venerdì 11 dicembre 2015

IL GHIACCIOLO ALL'ARANCIA

Ho un ghiacciolo all'arancia nel freezer. Sembra un fatto innocuo,
ma non è così. Il ghiacciolo si trova nel freezer da molti mesi.
Una vita congelata. Un destino tremendo. Poi penso all'amore.
A uomini che hanno conservato il cuore dell'amata nel freezer.
Cannibalismo, omicidio, furore. Eppure i boschi di more selvatiche
ci attendono. E una fragola rossa può ancora vivere nell'anima.
Che cosa tremenda può essere l'amore! Ma la sua assenza è
come il mio ghiacciolo all'arancia nel freezer. I sorbetti al limone
sono finiti subito invece. Come è ingiusta la vita, come è cagna!
Ma perché ho preso un ghiacciolo all'arancia? Manco mi piace.

2 commenti:

RobySan ha detto...

L'assenza è un assedio.

Anonimo ha detto...

Anche a me è capitato di lasciare un paio di ghiaccioli all'arancia nel frigo... fino a metà novembre... (io non li mangiavo di solito, perché mi ricordavano il Fluimucil: il mucolitico arancione: ossia mi rimandavano - per associazione - al catarro duro, secco e semi-salato delle bronchiti dell'infanzia)... da allora, ossia dopo questa epifania d'abbandono invernale, i giaccioli all'arancia sono i primi che mangio (durante l'estate)... perché non mi va più di lasciali soli... mi sembra di lasciar solo il catarro e una parte di me stesso... e non scherzo: mi piacciono pure ora. Certo non a livello di un coca-cola o di un bel verde menta: però hanno acquisito un senso per me, al di là della perfezione "indotta" delle mie papille/pupille senza scintille!

Luca