Ieri passeggiando per Milano in attesa di un appuntamento
ho lasciato vagare il mio sguardo sul retro di un'edicola, ho
scoperto che ci sono molte riviste di pesca, e tante sono dedicate
alla carpa. A me delle carpe non frega assolutamente nulla.
E ci sono rimasto male con me stesso. Mi è quasi venuta voglia
di fondare una rivista di pesca dedicata alla carpa. Sono tornato
a casa, mi sono informato su questo pesce, ci sono carpe selvatiche,
carpe cuoio, carpe regina e carpe specchi. Sono anche vanitose
queste carpe. Ho letto che sono onnivore, i pescatori usano
dei pezzi di patata come esca. Possono raggiungere i 35 kg.
E hanno qualcosa del maiale perché grufolano nel fango dei
fondali. D'inverno il metabolismo rallenta e sono quasi immobili.
Insomma, continuo a provare un forte disinteresse per le carpe.
E sento che non è giusto, non è bello, fanno parte del Creato.
Un giorno andrò a pescare, un giorno fisserò una carpa negli occhi.
Forse la carpa è Dio, tutto è possibile quando sei un poeta.
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