giovedì 19 marzo 2015

ZITA FORNER

La vita è veramente l'arte dell'incontro. Stamattina la mia portinaia stava
chiacchierando con una contadina,  viso segnato da contadina
( ma con guizzo aristocratico negli occhi ), e mani nodose da
contadina. Vestiti da contadina, tutti infangati ( ma con una segreta pulizia
di fatica e serenità complessa ), sono passato, le ho salutate, ho preso
il mio caffè al ginseng, e al ritorno la contadina stava ancora parlando
con Alla, la portinaia ucraina simpatica, stavo per aprire il portone e
la contadina mi fa : " Signore, ma lo sa che lei ha un aspetto simpatico?
sembra un artista ", allora le sorrido e mi presento, e lei mi dice " mi
chiamo Zita Forner, Zita come Zita d'Austria, sono una contadina ".
Quindi si chiacchiera, le dico che cosa faccio, e lei è conquistata, mi
porta vicino alla sua piccola auto bianca dove c'è Isabelle, la sua cagna.
Dolcissima Isabelle. E Zita mi regala le sue uova sporche di fango.
" Le mie galline vivono sugli alberi ". La ringrazio di cuore, le chiedo
come cucinarle e mi dice a fuoco basso, all'occhio di bue, quando
l'uovo è morbido sono fatte e si mangiano zuppando del pane nel
tuorlo. Zita mi dice che ha anche le uova delle sue oche, le dico
che quelle saranno per la prossima volta..." lei è così gentile signora
Zita, così gentile, grazie, è un bellissimo dono e un bellissimo
incontro ", " anche per me signor Riccardo è stato un bellissimo
incontro ". A presto Zita Forner, quando torni a Milano io sono
qui e ti faccio anche un videoritratto per contraccambiare. Ecco,
questa è la vita, la vita in dodici minuti, un incontro, e tante uova.

9 commenti:

attimiespazi ha detto...

sì ..

-farinomane- ha detto...

Incontri così ti cambiano la giornata.

Un'idea per il dolce:
In un contenitore versare:
- Un uovo di gallina (possibilmente da albero)
- 50 gr farina di riso (preferibile a quella di frumento...ma anche questa va bene)
- 50 gr di acqua
- un cucchiaio d'olio extra vergine d'oliva.
Mescolare fino a creare un impasto cremoso.
In una padella antiaderente preriscaldata a fuoco lento, versare il contenuto a cucchiaiate successive, partendo sempre dal centro, fino ad ottenere un disco delle dimensioni desiderate ossia una crepe.
Appena la crepe si solidifica (roba di minuti..cominciano a formarsi bolle) girarla dall'altro lato. Ripetere l'operazione per creare un'altra crepe (o due).
Sovrapporre gli strati interponendovi una crema di banana (basta sbucciare una banana e schiacciarla in un piatto con una forchetta).
Sullo strato finale spalmare del miele (meglio di acacia) e spolverare il tutto con polvere di cannella.
Consumare con ingordigia prima che si raffreddi.

La vita risulterà assai più gustosa.

riccardofarina69 ha detto...

Vieni da me a cucinarla, io di certo non so rigirare la crepe, farei uno scempio delle uova di Zita Forner, ma devi venire domani perché già oggi mi faccio quattro uova con mio fratello e domani proprio non resterà nulla, nulla di nulla, di nulla...ti aspetto, mi raccomando: tacchi a spicchio ( a spicchio? ), non so, e giarrettiera...rossetto alla pesca...(fortunata), porta la tua simpatia e la tua abilità culinaria, magari ti faccio un video mentre fai lo spogliarello...e lo metto in rete...non hai problemi vero di privacy? non sarai mica una gallina privatizzata????

rickyfarina ha detto...

Guarda che se non vieni poi penso che non vieni perché sono pelato e mi crei dei complessi ancora più gravi e laceranti e magari mi uccido e non potrai più vedere un mio film...

Unknown ha detto...

@Farinomane se accetta l'invito di Farina, stia calma ,non stia sottopressione come se fosse stata unta d'olio profumato e gettata nuda nel cortile di qualche prigione maschile. :)

Gaetano. ha detto...

Farinomane, interessante la ricetta, mi vengono in mente i filmati sullo street food orientale...P.S.: ma la digeribilità? (porti un tupè a Ricky).

-farinomane- ha detto...

Non ti uccidere.
Non è una questione di capelli ma di chilometri. Però appena capito a Milano te lo dico e tu chiami zita forter.
PS:...la ricetta non viene bene con lo spogliarello

-farinomane- ha detto...

Gigliotti..lo definirei un dolce light:
senza zuccheri aggiunti..senza latte...e, se si usa la farina di riso, senza glutine. Per la banana consiglierei di usarne una metà e di quelle molto mature...sono più digeribili.
PS. odio i tupè...piuttosto andrei giù di rasoio

-farinomane- ha detto...

Silvia..in quel caso sarei sotto effetto diretto dello stupefacente. Non sono in grado di prevedere la mia reazione