martedì 15 marzo 2022

L'AZZURRO CHE IO SENTO

L'azzurro che io sento sotto le tue unghie,
nei tuoi graffi di femmina, scende come un
veleno nel mio sangue che si apre alle ferite,
alla ricerca di una tempesta ancora da venire.

Turbate gemme, incastonate nel delirio della
nostra avventura. Paradisi perduti sulla soglia
di un passo di danza domestica, e non c'è agonia
che non sia musica, se agonia sei tu dentro.

Illibate furie, candore di sensi assetati, schiere
di cristalli iridescenti, la fiamma agita gli spettri
dell'oblio, di noi che lottiamo sotto le coperte,
gettandoci negli occhi la polvere del tempo.

L'azzurro che io sento sotto le tue unghie,
mi scava gli occhi, e ho un solo gemito da donare
alla valle biblica di lacrime, dove ogni lacrima
diventa un fiore, e ogni fiore canta il tuo nome.




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