio farmi incazzare oggi?

OGGI A MASSA

Oggi in attesa del dentista stavo bevendo un caffè a Massa, e una
signora di 85 anni mi ha detto: " Ah, è tornato di moda il panama?".
Ci siamo messi a parlare, mi ha raccontato la sua vita, è stata una
staffetta partigiana, figlia di una madre austriaca rigorosa e fredda,
non ha mai ricevuto un abbraccio dalla madre, e quando ha sentito
il medico sussurrare "morta" da dietro la porta della camera da letto
della madre si è messa a cantare e a ballare. Anna Maria, il suo nome.
Bellissima. Poi con le sue magiche stampelle si è allontanata.

 

DALLA VITA

Dalla vita mi aspetto ancora tanto:incontrare una fanciulla
che abbia bisogno di compensare una figura paterna assente
con il mio cazzo presente, una gloria tardiva con tutti gli onori
del caso, una pillola che faccia ricrescere i capelli perduti,
una rivoluzione, e un viaggio su Marte con un equipaggio
di ballerine brasiliane. Samba su Marte, questo è l'apice
dell'ottimismo. Forza, tutto deve ancora accadere.

domenica 6 dicembre 2015

LORCA E LE FERITE

Ho appena finito di leggere la piccola e preziosa biografia di Cano
su Lorca, le ultime pagine che descrivono la fucilazione sono
bellissime, leggendole ho ascoltato Isaac Albeniz, un compositore
spagnolo, tra i preferiti di Lorca, insieme a Manuel De Falla.
Il desiderio ora è di tornare a rileggere tutto Lorca, e di andare
in Spagna, non ho mai visto Granada, e ora questa mancanza
la sento come una ferita, leggere crea ferite meravigliose.

venerdì 4 dicembre 2015

Una verità in tasca

Ho incontrato un paradosso e mi ha detto: " La vita è assurda,
devi fartene una ragione Riccardo ". Farmi una ragione di una
assurdità? Ma questo è un paradosso! Proprio un paradosso.
Come sono ragionevoli i paradossi, e come sono assurdi.
Ho continuato a camminare nella notte, avevo una verità in tasca,
insieme alle mie chiavi, a pochi passi dal portone di casa
ho tirato fuori le chiavi ma la presa era imperfetta e sono
finite in un tombino più nero della notte. Mi restava una verità
in tasca per aprire il portone di casa. Una verità ancora calda.
Presi la verità in mano o lei prese me, ed entrai nell'universo.

UNA FACCIA DI CA....

LIGABUE.

IL VOLTO DELLA MADRE

Mi ricordo il mio insegnante di ginnastica alle medie, un bel 
ragazzo tutto riccioli, un volto onesto, e una malinconia diffusa.
Si chiamava Mazzarella, se non ricordo male. Un giorno volle
leggere un mio tema, non ricordo il motivo, dopo averlo letto
mi disse : " Devi continuare, devi comunicare agli altri il tuo
mondo ". Non fu la professoressa di lettere a dirmelo, fu lui.
A volte mi domando: " Perché continuo a esprimermi? ".
La risposta è semplice: mi sentirei soffocare se non lo facessi.
In questa esigenza si nascondono anche altre motivazioni,
forse meno nobili, non lo so. Egocentrismo? Narcisismo?
Mi riesce difficile aderire a questi termini, tutto quello che
scrivo e filmo è frutto di una ricognizione interiore, di una
immersione nelle profondità del mio essere, e quando filmo
il mio volto è per cercare di afferrare me stesso, per cogliermi
in flagranza d'identità, e puntualmente mi perdo, mi sfugge
il senso del mio volto, la sua vera natura è imprendibile.
La stessa cosa avviene quando faccio i videoritratti, anche
il volto dell'altro mi sfugge, e forse cerco un riflesso del mio
volto in quello dell'altro. Il senso è allora una costante
ricerca, ricerco una verità che per sua natura è sfuggente.
Sento che non voglio tradire la verità, voglio essere leale.
Provate a fare un esperimento, avvicinatevi a un volto
che amate, che conoscete, il volto di una madre, di un
padre, di un amico caro. Potete dire di conoscerlo nella
sua essenza? Lo guardate con purezza o nel vostro modo
di vedere c'è già una struttura, una griglia, un filtro?
Forse il senso ultimo del mio percorso è questo: guardare
il volto di mia madre e vedere una sconosciuta.
Mi sembra il gesto d'amore più bello, continuare a cercare
sorgenti d'ignoto, anche nel volto della propria madre.
Questo non è egocentrismo, non è narcisismo, è purezza.
Oso dire : cerco la purezza. Sempre. Con lealtà.

NON AMO

Non amo. Non mi va più. Non ho voglia di commettere follie
per amore. Ho voglia di essere razionale, quindi non amo.
Non amo più. Ho voglia di fare progetti a breve scadenza,
tipo: respirare. Stanotte guardavo la mia ombra, mi piace.
Potrebbe vincere un concorso di bellezza la mia ombra, sì,
miss ombra 2015 è Ricky Farina. Applausi fuori scena.
Ho voglia di gesticolare, di scardinare casseforti di cartavelina.
Datemi un sentiero, acqua fresca e un lenzuolo celeste
sopra la testa, e mi farete felice. Ma perché aspettare che
qualcuno mi renda felice? Sarò felice da solo, con tutte le
mie forze e tutte le mie debolezze. Voglio coltivare il dubbio,
non il mio cuore, il mio cuore posso lasciarlo ai cani affamati.
Non amo. Non ne ho voglia. Non più. Nelle geometrie esatte
del disincanto voglio muovermi. E voglio assolvere la mia
solitudine dal peccato di esistere. E di insistere. Voglio.
Voglio vedere con chiarezza ogni cosa, se l'amore è cieco
vi lascio le sue tenebre. Amatevi e moltiplicatevi. Io vivrò
nella sottrazione fino a scomparire. Senza affanno, sereno.
Ma chi voglio prendere in giro? Basterà uno sguardo, un
gesto, un sospiro, e il mio cuore tornerà a tremare, dio mio!

giovedì 3 dicembre 2015

TUTORIAL FARINA

SE NON DIVENTO VIP

Se non divento VIP mi ammazzo!
Come si fa a sopportare una cosa del genere?
Guardarsi allo specchio e non avere voglia
di chiedersi un autografo è una cosa orribile!
Camminare per strada indisturbato? Che schifo.
Non avere un codazzo di ammiratrici con
il clitoride indurito? Che cosa immonda!
Morire senza avere titoloni sui giornali?
Meglio morire! No, volevo dire, insomma,
ci siamo capiti. Non voglio 15 minuti di
celebrità, ne voglio almeno 16! Cristo patuzzo!
Se non divento VIP cado in depressione!
Anzi : precipito. Avere il fiato sul collo, essere
inseguito da un paparazzo anche nel cesso,
questa è vita! L'anonimato è una merda!
Se non divento VIP lo dico alla mia mamma!
E lei mi dirà . " Riccardo, tu sei il mio VIP,
tu e Roberto siete i miei due VIP, vi ho dato
alla luce e alle tenebre, che cosa pretendi
di più? ".

LA CONFUSIONE

Nel film Verònica ho fatto confusione con l'accento acuto e quello
grave, ma come si fa a non andare in confusione con una ragazza
di tale gioiosa bellezza? Dovrei togliere il film, correggere e poi
rimetterlo, ma parliamoci chiaro : in questo frammento visivo non 
sono proprio gli accenti acuti e gravi che reggono la visione!
Medea per i miei video parla di "custodie d'infinito", e mi piace,
in effetti non sono film, ma non è che posso scrivere - una
custodia d'infinito di Ricky Farina - quindi per semplicità dovrete
accettare la dizione - un film di Ricky Farina - che in fondo non
è nemmeno così sbagliato, giusto? Forza, è un nuovo giorno,
un giorno che non è stato ancora vissuto da nessuno, tocca a
noi il compito, a noi viventi, che siamo una esigua minoranza.

IL DISTILLATO

Ci sono cimiteri capovolti e lune 
che sono più feroci di un ricordo.
Abbiamo donato le nostre radici al 
vento, e i nostri sogni alle vipere. 
Non ci ritroveremo mai più? Forse.
Forse questo nostro addio è solo
il distillato di un saluto, e non ho
paura, se ogni saluto è un arrivederci,
non ho paura, se nel vortice lieve
di ogni cosa perduta tornerai,
più vera di una ferita, martirio di
un mattino che mi denuda la carne.

Verònica

mercoledì 2 dicembre 2015

TETTE ANONIME

TETTE ANONIME PER POSTA

Oggi nella mia casella postale c'era una busta con il mio indirizzo.
Apro la busta e appare una fotografia di due bellissime e prosperose
tettone con la scritta SOLO PER TE. Bene, c'è qualcuno che mi
sta tirando uno scherzo oppure ci sono due tette anonime in cerca
del sottoscritto. Chiunque tu sia, AMORE MIO, mandami altri dettagli!

martedì 1 dicembre 2015

LA GENGIVA SANGUINANTE

Mi fanno sorridere quelli che dicono che la vita non ha senso.
Anche un piccolo chiodo tutto arrugginito ha senso.
Il problema è che la vita ha un senso difficile da accettare.
Il mio dentista mi ha raccontato di come è morto un suo
amico, l'amico aveva una motocicletta con un cavalletto
difettoso: è caduto insieme alla moto. Ha sbattuto la testa
ed è morto. Vi sembra una morte senza senso? No, cari
amici, è una morte sensatissima. Poi il dentista mi ha fatto
l'anestesia per scavarmi dentro una gengiva sanguinante.

lunedì 30 novembre 2015

IL SENSO DELL'AMICIZIA

Il mio amico Antonello da Siracusa ha l'abitudine di mettere il
vino rosso in frigo! Una cosa che detesto, ma ora che Antonello 
è tornato a Siracusa sto bevendo un bicchiere di vino rosso
freddo, e me lo sto gustando, e sapete perché? Perché mi
ricorda Antonello e la nostra amicizia. Ecco una cosa che mi
piace di me, andare contro i miei gusti per incontrare i gusti
degli altri, questo atteggiamento mi aiuta a non essere banale.

TOCQUEVILLE E PISISTRATO

Sabato sono riusciti a portarmi in discoteca, al Tocqueville.
Il mio amico Antonello da Siracusa, Adriana e sua figlia Raika
mi hanno convinto con questa frase : " Bisogna frequentare
i giovani ogni tanto ". E andiamo allora! Non ho voluto fare
storie e mi sono fatto timbrare all'entrata da un energumeno
inespressivo. Marchiato come bestiame. Appena entrato mi
sono reso conto di essere in una bolgia, ma non infernale.
L'inferno deve essere un luogo decisamente più interessante.
Luci stroboscopiche su volti congelati, per fortuna ero assieme
ad amici. Raika, bellissima e sorridente, ha voluto offrirmi
da bere, mentre Antonello cingeva la vita della sua Adriana,
una donna che unisce allegria e tristezza sul proprio volto
con eleganza enigmatica. In pista da ballo con Raika noto
alle nostre spalle un luogo che chiamano privè dove ci sono
i soliti stronzetti che amano il privilegio : loro possono fumare
in questo cazzo di privè, i comuni mortali devono uscire.
Io e Raika usciamo a fumare, e poco dopo ci raggiungono
Antonello e Adriana. Un gruppetto di giovani sta discutendo
animatamente, parlano di comunismo! Tendo l'orecchio,
uno mi guarda e dice " Guarda questo qui, sembra Briatore ".
Briatore? Io? Iniziamo una discussione, gli spiego che sono
l'opposto di Briatore e cerco di convincerlo che non faccio
l'imprenditore. " Che tipo di società ti piacerebbe? ", gli
domando incuriosito. Mi risponde, testuali parole, " L'Atene
di Pisistrato ". Cazzo, no. Cerco rapidamente nella mia
memoria qualche nozione superstite su Pisistrato, non
posso farmi bagnare il naso da questo giovane. Dopo una
rapida occhiata nella mia memoria mi rendo conto che
la casella Pisistrato è vuota. Vado in panico, ma come?
Entro in una cazzo di discoteca, esco a fumare, e sento
il nome di Pisistrato? La vita è incredibile. Sono pronto
a reagire male se mi chiede di Pisistrato, sono pronto a
tirare fuori zio Joe e zia Leda. Quando sono in difficoltà
mi aggrappo ai parenti e dico " Ok, questa non la so, ma
tu non hai mai conosciuto zio Joe e zia Leda!". Non ha
senso ma la difesa a oltranza funziona. Per fortuna
il caro e vecchio Pisistrato non viene più menzionato e
io tiro un sospiro di sollievo. Guarda che cosa mi doveva
capitare al Tocqueville! Una discoteca con il nome di
un giurista filosofo! Però è stato divertente, i giovani mi
hanno stupito, Raika è un amore, e Antonello e Adriana
sono adorabili. Bene. Non tornerò mai più in discoteca.
Resta il fatto che mi hanno assimilato a Briatore,
e questo non si può accettare, no, proprio no, cristo!

L'OSSERVATORIO

domenica 29 novembre 2015

IO BALLO DA SOLO by ATTIMI

Un omaggio bellissimo della mia amica Attimi.


IL VANO TENTATIVO

Passiamo la vita nel vano tentativo di salvare le apparenze,
ma le apparenze, si sa, tendono inevitabilmente al suicidio.

FRAMMENTI DI UNA NOTTE - IL FATTO QUOTIDIANO

http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/11/29/nicolino-pompa-frammenti-di-una-notte-insieme-a-un-poeta/2255614/

venerdì 27 novembre 2015

IL NOSTRO AMORE

Mi sento nervoso, ho voglia di spaccare un capello
in quattro, mi sento cattivo, ho voglia di uccidere
una mosca, mi sento tragico, ho voglia di farne una
tragedia, mi sento sedizioso, ho voglia di sedermi,
magari sugli allori. Mi sento un ago in un pagliaio,
ho voglia di non essere trovato. Mi sento solo come
un gatto divorato da un cane. Mi sento allucinato,
ho voglia di oscurarmi. Ho un'oasi sotto il cappello
e un deserto da coltivare. Un bambino è appena
uscito dalle tenebre, mi porta in dono una sorgente.
Non troverò mai pace? Ho voglia di te, delle tue
scarpe slacciate sulle mie malinconie. Dei tuoi capelli
sciolti sulle mie agonie da passeggio. Una boccetta
di vetriolo fra le nuvole, l'amore. Il nostro amore.

I SILENZI DI UN EX PRIVATE BANKER

NIETTA - IL FATTO QUOTIDIANO

http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/11/27/lilt-nietta-la-straordinaria-testimonianza-di-una-volontaria/2253286/

giovedì 26 novembre 2015

LA CREMA

Mi sta succedendo una cosa strana, un mio amico mi ha fatto
provare una crema viso antirughe, mi sono spalmato viso e
collo, sono diventato tutto abbronzato e più bello ( anche se
sembra impossibile più bello di così ), una cosa spettacolare.

IL MIO ISOLATO


IL MIO ISOLATO

Esco dal portone e sulla destra c'è una tintoria gestita da una
vecchia siciliana con figlia bionda, la figlia bionda mi sorride
sempre, è allegra, è zitella, è vitale, la madre nei mesi freddi
sta sempre vicina al calorifero, la Milano da bere per lei è stata
solo questo negozio, ma è un punto di vista come un altro,
e quando ci salutiamo mi guarda con curiosità, come se fossi
un animale strano, metà fotografo e metà uomo. Sulla sinistra
del portone c'è una agenzia investigativa, e un sentore di
tradimenti, di foto rubate, di meravigliosi peccati nelle camere
d'albergo. Parlavo sempre con Riccardo, un simpatico signore
dal passato girovago, conosceva quattro lingue e mi raccontava
dei suoi viaggi, dei suoi lavori passati, voleva fuggire da questo
paese, e finalmente ci è riuscito, almeno credo, perché Riccardo
non c'è più, mi attaccava dei bottoni paurosi, ma tutto sommato
era un piacere stare ad ascoltarlo. Vicino alla agenzia di
investigazioni c'è un distaccamento della chiesa evangelica,
pregano e cantano in uno spazio di 20 metri quadrati,
e c'è un predicatore, e mi sembra anche di avere visto Dio
seduto su una delle poche sedie, ovviamente era invisibile,
ma io l'ho visto, Dio esiste, basta crederci, ah, Dio è calvo.
A fianco della chiesa evangelica c'è una pizzeria araba, sono
simpatici, gentili, fumatori e allegri, mi chiamano Mister, e
mi vedono spesso con donne diverse, non sanno che sono
solo mie amiche, e immaginano chissà cosa di me, se solo
sapessero la verità! Mi sono dimenticato del negozio di ottica
tra la chiesa e la pizzeria, sono una coppia, lei è dolce, lui
è un simpatico grillino, deve essere molto pignolo, un giorno
l'ho visto mettere dei tappi di sughero sotto i tergicristalli.
Tornando sulla destra del portone, dopo la tintoria c'è un
piccolo panificio, gestito da una coppia, lei si chiama
Monica, è l'unica donna insieme alla mamma che mi chiama
"Amore", ma fa così con tutti. Lui ( non ricordo il nome )
fa il pane nel retro, ed è un appassionato di musica metallara.
Monica è aiutata da una vecchietta gentile che la sera
prende sempre delle tisane, e della sua vita so solo questo.
Proseguendo sulla destra, girato l'angolo c'è una bella
pasticceria siciliana a conduzione famigliare, la nonna
ti mette sempre un cuoricino di pastafrolla sul piattino del
caffè, il figlio è sposato con una donna sexy che mette le
gonne corte senza creare scandalo, e hanno una figlia
in sovrappeso che va in monopattino, la figlia si chiama
Sara come la pasticceria. Mentre alla sinistra del portone,
se giri l'angolo arrivi al bar dove c'è Agostino, il mio
barista preferito, ma oggi ho scoperto che anche Luciano,
il padrone del bar, è un uomo interessante, sempre
attento al lessico, mi augura "felice giornata" ogni volta.
Non buona giornata, felice giornata, che è tutta un'altra
cosa, diciamolo francamente. E infine, come non parlare
di Vittorio, il pensionato che vive insieme al pappagallino?
Oggi mi ha rincorso fin dentro il bar per parlarmi delle
sue transaminasi, dei suoi problemi di pressione, di una
fastidiosa cheratosi, e della sua depressione cronica.
Ha una vecchia Rover grigia metallizzata che tiene sempre
parcheggiata davanti a casa, non la sposta mai, si limita
ad accendere il motore ogni giorno, per tenerla in vita.
Oggi gli ho detto: " Vittorio, questa macchina è il simbolo
della tua vita, cristo, un giorno vengo con due pollastrelle,
la mettiamo in moto e questa volta andiamo a farci un
giretto fuori Milano. Vittorio, tu vincerai la tua depressione
quando troverai una ragione per spostare questa cazzo
di macchina ! ". "Cazzo di macchina" è una espressione
che uso con Voi, ma il concetto è chiaro. Ecco, questo
è il mio isolato. Poi ci sono io, il "fotografo", il Mister, il poeta
dell'isolato, ma voi già mi conoscete, e di me non c'è
molto da dire di nuovo, tranne una cosa: sono vivo.