giovedì 11 dicembre 2014

EUTANASIA SPIETATA

2 commenti:

attimiespazi ha detto...

il tuo disgusto è causato dal grande rispetto che nutri verso la vera sofferenza e quelle scelte personali che appartengono all'individuo e alla sua coscienza
scelte che in questo messaggio.video tu vedi calpestate, banalizzate, rese alla stregua di uno spot pubblicitario.

ti capisco.

ciao Ricky.

.attimi

Anonimo ha detto...

Concordo. IL video davvero banalizza una scelta drammantica dell'esitenza di un individuo.Non so se Bellocchio che si vede nel video è lo stesso regista del film "La bella addormenta", un film dove anche li c'e' stata una banalizzazione della morte per eutanasia di Eluana Englaro.In una scena del film,poco prima della morte di Eluana, i medici scommettevano sul tempo di agonia che avrebbe impiegato a morire, assurdo. Inoltre si descrive Eluana attaccata ad un respiratore, mentre nella realtà lei respirava autonomamente,e la morte doveva essere causata, quindi se fosse lo stesso regista è paradossale che parli della vita altrui, proprio lui che invece non ha rispettato, con il suo film, la verità sulla morte di Eluana. Inoltre la frase spesso citata "a chi appartiene la mia vita" fa effetto perchè cmq nell'atto dell'eutanasia occorre che sia sempre un'altra persona a compiere il gesto, e questo è davvero terribile, perchè esistono casi in cui il sofferente non è nella possibilità e nella consapevolezza certa magari di decidere, e magari è proprio incoraggiato dalla "beneplacita"legge dell'eutanasia. Anche se si è in uno strato vegetativo, magari il soggetto è cosciente ed è anche possibile un risveglio improvviso, esitono molti casi di risvegli da coma irreversibili ecc..Inoltre con l'eutanasia si avvalla il discorso che solo una vita in salute e degna di essere vissuta, mentre chi è hadicappato non è degno di esistente, è questo il principio inquitante che l'eutanasia fa passare.Un po come ai tempi dei nazzisti dove Hitler si ergeva a giudice della vita e della morte a seconda della qualità della vita, della malattia, della razza. Ovviamente chi è a favore dell'eutanasia non è un fautore delle idee naziste, pero' fanno passare il messaggio che si uccide per amore e non per odio, che un innocente se non è normale, è fonte di stima, ma forse è meglio che pone fine alla sua esistenza perche non è degno di partecipare alla vita, alla gioia ecc.., ma che sia meglio che vengono liberati da una vita biologicamente assurda e non degna di esistere, giustificando il tutto con la richiesta esplicita e il consenso del paziente. Ma esistono pazienti che magari non sono davvero motivati ,ma anzi sconfortati dal dolore, dalla solitudine, o pazienti che per diverse patologie non possono esprimere davvero il loro consenso all'eutanasia, e a questo punto interverrà forse lo Stato a decidere pere loro, formulando dei criteri per ottenere la morte, decidendo chi è degno di vivere. Penso invece che il dolore psicologico si combatta con la benevolenza e l'amore, la carita e il dolore fisico con i farmaci, tutto qui.