domenica 16 marzo 2014

LEI E SCHUBERT

Lei è meravigliosa, ed è spavento. Lei non è ancora il sale sulle
ferite. Lei è raffinata, con lei puoi ascoltare Schubert e nello stesso
tempo giocare col pizzo delle sue mutandine. Lei è seduttiva, con
la sua bocca sfoglia la mia solitudine, e mi dona sorrisi in grado
di confondere le tenebre. Lei è un addio miope, un addio che
esiste solo da vicino, e se si allontana tutto è sfuocato, anche
l'addio. Lei è il luna park dei miei testicoli, il giardino delle delizie
dei miei tormenti, la foresta pietrificata delle mie oscillazioni.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Esiste davvero? No perchè voi uomini dite sempre che quelle così non esistono... ;-)