Oggi vado a Treviso per lavoro. "Per lavoro", non avrei mai pensato
di usare questa espressione in vita mia. La mia vita mi assomiglia.
Una vita imprevedibile. Leggera. In contraddizione con le nuvole.
Ma non troppo. Una vita spensierata ma cerebrale. Una vita senza
senso ma sensuale. Una vita che fruga tra ricordi morsicati per
trovare il suo verme. Oggi, ancora un oggi, questa eternità in
scatola che stringe l'arteria dell'ignoto. Ho voglia di andare in un
ristorante stellato con una bella donna. Ho voglia di andare sul
lastrico e di contemplare le stelle. Ho voglia di baciare, di baciare
la mia vita. La mia vita? Mia? Vostra? Voglio baciarvi: tutti quanti.
R.F.
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