venerdì 12 dicembre 2014

OK

Ok, da oggi chi lo desidera può seguirmi anche sul Fatto Quotidiano.
Il mio video blog è attivo.

16 commenti:

attimiespazi ha detto...

ok.
per iniziare hai scelto un argomento forte ed importante.
seguirò con curiosità i dibattiti che si svilupperanno, sperando che si concentreranno sull'argomento da te proposto e non su stupidaggini.
chi modera i commenti?la redazione del Fatto?

ti auguro un proficuo lavoro.

ciao Ricky.

.attimi

RobySan ha detto...

"...si concentreranno sull'argomento da te proposto e non su stupidaggini."

Nessun timore, non commenterò.

attimiespazi ha detto...

Ciao RobySan,
tu sei mitico.
ho già letto alcuni commenti presenti sul Fatto che parlano di Ricky e della sua persona e non del tema proposto.. bhò.. non capirò mai la gente che, come nei piccoli paesotti italiani, si concentra sull'apparenza di un personaggio e non sulla sostanza..
doppio bhò!!

Anonimo ha detto...

Attimiespazi, però esordire dicendo che l'eutanasia è "pienamente condivisibile da ogni persona laica e progressista" é un'affermazione fuorviante , visto che ancora nessuno studio serio statistico è stato condotto su larga scala per conoscere concretamente l'opinione effettiva degli italuani.Poi quando di parla di eutanasia si fa riferimento sempre al dolore dei malati terminali, quando invece esistono cmq le cure compassionevoli antidolore/palliative per accopagnare alla morte secondo il corso naturale.

Anonimo ha detto...

In bocca al lupo Ricky !!!

PS: sono quello dei "barattoli"...


Luca

attimiespazi ha detto...

@anonimo
mi piace leggere le opinioni perché vorrei informarmi di più su questo problema. ma mi interesserebbe enormemente sentire il parere di chi ne è veramente coinvolto, mi interesserebbe leggere le testimonianza dei parenti dei malati terminali o dei malati stessi e delle cure che vengono loro proposte, di come vivono la fine della loro esistenza.
mi piacerebbe sentire i pareri dei medici e degli infermieri che li hanno in cura.
mi piacerebbe sentire i pareri di chi lavora in politica e del perché non si prende in esame seriamente una regolamentazione di questi tragici casi.
ecco, mi piacerebbe leggere da queste persone principalmente..
mi piacerebbe..

Anonimo ha detto...

Attimiespazi, so che esistono rimedi al dolore,comunemente usati in ospedale,come la morfina, che non causa accelerazione della morte del paziente, e quando invece il dolore non puo esser spento ediste il così detto voma farmacologico prescritto sotto consenso del paziente.Dico solo che si usa spesso lespedirnte del dolore solo per facilmente strizzare l'occhio all'eutanasia. Inoltre conosco medici sul campo che specializzati in cure palliative che riportano testimonianze sul campo di pazienti che preferiscono vivere fino alla morte naturale, e ti posso assicurare che ci sono malati che non sono ne autonomi e ne sani, ma che hanno dentro di se una voglia di vivere, di comunicare i loro pensieri fino all'ultimo instante, perché quegli ultimi istanti naturali sono come le loro ultime luci, che alla fine abbagĺiano.

Anonimo ha detto...

Attimiespazi,Scusa gli errori...sono col tablet.

attimiespazi ha detto...

@anonimo
la voglia di vivere è di tutti.
qui si sta parlando di una legge che non c'è, di una legge che dia una possibilità di scelta, quella di dare termine alla propria vita rifiutando l'accanimento terapeutico quando certe condizioni della malattia riducono la persona ad un contenitore imbottito di medicine e di sofferenza fisica e psicologica al di fuori dell'umano.
quando un cavallo non è più in grado di correre lo si abbatte per rispetto verso la sua natura...
si parla di testamento biologico, non so se esiste già o è in fase di discussione: ebbene, penso che sarebbe la strada da seguire, un po'come succede per la donazione degli organi.

due mie conoscenti sono morte di tumore: fino all'ultimo si sono aggrappate alla vita, ma una di queste negli ultimi giorni della sua esistenza era irriconoscibile. mentre il male la stava devastando internamente, esternamente le medicine la stavano deformando. lei non voleva morire perché aveva due figli maschi ancora da crescere e ha sopportato il suo stato con grande coraggio e dignità. non ti descrivo lo stato psicologico in cui si trovava le ultime settimane ma puoi immaginarlo.non era religiosa e si è fatta cremare.
un anno prima della sua morte ho passato alcuni giorni di mare insieme a lei, era una persona eccezionale. io me la ricordo sempre lì, tra le onde a nuotare, tra le nostre chiacchiere e il suo velo di tristezza negli occhi e l'illusione che forse le rimaneva del tempo in più di quello pronosticato dai medici. la ricordo fra le onde e scaccio via il ricordo del suo fisico martoriato e trasformato dalla malattia e dalle medicine. i suoi figli ogni tanto mi vengono a trovare, mi abbracciano come se fossi la loro mamma, parliamo e sorridiamo,
sorridiamo alla vita.

attimiespazi ha detto...

@anonimo
tu sei di fede cattolica, vero?
correggimi se sbaglio, ma ricordo che i cronisti raccontarono che Papa Wojtyla rifiutò le cure al termine della sua malattia. desiderò morire in pace. quel papa ci ha lasciato un messaggio molto forte con quel gesto, non credi?

Anonimo ha detto...

Attimiespazi, bisognerebbe pensare a cosa potrebbe portare la legalizzazione dell'eutanasia,perché guardi che il passo che porterà all'eliminazione di quegli esseri umani malati, per diverse patologie che sembrerebbero nondegni di una qualità di vita soddisfacente, é brevissimo . Perché nei paesi dove l'eutanasia è legalizzata ci sono notizzie sconvolgenti, dove l'eutanasia viene praticata anche a pazienti affetti da patologie non terminali, in fondo alla fine è lo Stato a guadagnarci: perché spendere cure quando alla fine è meglio la morte, l'abbandono. Se crolla un principio crolla tutto, e listinto alla sopravvivenza, il diritto alla vita è un principio assoluto.

Anonimo ha detto...

Attimiespazi, bisognerebbe pensare a cosa potrebbe portare la legalizzazione dell'eutanasia,perché guardi che il passo che porterà all'eliminazione di quegli esseri umani malati, per diverse patologie che sembrerebbero nondegni di una qualità di vita soddisfacente, é brevissimo . Perché nei paesi dove l'eutanasia è legalizzata ci sono notizzie sconvolgenti, dove l'eutanasia viene praticata anche a pazienti affetti da patologie non terminali, in fondo alla fine è lo Stato a guadagnarci: perché spendere cure quando alla fine è meglio la morte, l'abbandono. Se crolla un principio crolla tutto, e listinto alla sopravvivenza, il diritto alla vita è un principio assoluto.

Anonimo ha detto...

...e cmq il Papa mori per cause naturali.

Anonimo ha detto...

...Inolte, visto che insisti,ripeto un fatto importantissimo, nessun malato in fase terminale muore per sofferenza fisica.

attimiespazi ha detto...

il diritto alla scelta è un principio assoluto..

http://www.linkiesta.it/eutanasia-svizzera-italia

il papa ho rifiutato le ultime cure: eutanasia passiva

Anonimo ha detto...

So che il Papa mori nel suo appartamento, rifiutando il ricovero perché non rispondeva piu alle terapie, cmq fu lo stesso assistito e non so fino a che punto sia corretto parlare di eutanasia passiva, visto che la morte non é stata causata.ciao.