mercoledì 14 gennaio 2009

POESIA SENZA POESIA

Una poesia senza poesia.

Così banale e atroce da essere
indimenticabile.

Una poesia da vergognarsi
perché nuda di se stessa.

Quasi un luogo comune più
che un gioco di metafore.

Un tramonto infuocato, il mare, e
il grido dei gabbiani.

Versi di cartolina da spedire
al lettore sconosciuto.

E anche la notte, le stelle, incise
nelle vertebre.

E perché no? Una luna piena che
frigge come un'aspirina.

Fino a scomparire...

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