lunedì 7 aprile 2008

RIFLESSIONE CULTURALE

La cultura è magica. Permette a uno nato a Dallas di essere
il massimo esperto di Giotto, a un coreano di conoscere a
memoria le opere di Giuseppe Verdi o Puccini. Ma cultura è
anche mia madre che mi cucina, con antica sapienza, una
"ribollita" così buona da fare resuscitare i morti.
In fondo il problema non è il numero di libri letti in un
anno, la media italiana è comunque vergognosa, si tratta
piuttosto di uscire dall'indifferenziato, dal pastone
mediatico di ogni giorno, la cultura ti offre un appiglio,
una via di fuga dal conformismo, è sufficiente conoscere
a memoria un verso di una poesia, anche solo un verso, e
la cultura ti avrà salvato l'anima, il corpo, il sangue.

Basta dire: forse la giovinezza è solo questo
perenne amare i sensi e non pentirsi.


1 commento:

Anonimo ha detto...

La cultura e la poesia è dovrebbe essere una nuova rivoluzione politica in Italia.
Berlusconi? Veltroni? Sbattiamocene i coglioni!

Carlo Lock