L'ipotesi improbabile ma possibile di una guerra nucleare
(improbabile perché il caviale sulla cappella degli oligarchi
è una specialità erotica a cui è difficile rinunciare) mi ha fatto
venire voglia, una voglia incredibile, di prosciutto cotto.
Mi sono svegliato, ho indossato il cappotto di ciniglia e sono
andato alla Conad. Ho comprato un sacco di cose buone, ma
la meta principale era il prosciutto cotto, anche perché se
mai ci sarà un conflitto nucleare, tutti noi diventeremo
prosciutti cotti, e al banco dei salumi ho chiesto due etti
del miglior prosciutto cotto in circolazione, non vi dirò la
marca, altrimenti mi finite le scorte e le portate in Svizzera.
Ho sempre snobbato il prosciutto cotto in favore di quello
crudo, ma è stata una svista colossale e imperdonabile di
questi ultimi anni, il prosciutto cotto è fenomenale, quello
pieno di grasso è delizioso, e tornato a casa mi sono subito
fatto due focaccine infarcite di prosciutto cotto, ho stappato
una bottiglia di vino siciliano, La Bella Sedara, DONNAFUGATA,
13 gradi. E mi sono messo in balcone a fare merenda, con
una sigaretta di contorno. Focaccina, prosciutto cotto, vino
e cenere. L'apocalisse sul balcone. Una specialità da fine
del mondo. W i maiali, w i macelli. W la vita, così pura
e violenta. Poi un giro su TikTok a vedere belle fanciulle
che sculettano maliziosamente, ammiccando ai miei quasi
53 anni, viziati da un calcolo nel rene dilatato. L'amico al
telefono mi fa: "Ricky, le anestesie totali sono uno choc per
l'organismo, ti risveglierai a furia di schiaffi, ti prenderanno
a schiaffi, lo sai?". Bene, un motivo in più per stordirmi di
prosciutto cotto, prosciutto cotto forever, e fra poco passo
ai funghi porcini, funghi porcini, contro i funghi atomici.
Porcini, cotto, cenere, vino rosso, focaccine, e stasera mi vedo
tutta l'Eredità con mamma sul divano, e poi la ghigliottina
cercando di legare tra loro le parole di Insinna. Ah, ho
anche preso degli spiedini di gamberi buonissimi, molto ma
molto costosi. E se mi gira prima di andare a letto ci scappa
pure un bel segone, magari tornando su TikTok a lumare
le tipe che ancheggiano e sculettano, prigioniere della loro
giovinezza che si irradia sullo schermo del cellulare.
W la vita, w la carne, w i macelli, w la vita, così pura e
così violenta. TikTok, cenere, cotto, porcini, gamberi,
seghe, mamma, divano, tv, Insinna, ghigliottina, Putin.
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