mercoledì 9 marzo 2022

FRITTATA E MENTA

Ci incontrammo in una strada sconosciuta,
era un appuntamento al buio ma c'era il sole,
avevo appena perso la carta di identità, e una
vaga amnesia attraversava la mia mente,
non ricordavo più il mio nome, ma in fondo
che importa? Ero un corpo che si avvicinava
all'appuntamento. Ti vidi in attesa all'angolo,
avevi una mascherina rosa sul volto, come
segno di riconoscimento, io una mascherina
azzurra come il cielo sopra di noi. "Luisa"
mi dicesti, quasi con un sospiro, e io non
ricordando il mio nome, inventai un "Matteo".
Andammo a bere al pub Incognito, e non
riuscendo a decifrare i miei gusti ordinai
un succo di pomodoro alla vodka. Vomitai
sul tuo vestito rosso. Vomitai l'anima.
Tu non ti spaventasti, anzi. Con le tue dita
affusolate sfiorasti la mia anima grondante
residui di cibo, era un miscuglio di vomito
e anima, e mi dicesti: "La tua anima mi piace,
ha un odore di frittata e menta". Frittata e
menta? Che cazzo di gusti ho? Pensai tra me
sconosciuto e me sconosciuto. "Non so chi
sono Luisa, ma so che ti amo". Il giorno
dopo andai all'anagrafe per sapere il mio nome,
mi dissero che mi chiamavo Angelo Tuffo.
Angelo Tuffo? Che cazzo di nome! E decisi
di tornare a essere uno sconosciuto, cambiai
il mio nome in Matteo, Matteo Tuffo.
Matteo si sposò con Luisa, non so chi sia
questo Matteo che sono diventato, ma so
che Matteo è felice, e questo mi basta.

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