Oggi sono stato a Bordighera con mio fratello, Alessandro Capozza ed
Elena Pozzato, siamo andati a trovare la nipote di Giandante X.
Una nipote di 80 anni, Rita Pescò, donna deliziosa, "aristocratica"
nei modi di fare, elegante, simpatica, con le poesie di Emily Dickinson
sul letto (che bello avere le poesie di Emily sul letto, tutti dovrebbero
averle, la Dickinson rende i letti più belli). Ci ha detto che ormai fa
una vita ritirata, quasi come la poetessa di Amherst, scende solo
per dare da mangiare ai suoi gattini che l'adorano. Da giovane è stata
miss Sorriso e poco dopo una piorrea le ha tolto tutti i denti. La vita
è decisamente stronzetta a volte. Sono sceso al bar e una bella
barista con una scollatura da svenimento mi ha dato un vassoio
dove ho posato in precario equilibrio: una birra moretti, una coca,
un chinotto, un succo di frutta, e un martini rosso per madame Pescò.
Amabile, amabile madame Pescò. Che bello incontrare le persone.
Ho girato un video ritratto per la gioia di tutti quelli che dopo la mia
morte vorranno spartirsi le ciglia dei miei occhi. Sulla strada del
ritorno mentre guidavo e gustavo un cioccolatino Lindt ripieno di
limoncello mi è caduto in bocca un dente finto, un dente appena
cementificato, evidentemente con cemento di bassa qualità.
E ho guidato con un dente in mano fino al primo autogrill disponibile.
Naturalmente sono caduto in una profonda depressione, perdere
i denti ti ricorda che sei mortale, gli amici e il fratellino hanno
provato a rincuorarmi, ma io ero veramente afflitto, poi ho pensato
alla piorrea di madame Pescò, di miss Sorriso, e mi sono
vergognato, e ho fatto un sorriso, tragico, ma un sorriso. Ora
sto scrivendo con un buco tra i denti, ma domani vado subito dal
dentista a farmelo ricementificare, e magari per esuberanza
terminale vado a farmi fare una "sega sorridente" da una escort.
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