domenica 21 dicembre 2014

ACCADE

Accade, accade vigliaccamente, all'improvviso, come una coltellata nel
buio, accade l'epifania tragica, incarnata, la violenta percezione della mia
presenza non al mondo ma a me stesso, come se una porta blindata mi
finisse in piena faccia e mi separasse per brevi attimi eterni da tutto e da
tutti. Ciste di me stesso. Unghia incarnita psichica. Tumore circolare.
Ed è forse la gemma della follia, il pozzo centripeto della mente colma
di uno specchio purulento, l'infiammazione del mio io inscatolato. Allora
solo la musica, solo la musica riesce a farmi dimenticare il mio volto,
a liberarmi dall'ossessione di essere carne retrograda, carne ingoiata, e
ritrovo frammenti di cielo nella mia cella, e il mio odore si confonde con
quello delle stelle, dei fiori, e delle ombre che osiamo chiamare uomini.

5 commenti:

Anonimo ha detto...

Riccardo se cominci ad avere la percezione di te stesso ...non averne paura ..è una vittoria, la vittoria assoluta. Riprendo qui il discorso intavolato precedentemente ...attenzione..io non voglio cambiare Riccardo, se si verificheranno mutazioni nel suo modo di essere ..sarà per una sua libera scelta perché lo ritiene giusto per se stesso. Io al massimo posso, come tutti parlando, essere un input uno spunto per un ragionamento. Un suo cambiamento non incide nella mia vita, ma sulla sua vita ed eventualmente su quella dei suoi famigliari stretti. Quando vedo uno stato di disagio mi viene spontaneo e semplice (avendo a 3° media, non essendo filosofica né poetica) porre domande dirette. Senza per questo pretendere risposte, sono veicolate solo per far pensare chi le riceve. Ritengo che si possa a qualsiasi età ricevere sollecitazioni per avviare dei cambiamenti, togliere degli imprinting che fanno soffrire. A meno che... non si voglia credere che anche il pensiero sia legato al dogma del determinismo genetico. Per quanto concerne la morale ed il rimorso, ben impressi nella coscienza umana come detto da Anonimo, mi risulta che sia stato ampiamente smentito dai millenni di storia. Siamo grondanti di sangue e di immoralità di varia natura, ignoriamo apertamente gli insegnamenti del passato e proseguiamo imperterriti sulla medesima strada. Siamo la razza animale più feroce del pianeta. Io ne sono cosciente, come sono cosciente della mediocrità umana.... di cui faccio parte....E VOI? Chicca

attimiespazi ha detto...

la musica è una cura per l'anima. ha il potere di proiettarla in quella dimensione indefinita che ci restituisce a noi stessi..

.attimi

attimiespazi ha detto...

@Chicca
siamo tutti in stato di disagio ..
siamo tutti esseri imperfetti ..


.attimi

rickyfarina ha detto...

Esprimersi mi sembra la cosa più naturale del mondo, dovrebbe esserlo almeno, ed esprimere un disagio è normalissimo, non cerco cambiamenti radicali nella mia vita, un cambiamento elimina un disagio e ne porta un altro, il disagio in ogni caso è parte integrante di una coscienza lucida e creativa. Se poi uno riesce a dare una forma espressiva al proprio disagio può considerarsi fortunato. E si tratta proprio del mio caso. L'unico cambiamento che vorrei è incontrare una donna che abbia il coraggio di amarmi. Il problema è che questa donna deve piacermi, devo sceglierla e dirle: sei tu. Ma non si trovano al mercato, destino o caso, chissà...e intanto la vita scorre.

Anonimo ha detto...

Chicca io non credo che l'uomo sia cosi definito ed esaurito solo se si guardiamo le vicende storiche umane ,che son state vere carneficine, ricordo cmq che esistono anche esempi di grandi uomini della storia di enorme spessore umano e morale.Credo che ogni singolo uomo sia solo chiamato a scegliere, attraverso la propria libertà, tra il bene e il male, perché é l'affermazione smodata del proprio io egoistico, che si illude di crare una propria morale,al di là di ogni coscienza (soffocata sempre più ) senza una una forma di giustizia superiore corrispondente ad una legge morale naturale, che ha generato i mali del nostro tempo.ciao.