lunedì 21 giugno 2010

METAMORFOSI DELL'ADDIO


Prendi un addio qualunque.
Scavaci dentro. E troverai
un arrivederci sul fondale.

Lei ti lascia. Con implacabile
determinazione taglia i polsi
del tuo amore, e tu sanguini.

Adotta un cratere lunare per
fare precipitare gli innamorati.
Non avere pietà per loro.

Vendicati della felicità altrui.
Nascondi lamette nelle carezze
e seduci la prima che ti sfiora.

Siediti sulle panchine appena
verniciate, tu non temi il colore,
e mediti crimini contro il nulla.

Scrivi una lettera d'odio, inocula
veleno in ogni parola, e poi vai
alle Poste con passo di danza.

Non ti renderanno felice questi
gesti disperati, ma sentirai una
pace sadica irrorarti il cuore.

Ama, ama teneramente questa
tua rabbia disincantata, e nutri
il gorgo di piacere che nasce in te.

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