L'amore è solo una scusa per continuare a succhiare le tette
anche da grandi.
Ricky Farina
mercoledì 30 aprile 2008
UN FARINA SCANZONATO
Mi chiamo Riccardo Farina, Ricky Farina, Ric Farina.
Mio padre Aldo Farina, mia madre Morena Vitali, e mio
fratello Roberto Farina, Rob Farina. Avevamo un simpatico
cagnetto che si chiamava Toby, Toby Farina: ha trascorso
18 anni, poco canini e molto umani, con i Farina.
Papà e Toby non possiamo più abbracciarli, la morte
in fondo è solo questo, per il resto sono presenti
a pieno titolo nella nostra vita.
Molte estati fa ero sull'orlo della disperazione a causa
di una "ragazza estiva", nella mia camera da letto piangevo,
piangevo, piangevo, sulle coperte piene di sabbia. Papà
stava guardando la tv, evidentemente stanco di sentirmi
frignare proruppe con questa frase perentoria: UN FARINA
NON DEVE PIANGERE!
Mi calmai subito, all'istante, certe frasi ti colpiscono
al momento giusto, certo papà, amatissimo papà, un Farina
non deve piangere, l'orgoglio di appartenenza alla famiglia,
l'origine, il senso della dignità, il vigore, bastarono
quelle parole e "la ragazza estiva" fu subito archiviata.
Mia madre invece mi disse: "Riccardo, cerca di affrontare
la vita in modo più scanzonato". Scanzonato? Dio mio, è vero,
non sono mai stato scanzonato, fin da piccolo la nota
predominante del mio carattere era una strana serietà, un bambino
con gli occhi tristi, malinconici. Scanzonato: sorridente
distacco e spregiudicata ironia dice il dizionario. Ma questa
parola evoca molto di più, una scioltezza di vita che mai
ho avuto, un'adolescenza alla Mark Twain negata dal mio cupo
sentire, dal mio affondare la mente nell'ignoto e nel tragico.
Venderei l'anima al diavolo pur di essere un tipo scanzonato.
Mio padre Aldo Farina, mia madre Morena Vitali, e mio
fratello Roberto Farina, Rob Farina. Avevamo un simpatico
cagnetto che si chiamava Toby, Toby Farina: ha trascorso
18 anni, poco canini e molto umani, con i Farina.
Papà e Toby non possiamo più abbracciarli, la morte
in fondo è solo questo, per il resto sono presenti
a pieno titolo nella nostra vita.
Molte estati fa ero sull'orlo della disperazione a causa
di una "ragazza estiva", nella mia camera da letto piangevo,
piangevo, piangevo, sulle coperte piene di sabbia. Papà
stava guardando la tv, evidentemente stanco di sentirmi
frignare proruppe con questa frase perentoria: UN FARINA
NON DEVE PIANGERE!
Mi calmai subito, all'istante, certe frasi ti colpiscono
al momento giusto, certo papà, amatissimo papà, un Farina
non deve piangere, l'orgoglio di appartenenza alla famiglia,
l'origine, il senso della dignità, il vigore, bastarono
quelle parole e "la ragazza estiva" fu subito archiviata.
Mia madre invece mi disse: "Riccardo, cerca di affrontare
la vita in modo più scanzonato". Scanzonato? Dio mio, è vero,
non sono mai stato scanzonato, fin da piccolo la nota
predominante del mio carattere era una strana serietà, un bambino
con gli occhi tristi, malinconici. Scanzonato: sorridente
distacco e spregiudicata ironia dice il dizionario. Ma questa
parola evoca molto di più, una scioltezza di vita che mai
ho avuto, un'adolescenza alla Mark Twain negata dal mio cupo
sentire, dal mio affondare la mente nell'ignoto e nel tragico.
Venderei l'anima al diavolo pur di essere un tipo scanzonato.
martedì 29 aprile 2008
TORNO SUBITO
Un mio caro amico poeta vuole incidere questa
frase sulla sua lapide: TORNO SUBITO.
Sto preparando un ritratto filmato su di lui.
Quando sarà terminato, fra circa un mesetto,
i lettori di questo blog potranno vederlo in anteprima.
frase sulla sua lapide: TORNO SUBITO.
Sto preparando un ritratto filmato su di lui.
Quando sarà terminato, fra circa un mesetto,
i lettori di questo blog potranno vederlo in anteprima.
APPUNTI ASESSUATI SUL SESSO
Il Papa pensa al mio sperma, allo sperma dei credenti.
Lo trovo delizioso. Mi sento onorato.
*
Sono un analfabeta sessuale, clitoride per me significa
geroglifico, e non ho studiato Champollion!
*
Il sesso nella terza età è accettabile solo se il partner
appartiene alla prima età.
*
Io sono transessuale ogni volta che faccio sesso con
il sesso opposto.
*
Ci ho provato, ma non riesco a soffrire di eiaculazione
precoce, alla fine godo sempre.
*
In un'orgia sono sempre "il primo venuto".
*
Certe coppie consolidate nel tempo riescono a fare l'amore
senza disfare le lenzuola.
*
Il sesso è una cosa seria: bisogna prendere una posizione.
*
Modestamente: con me le donne non si sono mai lamentate.
Intendo "lamenti di piacere."
*
Tutto ciò che è contro natura è a favore di una sana
sessualità.
*
I camionisti sono i migliori amanti, fanno sesso
con trasporto.
*
Il sesso è una cosa meravigliosa: inzia con una stretta di mano
e finisce con un cazzo in culo.
(questa è volgarotta)
Lo trovo delizioso. Mi sento onorato.
*
Sono un analfabeta sessuale, clitoride per me significa
geroglifico, e non ho studiato Champollion!
*
Il sesso nella terza età è accettabile solo se il partner
appartiene alla prima età.
*
Io sono transessuale ogni volta che faccio sesso con
il sesso opposto.
*
Ci ho provato, ma non riesco a soffrire di eiaculazione
precoce, alla fine godo sempre.
*
In un'orgia sono sempre "il primo venuto".
*
Certe coppie consolidate nel tempo riescono a fare l'amore
senza disfare le lenzuola.
*
Il sesso è una cosa seria: bisogna prendere una posizione.
*
Modestamente: con me le donne non si sono mai lamentate.
Intendo "lamenti di piacere."
*
Tutto ciò che è contro natura è a favore di una sana
sessualità.
*
I camionisti sono i migliori amanti, fanno sesso
con trasporto.
*
Il sesso è una cosa meravigliosa: inzia con una stretta di mano
e finisce con un cazzo in culo.
(questa è volgarotta)
lunedì 28 aprile 2008
VASOFOBIA
Soffro di vasofobia:ho sempre paura che mi cada
un vaso in testa quando cammino sui marciapiedi.
Cranio sfondato da un vaso di gerani.
Già immagino il titolo di cronaca.
Morire ucciso dai fiori, non è poi così male.
Mi sa che mi compro un casco.
un vaso in testa quando cammino sui marciapiedi.
Cranio sfondato da un vaso di gerani.
Già immagino il titolo di cronaca.
Morire ucciso dai fiori, non è poi così male.
Mi sa che mi compro un casco.
domenica 27 aprile 2008
QUESTA URGENZA
Non c'è più tempo.
Questa urgenza che preme non è
stoltezza, amore mio.
Questa urgenza è vita.
Chi segue i sentieri improvvisi
del vento lo sa.
Lo sa che la pazienza è solo
la virtù degli stronzi.
Questa urgenza che preme non è
stoltezza, amore mio.
Questa urgenza è vita.
Chi segue i sentieri improvvisi
del vento lo sa.
Lo sa che la pazienza è solo
la virtù degli stronzi.
AFORISMA DEL GIORNO
Bisogna farsi forza e riconoscere il carattere ossimorico
dell'esistenza. E adeguarsi. Con disperata allegria.
Ricky Farina
dell'esistenza. E adeguarsi. Con disperata allegria.
Ricky Farina
INTERVISTA A RICKY FARINA
- Ricky Farina, sa che c'è stato un pilota di Formula Uno
con il suo stesso cognome?-
- Sì, ma la Formula Uno è di una noia mortale, l'unica cosa
divertente è il recente scandalo dal nazista orgiastico-
- Che ne pensa? -
- Nulla, non penso a tutto -
- Un commento sulle recenti elezioni -
- L'Italia soffre di un disturbo bipolare -
- Lei non lavora, si ritiene un fallito
o un uomo libero? -
- Sono un fallito libero -
- In che senso? -
- Penso che il successo sia una prigione, spero di non
raggiungerlo mai -
- Quali sono le cose più importanti della sua vita? -
- L'utero di mia madre, lo sperma di papà, e la mia
carne -
- La morte esiste? -
- No -
- E la vita? -
- Nemmeno -
- Quindi? -
- Quindi: Nulla. -
- Che rapporto ha con Dio? -
- Di ottimo vicinato -
- Come si rapporta al dolore? -
- Gli faccio il solletico, quando posso -
- Si ritiene una persona felice? -
- No, non soffro di alcuna forma di ritenzione -
- Il senso della sua vita? -
- Il dissenso -
- La ringrazio -
- Grazie a lei -
con il suo stesso cognome?-
- Sì, ma la Formula Uno è di una noia mortale, l'unica cosa
divertente è il recente scandalo dal nazista orgiastico-
- Che ne pensa? -
- Nulla, non penso a tutto -
- Un commento sulle recenti elezioni -
- L'Italia soffre di un disturbo bipolare -
- Lei non lavora, si ritiene un fallito
o un uomo libero? -
- Sono un fallito libero -
- In che senso? -
- Penso che il successo sia una prigione, spero di non
raggiungerlo mai -
- Quali sono le cose più importanti della sua vita? -
- L'utero di mia madre, lo sperma di papà, e la mia
carne -
- La morte esiste? -
- No -
- E la vita? -
- Nemmeno -
- Quindi? -
- Quindi: Nulla. -
- Che rapporto ha con Dio? -
- Di ottimo vicinato -
- Come si rapporta al dolore? -
- Gli faccio il solletico, quando posso -
- Si ritiene una persona felice? -
- No, non soffro di alcuna forma di ritenzione -
- Il senso della sua vita? -
- Il dissenso -
- La ringrazio -
- Grazie a lei -
sabato 26 aprile 2008
AFORISMA DEL GIORNO
Dimenticanze, amnesie, dolcissime amnesie, prove tecniche
per l'oblio finale.
Ricky Farina
per l'oblio finale.
Ricky Farina
venerdì 25 aprile 2008
AFORISMA DEL GIORNO
La libertà è terribile, è fatta di lotta, sangue, fango e
macerie. Per questo viviamo in comodi appartamenti con
televisori al plasma, timbriamo il cartellino e sogniamo
il week end. Vivere da schiavi è un lusso.
Ricky Farina
macerie. Per questo viviamo in comodi appartamenti con
televisori al plasma, timbriamo il cartellino e sogniamo
il week end. Vivere da schiavi è un lusso.
Ricky Farina
giovedì 24 aprile 2008
BERLUSCOLINI
"Italia proletaria e fascista, Italia di
Vittorio Veneto e della Rivoluzione, in piedi!"
Mussolini
"Noi siamo contro la vita sedentaria."
Mussolini
"Rialzati, Italia!"
Berlusconi
"Che cosa hanno contro la vita sedentaria
questi fascisti? La vita sedentaria è religiosa,
Cristo è risorto per -sedere- vicino
al Padre, ha scelto solo il lato sbagliato."
Ricky Farina
Vittorio Veneto e della Rivoluzione, in piedi!"
Mussolini
"Noi siamo contro la vita sedentaria."
Mussolini
"Rialzati, Italia!"
Berlusconi
"Che cosa hanno contro la vita sedentaria
questi fascisti? La vita sedentaria è religiosa,
Cristo è risorto per -sedere- vicino
al Padre, ha scelto solo il lato sbagliato."
Ricky Farina
mercoledì 23 aprile 2008
IL TABAGISTA CREDENTE
Un pacchetto di Camel lasciato da un amico
sul tavolo, dopo la sbornia notturna, lo
ritrovo la mattina, sono rimaste in tre.
Le fumo, le godo una per una, tradisco le
Winston, continuando a tradire me stesso,
a tradire la fede in questo corpo pericolante.
Credo in Dio ma non riesco a credere in un
tumore, maligno o benigno che sia. Prego
con le dita ingiallite e l'alito di brace.
Il mio Dio fuma milioni di candele al giorno.
E non si ammala, semplicemente si scioglie.
Il mio Dio gioca sporco nella sua eternità.
sul tavolo, dopo la sbornia notturna, lo
ritrovo la mattina, sono rimaste in tre.
Le fumo, le godo una per una, tradisco le
Winston, continuando a tradire me stesso,
a tradire la fede in questo corpo pericolante.
Credo in Dio ma non riesco a credere in un
tumore, maligno o benigno che sia. Prego
con le dita ingiallite e l'alito di brace.
Il mio Dio fuma milioni di candele al giorno.
E non si ammala, semplicemente si scioglie.
Il mio Dio gioca sporco nella sua eternità.
NELL'OSCURA SEGNALETICA TERRESTRE
per André Breton
Nell'oscura segnaletica terrestre
mi muovo assieme al mio corpo, sterile
intralcio al volo rettilineo.
Blasfemo semaforo ciclopico abbaglia
da un solo occhio il mio cammino radente,
giallo violento e sinfonia mozzata.
Una catapulta, un melone congelato,
questa notte di stelle amaranto scende
negli inferi trasparenti della memoria.
Un cane abbaia al muro scortecciato,
d'ombra inquieto, ramificato stupore
d'essere vivo e ignoto a me stesso.
Nell'oscura segnaletica terrestre
mi muovo assieme al mio corpo, sterile
intralcio al volo rettilineo.
Blasfemo semaforo ciclopico abbaglia
da un solo occhio il mio cammino radente,
giallo violento e sinfonia mozzata.
Una catapulta, un melone congelato,
questa notte di stelle amaranto scende
negli inferi trasparenti della memoria.
Un cane abbaia al muro scortecciato,
d'ombra inquieto, ramificato stupore
d'essere vivo e ignoto a me stesso.
DUE POESIE A CASO
Non uscirò incontro alla gente,
mi spaventa il biasimo e le lodi.
Davanti a Te Sola risponderò
di quello che tutta la mia vita ho taciuto.
Capisco coloro che tacciono
e amo chi è volto all'ascolto:
oltre le parole, di tra il rombo indistinto
si spargerà il luminoso Spirito.
Uscirò alla festa del silenzio,
non noteranno il mio sembiante.
Ma in me è recondito il sapere
sull'amore per Te senza fine.
14 gennaio 1903
Blok
*
PRIMO GIORNO
Lenzuola bianche in un armadio
Lenzuola rosse in un letto
Un figlio in una madre
La madre nei dolori
Il padre davanti alla stanza
La stanza nella casa
La casa nella città
La città nella notte
La morte in un grido
E il figlio nella vita.
Jacques Prévert
mi spaventa il biasimo e le lodi.
Davanti a Te Sola risponderò
di quello che tutta la mia vita ho taciuto.
Capisco coloro che tacciono
e amo chi è volto all'ascolto:
oltre le parole, di tra il rombo indistinto
si spargerà il luminoso Spirito.
Uscirò alla festa del silenzio,
non noteranno il mio sembiante.
Ma in me è recondito il sapere
sull'amore per Te senza fine.
14 gennaio 1903
Blok
*
PRIMO GIORNO
Lenzuola bianche in un armadio
Lenzuola rosse in un letto
Un figlio in una madre
La madre nei dolori
Il padre davanti alla stanza
La stanza nella casa
La casa nella città
La città nella notte
La morte in un grido
E il figlio nella vita.
Jacques Prévert
AFORISMA DEL GIORNO
Non pensare prima di parlare.
Parla. E poi rifletti.
In principio era il Verbo.
Ricky Farina
Parla. E poi rifletti.
In principio era il Verbo.
Ricky Farina
martedì 22 aprile 2008
IL MUSCOLO REPELLENTE
Avete presente i cuoricini che si trovano sulle lettere
degli innamorati? Mi spiace darvi una delusione ma non
sono fatti a immagine e somiglianza del cuore umano.
Il pensiero di avere questo "muscolo mostruoso" nel mio
petto mi crea un'angoscia sconfinata. Il cuore è così rozzo,
così puttana, batte, batte, non pensa ad altro.
In questo video potete apprezzare il contrasto tra la
pacata voce anglosassone del chirurgo, la perizia
salvifica degli strumenti chirurgici, e la brutalità
viva, vivente, arazionale, ancestrale, del Muscolo.
Il silenzio odia il cuore, per questo esiste la morte.
degli innamorati? Mi spiace darvi una delusione ma non
sono fatti a immagine e somiglianza del cuore umano.
Il pensiero di avere questo "muscolo mostruoso" nel mio
petto mi crea un'angoscia sconfinata. Il cuore è così rozzo,
così puttana, batte, batte, non pensa ad altro.
In questo video potete apprezzare il contrasto tra la
pacata voce anglosassone del chirurgo, la perizia
salvifica degli strumenti chirurgici, e la brutalità
viva, vivente, arazionale, ancestrale, del Muscolo.
Il silenzio odia il cuore, per questo esiste la morte.
UNA ILLUMINAZIONE DI STEFANO RAIMONDI
Non tutte le notti passano col buio. Alcune restano, di fianco
al mare, per farsi dire tutto il fondo.
al mare, per farsi dire tutto il fondo.
RIFLESSIONE PERSONALE
Diffido di chi non vuole fare l'amore con me.
Paradossalmente diffido anche di chi non vuole
mettermelo nel culo.
Si tratta comunque di un "atto conoscitivo".
Paradossalmente diffido anche di chi non vuole
mettermelo nel culo.
Si tratta comunque di un "atto conoscitivo".
lunedì 21 aprile 2008
TENTATIVO DI POESIA FALSA
Il tramonto, i gabbiani!
E tu, amore mio, col tuo seno mozzato,
davanti all'immensità fluida
del mare.
Il disco rosso del sole
annega.
Una fontana di sangue
musicale.
Col piede smuovi la sabbia bagnata
e un verme appare.
Amore, amore mio.
Stringiamoci.
Il lungomare asfaltato echeggia
l'eco sinistra delle
lamiere aerodinamiche.
Velocità massima d'impatto
in un incidente cosmico.
Il verme, il verme!
Uccidilo!
Abbiamo parcheggiato i nostri corpi
in sosta vietata.
Il Vigile Oscuro sta
arrivando...
E tu, amore mio, col tuo seno mozzato,
davanti all'immensità fluida
del mare.
Il disco rosso del sole
annega.
Una fontana di sangue
musicale.
Col piede smuovi la sabbia bagnata
e un verme appare.
Amore, amore mio.
Stringiamoci.
Il lungomare asfaltato echeggia
l'eco sinistra delle
lamiere aerodinamiche.
Velocità massima d'impatto
in un incidente cosmico.
Il verme, il verme!
Uccidilo!
Abbiamo parcheggiato i nostri corpi
in sosta vietata.
Il Vigile Oscuro sta
arrivando...
domenica 20 aprile 2008
sabato 19 aprile 2008
AFORISMA DEL GIORNO
A favore degli spendaccioni.
Avere le mani bucate è segno di una incarnazione divina
e prefigura la resurrezione.
Ricky Farina
Avere le mani bucate è segno di una incarnazione divina
e prefigura la resurrezione.
Ricky Farina
venerdì 18 aprile 2008
SULLA NASCITA DI ETTORE
E'nato Ettore, il figlio di Valentino(il bel ragazzo che vedete
sul set insieme al sottoscritto al fondo pagina di questo blog)e
di Elena, pesa:3,370 kg. Non me ne intendo, ma mi sembra un bel
peso, un meraviglioso peso. Nasci e già inizi a pesare. La forza
di gravità non ha pietà per nessuno, nemmeno per Ettore. Certo,
sempre meglio che volare via, come una piuma, al primo soffio
di vento. Pesare ha una sua dignità ontologica. Un suo carisma.
Nascere, che cosa strana!
Sottrarsi al corpo della madre,
nascere è già abbandono.
Ma un abbandono che consente
l'abbraccio.
E che cosa fa un bambino appena nato?
Non si annoia?
Vive, un bambino appena nato vive!
Non ci avevo pensato.
Vivendo mi ero scordato
della vita.
Che cosa strana la vita!
Benvenuto sulla terra Ettore.
Non senti, Ettore, l'impazienza
della tua memoria?
Freme, è in attesa.
Non vede l'ora di
ricordare...
sul set insieme al sottoscritto al fondo pagina di questo blog)e
di Elena, pesa:3,370 kg. Non me ne intendo, ma mi sembra un bel
peso, un meraviglioso peso. Nasci e già inizi a pesare. La forza
di gravità non ha pietà per nessuno, nemmeno per Ettore. Certo,
sempre meglio che volare via, come una piuma, al primo soffio
di vento. Pesare ha una sua dignità ontologica. Un suo carisma.
Nascere, che cosa strana!
Sottrarsi al corpo della madre,
nascere è già abbandono.
Ma un abbandono che consente
l'abbraccio.
E che cosa fa un bambino appena nato?
Non si annoia?
Vive, un bambino appena nato vive!
Non ci avevo pensato.
Vivendo mi ero scordato
della vita.
Che cosa strana la vita!
Benvenuto sulla terra Ettore.
Non senti, Ettore, l'impazienza
della tua memoria?
Freme, è in attesa.
Non vede l'ora di
ricordare...
A ETTORE
Così inerme, eppure: è nato.
A pena nato.
E le stelle si fanno più
pesanti.
Noi tutti siamo, nel nostro piccolo,
Cariatidi dell'universo.
A pena nato.
E le stelle si fanno più
pesanti.
Noi tutti siamo, nel nostro piccolo,
Cariatidi dell'universo.
giovedì 17 aprile 2008
POESIE PICCOLE
In disuso l'alfabeto dei vortici verrà
a salvarti dal periferico schianto
della demenza ultracristallina.
Dirai pane al pane e vino al vino,
nell'osteria lapalissiana in riva
alla deriva un lapsus ti lapperà.
Ogni tanto il poco si fa tanto.
*
A noi due
preferisco
due noi.
*
Anche in questo cavaturaccioli
che tu maneggi immemore
si celebra il Cristo sofferente.
Penetra la spirale acuminata
nel sughero paziente, al contempo
una croce si forma in attesa.
E se tu non fossi ecumenico
lasceresti nella bottiglia il frutto
di una fatica così pagana...
a salvarti dal periferico schianto
della demenza ultracristallina.
Dirai pane al pane e vino al vino,
nell'osteria lapalissiana in riva
alla deriva un lapsus ti lapperà.
Ogni tanto il poco si fa tanto.
*
A noi due
preferisco
due noi.
*
Anche in questo cavaturaccioli
che tu maneggi immemore
si celebra il Cristo sofferente.
Penetra la spirale acuminata
nel sughero paziente, al contempo
una croce si forma in attesa.
E se tu non fossi ecumenico
lasceresti nella bottiglia il frutto
di una fatica così pagana...
mercoledì 16 aprile 2008
IL DISINCANTO GLOBALIZZATO
Mozart, Giuseppe Verdi, musica celtica, Baglioni.
Ora in Posta si possono acquistare cd musicali,
e non solo, anche dvd e libri. A quando le pentole?
Si disquisisce sull'estensione vocale della Callas
tra un vaglia, una multa, una spedizione prioritaria.
E le attese si fanno sempre più estenuanti. Cerco
di non lamentarmi, trovo odiose le persone che si
lamentano di perdere tempo in Posta, per quanto
mi riguarda vivere è essenzialmente "perdere tempo",
e non ritengo la Posta un luogo adatto per criticare
la struttura stessa dell'Essere. Cerco invece di farmi
il quadro piscologico di chi compra Il Nabucco
allo sportello di una Posta. Il quadro non è lusinghiero.
Viviamo in un mondo ormai esploso, senza punti di
riferimento, un mondo di mescolanze impensabili, di
accostamenti assurdi e incompatibili, di contesti
sovrapposti, c'è una "profanizzazione" del rito, del
sacro, della "cosa giusta al posto giusto", tutto
deve essere a portata di mano, subito, senza la
mediazione salvifica del tempo, mediazione necessaria,
imprescindibile, senza la quale l'imbarbarimento
dilaga e offusca le menti, confonde i piani percettivi.
Mozart dovrebbe essere lontanissimo da un timbro
postale, anche Giuseppe Verdi. Per Baglioni posso
fare un'eccezione. Se andiamo avanti di questo passo
è legittimo aspettarsi di trovare un banco ortofrutta
al catasto, un negozio di articoli erotici alle
pompe funebri, e perché no? Un elefante nella
cristalleria del disincanto globalizzato.
Ora in Posta si possono acquistare cd musicali,
e non solo, anche dvd e libri. A quando le pentole?
Si disquisisce sull'estensione vocale della Callas
tra un vaglia, una multa, una spedizione prioritaria.
E le attese si fanno sempre più estenuanti. Cerco
di non lamentarmi, trovo odiose le persone che si
lamentano di perdere tempo in Posta, per quanto
mi riguarda vivere è essenzialmente "perdere tempo",
e non ritengo la Posta un luogo adatto per criticare
la struttura stessa dell'Essere. Cerco invece di farmi
il quadro piscologico di chi compra Il Nabucco
allo sportello di una Posta. Il quadro non è lusinghiero.
Viviamo in un mondo ormai esploso, senza punti di
riferimento, un mondo di mescolanze impensabili, di
accostamenti assurdi e incompatibili, di contesti
sovrapposti, c'è una "profanizzazione" del rito, del
sacro, della "cosa giusta al posto giusto", tutto
deve essere a portata di mano, subito, senza la
mediazione salvifica del tempo, mediazione necessaria,
imprescindibile, senza la quale l'imbarbarimento
dilaga e offusca le menti, confonde i piani percettivi.
Mozart dovrebbe essere lontanissimo da un timbro
postale, anche Giuseppe Verdi. Per Baglioni posso
fare un'eccezione. Se andiamo avanti di questo passo
è legittimo aspettarsi di trovare un banco ortofrutta
al catasto, un negozio di articoli erotici alle
pompe funebri, e perché no? Un elefante nella
cristalleria del disincanto globalizzato.
lunedì 14 aprile 2008
ALDA MERINI
La poesia è un mistero, e quindi fa anche paura.
Ma la poesia è la mia consolazione.
In anteprima per i lettori di questo blog.
ALDA ( 2008, 9 minuti )
Un film di Ricky Farina
Ma la poesia è la mia consolazione.
In anteprima per i lettori di questo blog.
ALDA ( 2008, 9 minuti )
Un film di Ricky Farina
Il voto è secreto
Il voto è secreto.
Ho votato. Con tutte le mie cellule.
Con il mio organismo.
Ho votato per espellere una sostanza nociva.
Berlusconi.
Ho votato. Con tutte le mie cellule.
Con il mio organismo.
Ho votato per espellere una sostanza nociva.
Berlusconi.
sabato 12 aprile 2008
UN GIORNO SPECIALE
Oggi è un giorno speciale, aprirò la mia preziosa grappa
di Amarone, frutto della distillazione di vinacce pregiate
ottenute attraverso la pigiatura di uve passite,una grappa
morbida ed elegante, invecchiata in piccole barriques
di Rovere. Oggi ho scoperto un fatto eccezionale, sono
ancora sconvolto: respiro, io respiro. E poi ho sognato
mio padre che mi correva incontro sorridendo. Mio padre
che respira solo nei miei sogni. E io con lui.
di Amarone, frutto della distillazione di vinacce pregiate
ottenute attraverso la pigiatura di uve passite,una grappa
morbida ed elegante, invecchiata in piccole barriques
di Rovere. Oggi ho scoperto un fatto eccezionale, sono
ancora sconvolto: respiro, io respiro. E poi ho sognato
mio padre che mi correva incontro sorridendo. Mio padre
che respira solo nei miei sogni. E io con lui.
AFORISMA DEL GIORNO
Segno d'intelligenza è non riuscire nei test d'intelligenza.
Un'intelligenza testabile è detestabile.
Ricky Farina
Un'intelligenza testabile è detestabile.
Ricky Farina
venerdì 11 aprile 2008
VELTRONI FOR PRESIDENT
Italiani, non fatemi vergognare.
Con l'entusiasmo della disperazione
votiamo Veltroni.
Con l'entusiasmo della disperazione
votiamo Veltroni.
IL FUOCO RICORDA
Ricordo la febbre dei boschi ardenti
verdi alberi tramutati in cenere
lingue di lava serpeggianti
sul dorso di vulcani assassini
ricordo il sapore della pergamena bruciata
i segni riarsi di un antico alfabeto
ricordo la paura del bambino intrappolato
madri che si lanciano nel vuoto
stringendo al petto neri frutti
la mia nostalgia non ha pietà
freme
ricordo la pelle ustionata degli amanti
l'agonia delle illusioni andate in fumo
la giovinezza del vento nella mia luce
ricordo il sapore di zolfo della gioia
tutto questo prima che gli uomini blasfemi
mi riducessero a un quieto focolare
verdi alberi tramutati in cenere
lingue di lava serpeggianti
sul dorso di vulcani assassini
ricordo il sapore della pergamena bruciata
i segni riarsi di un antico alfabeto
ricordo la paura del bambino intrappolato
madri che si lanciano nel vuoto
stringendo al petto neri frutti
la mia nostalgia non ha pietà
freme
ricordo la pelle ustionata degli amanti
l'agonia delle illusioni andate in fumo
la giovinezza del vento nella mia luce
ricordo il sapore di zolfo della gioia
tutto questo prima che gli uomini blasfemi
mi riducessero a un quieto focolare
LO SBADIGLIO DI PIETRA
Anni fa vidi fermo all'incrocio un uomo con la bocca aperta,
era inverno,
aveva un cappotto pesante, e una signora
lo teneva per il braccio.
Pensai che stesse sbadigliando.
Mi voltai nuovamente a guardarlo, e notai che la bocca era
ancora spalancata, in modo tristemente osceno.
Poi scattò il verde del semaforo e l'uomo si mosse verso
il suo destino con un cratere dentato sul viso.
Dio mio, di tutte le paresi questa mi sembra la più
ingiusta.
Non essere più in grado di mordere o di baciare, esiliato
dalle bistecche e dai sorrisi.
L'inferno posato su quel volto.
Eppure, io so che quell'uomo aveva in sé
una segreta felicità.
era inverno,
aveva un cappotto pesante, e una signora
lo teneva per il braccio.
Pensai che stesse sbadigliando.
Mi voltai nuovamente a guardarlo, e notai che la bocca era
ancora spalancata, in modo tristemente osceno.
Poi scattò il verde del semaforo e l'uomo si mosse verso
il suo destino con un cratere dentato sul viso.
Dio mio, di tutte le paresi questa mi sembra la più
ingiusta.
Non essere più in grado di mordere o di baciare, esiliato
dalle bistecche e dai sorrisi.
L'inferno posato su quel volto.
Eppure, io so che quell'uomo aveva in sé
una segreta felicità.
AFORISMA DEL GIORNO
Era cieco, prima di essere fucilato si fece bendare.
Per morire in un altro buio.
Ricky Farina
Per morire in un altro buio.
Ricky Farina
giovedì 10 aprile 2008
UNA POESIA DI ZAVATTINI
AN DUAL VA STU MAT?
I m'a vest
corar a l'impruvis
cm'e an can da trifula
quand l'a santì l'udur.
An dual va stu mat?
Eva vest n'arbul
ciapà l'aspet d'quel d'atar
e sa l'es tucà
avrés saù cosa.
Ma anca s'ag s'éra rivà ados
quasi cun la sveltisia dal panser,
arbul l'era turnà.
Cm'al fiadon a m'ag sum pugià,
la schéna la sentiva dal trunc la scorsa,
l'aria ai mé pé
l'ombra dli foi la fava tramlà.
A'n gh'era che da cuntinuà
al me tran tran.
(traduzione)
DOVE VA QUESTO MATTO?
Mi hanno visto/correre d'improvviso/
come un cane da trifola/quando sente l'odore./
Dove va questo matto?/Avevo visto/un albero
prendere un altro aspetto/ e se l'avessi toccato/
avrei saputo cosa./Ma benché gli fossi arrivato
addosso/quasi con la sveltezza del pensiero/
albero era tornato./ Col fiatone, mi ci appoggiai,/
la schiena sentiva del tronco la scorza,/
ai miei piedi l'aria/l'ombra delle foglie/
faceva tremolare./ Non c'era che da continuare/
il mio tran tran.
I m'a vest
corar a l'impruvis
cm'e an can da trifula
quand l'a santì l'udur.
An dual va stu mat?
Eva vest n'arbul
ciapà l'aspet d'quel d'atar
e sa l'es tucà
avrés saù cosa.
Ma anca s'ag s'éra rivà ados
quasi cun la sveltisia dal panser,
arbul l'era turnà.
Cm'al fiadon a m'ag sum pugià,
la schéna la sentiva dal trunc la scorsa,
l'aria ai mé pé
l'ombra dli foi la fava tramlà.
A'n gh'era che da cuntinuà
al me tran tran.
(traduzione)
DOVE VA QUESTO MATTO?
Mi hanno visto/correre d'improvviso/
come un cane da trifola/quando sente l'odore./
Dove va questo matto?/Avevo visto/un albero
prendere un altro aspetto/ e se l'avessi toccato/
avrei saputo cosa./Ma benché gli fossi arrivato
addosso/quasi con la sveltezza del pensiero/
albero era tornato./ Col fiatone, mi ci appoggiai,/
la schiena sentiva del tronco la scorza,/
ai miei piedi l'aria/l'ombra delle foglie/
faceva tremolare./ Non c'era che da continuare/
il mio tran tran.
MOSCA CIECA
"Il gioco della mosca cieca trova la sua origine nei
procedimenti primitivi che si usavano per scegliere
le vittime umane destinate al sacrificio"
Theodor H. Gaster
p.s.
Non si può mai stare tranquilli!
procedimenti primitivi che si usavano per scegliere
le vittime umane destinate al sacrificio"
Theodor H. Gaster
p.s.
Non si può mai stare tranquilli!
mercoledì 9 aprile 2008
ALLUCE VALGO
Oggi ho visto zoppicare la mia vicina.
"Che le è successo? Una storta?"
"No, alluce valgo, mi sono operata".
Un dubbio mi assale: e se avessi il
cervello valgo? Io valgo.
"Che le è successo? Una storta?"
"No, alluce valgo, mi sono operata".
Un dubbio mi assale: e se avessi il
cervello valgo? Io valgo.
PRESTO UN REGALO
Presto su questo piccolo blog un grande regalo per
chi ama la poesia, fra qualche giorno sarà pronto
un mio filmettino di 8 minuti su Alda Merini che
sto finendo di montare, lo metterò su Youtube e
naturalmente su questo blog. Una vera chicca.
chi ama la poesia, fra qualche giorno sarà pronto
un mio filmettino di 8 minuti su Alda Merini che
sto finendo di montare, lo metterò su Youtube e
naturalmente su questo blog. Una vera chicca.
martedì 8 aprile 2008
UNA POESIA DI ROBERT WALSER
Da quando mi sono arreso al tempo
sento in me una pace
calda e meravigliosa.
Da quando scherzo apertamente
coi giorni e con le ore
sono finiti i miei lamenti.
Con una semplice parola
mi sento sgravato dalle colpe
che mi recano danno:
il tempo è il tempo, può anche assopirsi,
sempre troverà me, brav'uomo,
allo stesso posto.
sento in me una pace
calda e meravigliosa.
Da quando scherzo apertamente
coi giorni e con le ore
sono finiti i miei lamenti.
Con una semplice parola
mi sento sgravato dalle colpe
che mi recano danno:
il tempo è il tempo, può anche assopirsi,
sempre troverà me, brav'uomo,
allo stesso posto.
lunedì 7 aprile 2008
E ARRIVANO I FILOSOFI
E arrivano i filosofi a dirci che la vita non è
ingiusta, la vita è neutra, siamo noi, con le nostre
aspettative, i nostri desideri, le nostre delusioni,
che pensiamo alla vita in termini di giustizia o
ingiustizia, in flagrante delitto antropomorfico.
E ti viene voglia di prendere un filosofo, uno
qualunque, e di metterlo a novanta gradi.
ingiusta, la vita è neutra, siamo noi, con le nostre
aspettative, i nostri desideri, le nostre delusioni,
che pensiamo alla vita in termini di giustizia o
ingiustizia, in flagrante delitto antropomorfico.
E ti viene voglia di prendere un filosofo, uno
qualunque, e di metterlo a novanta gradi.
RIFLESSIONE CULTURALE
La cultura è magica. Permette a uno nato a Dallas di essere
il massimo esperto di Giotto, a un coreano di conoscere a
memoria le opere di Giuseppe Verdi o Puccini. Ma cultura è
anche mia madre che mi cucina, con antica sapienza, una
"ribollita" così buona da fare resuscitare i morti.
In fondo il problema non è il numero di libri letti in un
anno, la media italiana è comunque vergognosa, si tratta
piuttosto di uscire dall'indifferenziato, dal pastone
mediatico di ogni giorno, la cultura ti offre un appiglio,
una via di fuga dal conformismo, è sufficiente conoscere
a memoria un verso di una poesia, anche solo un verso, e
la cultura ti avrà salvato l'anima, il corpo, il sangue.
Basta dire: forse la giovinezza è solo questo
perenne amare i sensi e non pentirsi.
il massimo esperto di Giotto, a un coreano di conoscere a
memoria le opere di Giuseppe Verdi o Puccini. Ma cultura è
anche mia madre che mi cucina, con antica sapienza, una
"ribollita" così buona da fare resuscitare i morti.
In fondo il problema non è il numero di libri letti in un
anno, la media italiana è comunque vergognosa, si tratta
piuttosto di uscire dall'indifferenziato, dal pastone
mediatico di ogni giorno, la cultura ti offre un appiglio,
una via di fuga dal conformismo, è sufficiente conoscere
a memoria un verso di una poesia, anche solo un verso, e
la cultura ti avrà salvato l'anima, il corpo, il sangue.
Basta dire: forse la giovinezza è solo questo
perenne amare i sensi e non pentirsi.
AFORISMA DEL GIORNO
Avviene questo:mi capita di perdere all'improvviso
la consuetudine ontologica, è come un'esplosione
di assurdo nella mente, ogni cosa assume un aspetto
mostruoso, il mio volto, una caffettiera, il cielo.
Ricky Farina
la consuetudine ontologica, è come un'esplosione
di assurdo nella mente, ogni cosa assume un aspetto
mostruoso, il mio volto, una caffettiera, il cielo.
Ricky Farina
domenica 6 aprile 2008
RIFLESSIONE COSMICA
Noi dobbiamo credere di essere l'unica forma di vita
nell'intero universo, dobbiamo crederlo perché è molto
improbabile, quasi incredibile, dobbiamo crederlo
perché è più poetico essere disperatamente soli.
I ragionieri credono il contrario.
nell'intero universo, dobbiamo crederlo perché è molto
improbabile, quasi incredibile, dobbiamo crederlo
perché è più poetico essere disperatamente soli.
I ragionieri credono il contrario.
AFORISMA DEL GIORNO
La frase più vera che sia mai stata pronunciata
è: non si sa mai.
Non si sa mai.
Ricky Farina
è: non si sa mai.
Non si sa mai.
Ricky Farina
sabato 5 aprile 2008
ISIDORE DUCASSE
L'elefante si lascia accarezzare, il pidocchio no.
Ho ricevuto la vita come una ferita, e ho proibito
al suicidio di guarire la cicatrice.
Era ubriaco! Orribilmente ubriaco! Ubriaco come
una cimice che abbia masticato durante la notte
tre botti di sangue.
Egli canta per sé solo, e non per i suoi simili.
Non pone la misura della sua ispirazione
sulla bilancia umana.
Lo scarabeo, bello come il tremito delle mani
nell'alcolizzato, scompariva all'orizzonte.
Ho ricevuto la vita come una ferita, e ho proibito
al suicidio di guarire la cicatrice.
Era ubriaco! Orribilmente ubriaco! Ubriaco come
una cimice che abbia masticato durante la notte
tre botti di sangue.
Egli canta per sé solo, e non per i suoi simili.
Non pone la misura della sua ispirazione
sulla bilancia umana.
Lo scarabeo, bello come il tremito delle mani
nell'alcolizzato, scompariva all'orizzonte.
LA BENEDIZIONE DELL'ALCOLISMO
Un alcolizzato, un santo, la mistica di una
cirrosi epatica, ridurre a un banco di nebbia
il nitore abbagliante della mente, medusa
crudele che vaga nell'abisso delle scatole
craniche, barcollare sull'orlo dell'infinito,
fregarsene della vita sobria, stitichezza dell'anima,
cieca aridità del sangue.
cirrosi epatica, ridurre a un banco di nebbia
il nitore abbagliante della mente, medusa
crudele che vaga nell'abisso delle scatole
craniche, barcollare sull'orlo dell'infinito,
fregarsene della vita sobria, stitichezza dell'anima,
cieca aridità del sangue.
AFORISMA DEL GIORNO
Sogno, delirio, un gesto, anche solo un gesto,
nel regno della pietrificazione immensa.
Ricky Farina
nel regno della pietrificazione immensa.
Ricky Farina
venerdì 4 aprile 2008
STASERA
Stasera in via Jacopo Dal Verme 4, zona isola, Milano, spazio
Sugus, la festa di Qui Milano Libera, sarà presente il barbuto
contestatore Piero Ricca e il suo "scopritore" Ricky Farina,
il bellissimo Ricky Farina, un po'in sovrappeso, ma sempre
altamente fascinoso. Vi aspettiamo numerosi.
p.s.
dalle 19 alle 24.
Sugus, la festa di Qui Milano Libera, sarà presente il barbuto
contestatore Piero Ricca e il suo "scopritore" Ricky Farina,
il bellissimo Ricky Farina, un po'in sovrappeso, ma sempre
altamente fascinoso. Vi aspettiamo numerosi.
p.s.
dalle 19 alle 24.
ELOGIO DEL PARASSITA
Stimo molto i parassiti. Preferisco un parassita
a un uomo che produce. Perché essere utili alla
società? A questa società? Ci sono due cose
orribili, fra le tante, che mi impediscono di
lavorare per la collettività: tutti gli uomini
dovrebbero avere un tetto sopra la testa, e
i poliziotti dovrebbero avere narcotici al posto
del piombo, invece i senza tetto ci sono e i
poliziotti possono uccidere, questo non va bene.
Finché non cambieranno queste due cose il
sottoscritto continuerà a vivere con la pensione
della mamma. Ora, alcuni potrebbero domandarmi:
e che ne pensa tua mamma caro Riccardo?
No comment. La mamma è abbastanza incazzata.
Insomma, aiuto, qualcuno ha un lavoretto da
offrirmi, anche part-time?
a un uomo che produce. Perché essere utili alla
società? A questa società? Ci sono due cose
orribili, fra le tante, che mi impediscono di
lavorare per la collettività: tutti gli uomini
dovrebbero avere un tetto sopra la testa, e
i poliziotti dovrebbero avere narcotici al posto
del piombo, invece i senza tetto ci sono e i
poliziotti possono uccidere, questo non va bene.
Finché non cambieranno queste due cose il
sottoscritto continuerà a vivere con la pensione
della mamma. Ora, alcuni potrebbero domandarmi:
e che ne pensa tua mamma caro Riccardo?
No comment. La mamma è abbastanza incazzata.
Insomma, aiuto, qualcuno ha un lavoretto da
offrirmi, anche part-time?
SECONDO AFORISMA DEL GIORNO
L'effetto serra si addice perfettamente a una
umanità di vegetali.
Ricky Farina
umanità di vegetali.
Ricky Farina
giovedì 3 aprile 2008
ULTERIORI RIFLESSIONI
Ulteriori riflessioni sull'inganno della salma,
stimolate dai vostri intelligenti commenti, le
vostre acute osservazioni. Secondo me la morte
ci libera dal peso di non essere il nostro corpo,
la salma in realtà è leggerezza, non peso, nel
senso di una leggerezza della coincidenza
di noi con il nostro corpo, finalmente uniti
in una tautologia senza via di scampo. Mentre
quando siamo in vita questa coincidenza con
il nostro corpo sfugge di continuo, slitta, ma
se apparentemente questo slittamento dà una
sensazione di leggerezza, in realtà è la vera
tragedia dell'esistenza, noi non siamo, non
siamo mai il nostro corpo se non nella morte.
stimolate dai vostri intelligenti commenti, le
vostre acute osservazioni. Secondo me la morte
ci libera dal peso di non essere il nostro corpo,
la salma in realtà è leggerezza, non peso, nel
senso di una leggerezza della coincidenza
di noi con il nostro corpo, finalmente uniti
in una tautologia senza via di scampo. Mentre
quando siamo in vita questa coincidenza con
il nostro corpo sfugge di continuo, slitta, ma
se apparentemente questo slittamento dà una
sensazione di leggerezza, in realtà è la vera
tragedia dell'esistenza, noi non siamo, non
siamo mai il nostro corpo se non nella morte.
LA RICERCA DELL'ASSOLUTO
In questa scena meravigliosa un imbecille di professore
punisce Doinel perché ha copiato, perché ha plagiato
La ricerca dell'assoluto di Balzac, invece di apprezzare
"la ricerca" di Doinel, il suo accostarsi a Balzac,
l'inizio di un amore per la letteratura che insegna al
ragazzo quello che ogni grande letteratura insegna:
infrangere le regole alla ricerca della libertà.
punisce Doinel perché ha copiato, perché ha plagiato
La ricerca dell'assoluto di Balzac, invece di apprezzare
"la ricerca" di Doinel, il suo accostarsi a Balzac,
l'inizio di un amore per la letteratura che insegna al
ragazzo quello che ogni grande letteratura insegna:
infrangere le regole alla ricerca della libertà.
UNA POESIA DI RAFAEL ALBERTI
Quanta ira,
quanto odio
sfogato inutilmente a morderci le unghie,
mentre le lavagne s'imbiancavano di numeri
o i margini dei libri erano torturati di schizzi;
quanta ira
quanto odio contenuti senza piangere,
ci spingevamo al mare che non s'era mai preoccupato
di radici quadrate,
al cielo immune da teoremi,
libero di professori,
alle calde dune
dove orinavamo in fila guardando verso il collegio.
Eravamo gli esterni.
quanto odio
sfogato inutilmente a morderci le unghie,
mentre le lavagne s'imbiancavano di numeri
o i margini dei libri erano torturati di schizzi;
quanta ira
quanto odio contenuti senza piangere,
ci spingevamo al mare che non s'era mai preoccupato
di radici quadrate,
al cielo immune da teoremi,
libero di professori,
alle calde dune
dove orinavamo in fila guardando verso il collegio.
Eravamo gli esterni.
mercoledì 2 aprile 2008
AFORISMA DEL GIORNO
Il buonumore mi sembra una caratteristica degli stronzi.
Una sottospecie della felicità, il suo lato sciocco.
Ricky Farina
Una sottospecie della felicità, il suo lato sciocco.
Ricky Farina
martedì 1 aprile 2008
QUINZIO E LA CRITICA DISTRUTTIVA
Nel suo libro "Religione e futuro" Sergio Quinzio sfata
un luogo comune:non esiste una critica costruttiva.
La critica è sempre distruttiva.
Una critica "costruttiva" è una pagliacciata.
Per distruggere veramente bisogna distruggere anche
le macerie. (Alfred Jarry)
Non abbiate paura di demolire questo mondo, questa
carcassa visibile.
Calcinacci d'ossa e polvere per ritrovare
l'origine.
Per rinascere.
Sempre che rinascere sia
desiderabile.
un luogo comune:non esiste una critica costruttiva.
La critica è sempre distruttiva.
Una critica "costruttiva" è una pagliacciata.
Per distruggere veramente bisogna distruggere anche
le macerie. (Alfred Jarry)
Non abbiate paura di demolire questo mondo, questa
carcassa visibile.
Calcinacci d'ossa e polvere per ritrovare
l'origine.
Per rinascere.
Sempre che rinascere sia
desiderabile.
L'INGANNO DELLA SALMA
Salma etimologicamente significa "carico", "peso".
Di un morto che cosa resta? Il peso del suo corpo.
E la leggerezza del suo ricordo.
Ma allora perché molti vedono nella morte
una liberazione dal peso di vivere?
Non mi resta che parlarvi dell'insostenibile
pesantezza dell'essere.
Anzi.
No.
Di un morto che cosa resta? Il peso del suo corpo.
E la leggerezza del suo ricordo.
Ma allora perché molti vedono nella morte
una liberazione dal peso di vivere?
Non mi resta che parlarvi dell'insostenibile
pesantezza dell'essere.
Anzi.
No.
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