venerdì 17 ottobre 2014

PENA

Mi fai pena, sei un organismo terreno, radicato nel vuoto celeste. 
Non riesci a sostenere l'assoluto, ti sembra un miraggio al curaro.
Vivi di espedienti per non scivolare nella follia. Fai i conti senza
l'ostia. Rifiuti il cannibalismo del sacro e divori cosciotti di pollo
con l'innocenza feroce degli affamati. Ti tasti le costole per un senso
di appartenenza alla morte. E nascondi l'abisso sotto i bicchieri.

3 commenti:

RobySan ha detto...

Mi fai pena,

...e vabbè...

sei un organismo terreno,

...sì, effettivamente...

radicato nel vuoto celeste.

...no, sradicato dal...

Non riesci a sostenere l'assoluto,

...pesa un casino, e ciò problemi a una vertebra...

ti sembra un miraggio al curaro.

...niente di più terrificante di una morte al curaro...

Vivi di espedienti per non scivolare nella follia.

...a volte uso un bastone da passeggio. Ma anche quello è un espediente...

Fai i conti senza l'ostia.

...no, no: dico ostia mille volte; specie facendo i conti...

Rifiuti il cannibalismo del sacro

...è che mi fa un po' senso...

e divori cosciotti di pollo con l'innocenza feroce degli affamati.

...spesso m'accontento di pan e tumatica...

Ti tasti le costole per un senso
di appartenenza alla morte.

...e subito dopo mi tasto le palle, per un senso di appartenenza alla vita...

E nascondi l'abisso sotto i bicchieri.

...questa non l'ho capita...

rickyfarina ha detto...

Super divertente! Mi hai fatto ridere.
Ora però fai lo stesso con L'infinito di Leopardi o mi offendo! Ah, nemmeno io l'ho capita quella dei bicchieri, mi vengono così...

RobySan ha detto...

Do you scherz?