giovedì 3 aprile 2008

ULTERIORI RIFLESSIONI

Ulteriori riflessioni sull'inganno della salma,
stimolate dai vostri intelligenti commenti, le
vostre acute osservazioni. Secondo me la morte
ci libera dal peso di non essere il nostro corpo,
la salma in realtà è leggerezza, non peso, nel
senso di una leggerezza della coincidenza
di noi con il nostro corpo, finalmente uniti
in una tautologia senza via di scampo. Mentre
quando siamo in vita questa coincidenza con
il nostro corpo sfugge di continuo, slitta, ma
se apparentemente questo slittamento dà una
sensazione di leggerezza, in realtà è la vera
tragedia dell'esistenza, noi non siamo, non
siamo mai il nostro corpo se non nella morte.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Quella leggerezza di cui parli, in fondo è la sintesi in-sè per-sé sartriano.

Carlo