Con cupa meraviglia, mite,
oltre se stesso, scorge il
gioco sagomato delle ombre,
che un tempo gli parve vita,
ma ora, dalla illesa rivolta
del suo essere, non è più
che un fioco incantesimo.
All'avanzare diffuso della
notte oppone una tenue
resistenza, come di chi sa
che la dignità del morire
non si baratta con un'ultima
scintilla di brace vivente,
in cuor suo il poeta ragiona
"somma eleganza è il nulla".
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