La fatica, quanto la odio. Quando fatichi e poi raggiungi una cosa te la
godi di più. Così dicono gli amanti della fatica, i faticofili. Quanto mi
stanno sulle palle queste perle di saggezza. I faticofili sono quelli che
credono nel sacrificio, che cos'è l'opera senza sacrificio? Vanità, vanità
delle vanità. Quanto mi sta sulle palle il sacrificio. Anche la fatica di
risorgere mi sta sulle palle, mi affatico solo a pensarci, per fortuna è
molto improbabile per dei mucchietti di cenere tornare a sorridere.
Se credo in qualcosa? Certo, credo nella vita agile, semplice e lieve.
2 commenti:
"Chi può sapere se il vivere non sia morire e morire non sia vivere?"
Se innumerevoli sono i pericoli,le lotte per la sopravvivenza, fin da quando nasciamo, con un corpo cosi fragile e sensibile afflitto e soggetto alla malattia, alla fame, alla violenza di ogni genere, è inevitabile a questo punto chiedersi il perché del sacrificio alla sopravvivenza e della sofferenza.
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