sabato 17 marzo 2012

X

Arpionato dall'ignoto ogni santo giorno
agonizzo come un grosso pesce che
sanguina nella luce dei propri risvegli.

Io non scrivo, io boccheggio.

1 commento:

Anonimo ha detto...

I disperati sono coloro che veramente possono salvarsi, vincere, risorgere e fare della loro vita una creazione novella, un olocausto, conoscendo la legge promessa dal Logos, la legge del miracolo. Essi non cercano alibi al proprio male, non vogliono codificazioni della loro caduta: sono disperati perché incapaci di ingannare se stessi, o drogare se stessi. In realtà essi ancora dispongono di un pensiero sano, che cerca la propria luce nell'oscurità: cercano la fonte salvatrice del pensiero, la reale disciplina del pensiero che pensa. Perché v'è un pensiero che non pensa ed è il generale pensiero umano, il pensiero dialettico che prepara le dottrine per gli incapaci di pensare da sè, il pensiero dominato dalla natura animale, anche se razionale e scientifico: il fòmite vero della disperazione.

Massimo Scaligero.

Ciao, nicola