venerdì 30 dicembre 2022
FINALMENTE!
Finalmente stamattina a Fidenza ho tolto anche lo stent. Ormai il calcolo al rene è un capitolo chiuso. Per ora. Il mio amico Alessio Lega, noto cantastorie anarchico e libertario, poeta viscerale e civile, mi aveva spaventato, dicendomi che sarebbe stata un'esperienza molto dolorosa (indimenticabile), invece nulla di tutto ciò, caro Alessiuccio, è stato molto più fastidioso il catetere che ho tenuto per 6 giorni, togliere lo stent è stato velocissimo e appena appena fastidioso, nulla di più, e di questo devo ringraziare il mio urologo, il dottor Martens, abile manovratore
delle mie vie urinarie, vigile impeccabile, lo consiglio a tutti, cercate Martens e vi renderà felici. Alessio, ti devo comunque un filetto Tournedos Rossini, appena possibile, nel nuovo anno. E parleremo di Gluck e dell'epoca pregluckiana!
mercoledì 28 dicembre 2022
venerdì 23 dicembre 2022
IL TEMPO
Il tempo non passa, siamo noi che passiamo.
Al tempo non frega nulla del nostro passaggio.
Non ci saluta nemmeno, nemmeno un addio.
Siamo noi che diciamo addio al tempo e lui
fa orecchie da mercante. Cambiano le insegne
dei negozi e i nomi delle strade, nascono
nuovi palazzi e nuove piazze, ma non è il tempo,
siamo noi, con la nostra retorica quotidiana.
Il tempo non si è mai specchiato nel quadrante
di un orologio. Un Rolex non è il tempo.
Al tempo non frega un cazzo di avere un Rolex.
Il tempo non vola, siamo noi che voliamo via.
Perdiamo i denti, i capelli, i ricordi, siamo noi
che imitiamo i rubinetti in altra forma, ma non
è il tempo, siamo noi, la nostra carne deperibile.
Il tempo non ha carne, non ha ricordi, è il niente.
Un niente che è tutto. Non siamo noi che perdiamo
termpo, ci piacerebbe, in realtà è il tempo che
ci perde, e non gliene frega una beata minchia.
"Quanto tempo mi resta da vivere?" è una sciocca
domanda, bisognerebbe dire "Quanto Riccardo
mi resta da vivere?", non è il tempo, non è mai
il tempo, sei tu, sei sempre tu, incessantemente.
E non è nemmeno lo spazio, lo spazio tempo.
Viviamo le nostre agonie di contorno in pochi
metri quadrati, e abbiamo una manciata di fusi
orari da gettare negli occhi della morte, nulla più.
Il tempo non esiste, non è mai esistito, ci ha
sempre ingannato. E i ricordi? I ricordi siamo
noi, luce di stelle morte che giunge alla nostra
sete. Alterazioni morfologiche, niente di più.
Il tempo diserta anche le sale d'attesa, le stazioni
ferroviarie. Il tempo non si mischia alla vita
di noi non comuni mortali, ci schifa e ci evita.
Il tempo sta seduto sul suo trono invisibile e
regna sulla polvere, sugli universi in espansione,
sulle galassie scadute come il latte. Regna.
E non è mai passato, mai presente e mai futuro.
Ma un nulla che ingoia se stesso: regnando.
Noi siamo i suoi sudditi, i sudditi del Nulla.
E siamo noi che passiamo, non il tempo.
giovedì 22 dicembre 2022
AMORE INDIANO
Il mio orecchio sul tuo ventre,
in questa notte trafugata dal covo
immoto dell'Eterno.
Stillicidio di stelle assassine,
algide tagliagola dell'anima,
tu respiri e io ascolto.
Il nemico si avvicina al galoppo,
al ritmo del tuo cuore, fertile specchio
delle mie vene insanguinate.
Prenderò lo scalpo al vento che
scuote i rami dell'abbandono,
un addio vagabondo corre
nella prateria dei nostri ricordi.
GRAZIE ATTIMUCCIA
Grazie Attimuccia per tutti i refusi che mi trovi,
sei veramente preziosa. Ti vorrei fare qualche innocente
domanda, come innocente è la tua anima pura e
femminile. Come procede la preparazione delle
lasagne al forno? Per quante persone saranno le
porzioni? Conta che io valgo per tre. Potresti dare
anche un nome a queste lasagne? Potresti chiamarle
Lasagne Costituzionali? Ci terrei molto, grazie!
TVTB
Ricky
mercoledì 21 dicembre 2022
UNA PERSONA DELIZIOSA
Una persona buona e brava, sempre gentile con tutti, anche in macchina
quando gli fanno le corna risponde con un sorriso. In vita sua non ha fatto
male mai a nessuno, anche se non è certo di questo, non si sa mai, ma
a causa sua sono morte solo le mosche e le zanzare, quindi non si può
dire che non farebbe male nemmeno a una mosca, ma c'è di peggio in
giro. Mai ucciso pecore, mucche, maiali, delega i mattatoi, però non
mangia i cavalli e i roditori, almeno quello, è un carnivoro selettivo.
Forse in futuro diventerà vegetariano, chi può dirlo? E sarebbe quasi
perfetto nella sua bontà. Alcune volte è spietato ma solo con i calzini
bucati o quelli allentati che scendono alla caviglia, li odia e li lacera
senza pietà. Un serial killer di calzini fragili. Vogliamo accusarlo per
questa sua debolezza? In amore non tradisce, fedele come un cane col
guinzaglio. Quando internet gli propone cose orrende come "vuoi vedere
come è invecchiata la velina degli anni Novanta che ti eccitava e ti
faceva masturbare ogni volta che appariva sullo schermo?", lui si
rifiuta sdegnosamente, sa che sono proposte per persone volgari e lui
non è volgare. Non è mai stato volgare, sa che la volgarità è cattiveria.
Ama la superficie ma non è mai stato superficiale e ci vuole grazia
anche in questo. Davanti a un mendicante si sente sempre in colpa.
Se gli pesti un piede ti chiede scusa. Se gli strappi dal collo una collanina
non ti rincorre perché è pigro, molto pigro, la pigrizia in fondo è
il segreto della sua bontà. Se gli rubi in casa non se la prende, sa che
a Sparta si praticava e onorava il furto, e la morale è solo un fatto di
latitudine. La cultura classica lo salva dal diventare un leghista.
Tutto sommato una persona deliziosa, in girò c'è di peggio, no?
martedì 20 dicembre 2022
SCRIVO
Una zanna d'elefante e un vasetto di miele.
Re Mida della solitudine, tutto ciò che tocchi
diventa oro, quindi solitudine. Una pulce e
un uragano. Una diciottenne e una minigonna.
Nascondi l'erezione sotto i pantaloni. Una
nuvola e un chiodo. Non sai ordinare nemmeno
un crodino al bar, la democrazia ti inibisce.
Scrivi parole perché non sai intagliare gli alberi.
Scrivi parole perché non sai vivere, ma ti ostini.
Una musica celeste e una pietra volante.
Lapidazione tenue, gli orrori del quotidiano.
Le ferite immortali. Gli orizzonti di cenere.
Non chiedi più perché, hai smesso di farti
domande. Lasci che tutto sia quel che deve
essere. Coltivi l'assurdo per sorridere ancora.
Una sciabola e uno scivolo. Un attacco di panico
nella quiete devastante del cosmo. L'ira, l'ora.
Le ineffabili torsioni dell'istante, l'istinto.
Un fiume che scorre fra le cosce della vita.
Esci e come un matto vai alla ricerca di un
vaso, un vaso azzurro, tutte le vetrine ti fanno
un inchino, sei il principe dell'effimero.
lunedì 19 dicembre 2022
LA SIGNORA DALLE UNGHIE ROSA
Sono al bar a bere un caffè pomeridiano, ma più che altro per salutare
Maria la barista, mi è molto simpatica, ha un viso fresco e onesto.
Al mio fianco fa l'apparizione una signora sui 60 anni, piccola di
statura ma con stivali dal tacco alto, pantaloni attillati neri, bionda
parrucchiere e affilatissime e lunghe unghie con smalto rosa acceso.
Ordina un caffè e una torta di mele, si siede al tavolino e si gusta
la sua torta, assorta in pensieri che non riesco a indovinare.
Quelle unghie rosa mi comunicano qualcosa di denso, una melassa
di erotismo ancora palpitante, un grido di aiuto contro il tempo
che passa e ci divora come fossimo le sue torte di mele preferite.
Poi vado dal fruttivendolo, c'è una signora che compra di tutto,
allora esco a fumare una sigaretta nell'attesa, passa la signora dalle
unghie rosa acceso e la sento dire al telefono: "No, non è così, so
che non è così..." e poi non riesco a sentire più nulla perché si
allontana sui suoi tacchi alti. Con chi stava parlando? Quali segreti
celano quelle unghie rosa e quei capelli biondo parrucchiere?
Finalmente arriva il mio turno: prendo dell'aglio, una scamorza,
prosciutto cotto, due pere e una confezione di acqua Levissima e
spendo 26 euro...chissà perché è tutto così caro...altro mistero.
domenica 18 dicembre 2022
PUSSIN E PINEL
Jean-Baptiste Pussin e Philippe Pinel, il primo era un capo infermiere e il secondo
un medico, appartengono all'epoca tardo illuminista e rivoluzionaria, fine Settecento
e inizi Ottocento. La loro collaborazione è stata pioneristica nel trattamento umano dei
malati di mente, attraverso la gentilezza, l'attenzione e il dialogo (chiamato trattamento
morale). Hanno inziato liberando i malati mentali dalle catene, ristabilendo condizioni
igieniche dignitose, un vitto più sostanzioso, cose che a noi sembrano elementari
ma che all'epoca erano rivoluzionarie, appunto. Pinel fu subito affascinato dai
metodi gentili dell'infermiere Pussin, gli chiese "Che cosa succede quando si libera
un alienato furioso?" e Pussin rispose semplicemente così "Si calma".
Il potere infinito della gentilezza, dell'umanità, del dialogo e dell'attenzione.
Non dimentichiamoli mai, grazie a queste figure l'umanità progredisce.
venerdì 16 dicembre 2022
giovedì 15 dicembre 2022
POLLON E PILLON - IL FATTO QUOTIDIANO
https://www.ilfattoquotidiano.it/2022/12/15/cara-cristina-davena-alla-festa-di-fratelli-ditalia-attenta-a-non-confondere-pollon-con-pillon/6907084/
mercoledì 14 dicembre 2022
martedì 13 dicembre 2022
venerdì 9 dicembre 2022
VIVI LA TUA VITA
Vivi la tua vita, non puoi farne a meno.
Alla mattina cerchi il tuo volto allo specchio
e lo trovi un po'cambiato, quel poco che
basta per sentirti ancora in cammino.
Esci di casa con poche parole nelle tasche,
una manciata di saluti, un "ciao, come stai?",
i grossi interrogativi li lasci sul comodino,
li ritroverai la sera prima di coricarti.
Ti prepari una cena fredda, mentre nelle
lontane galassie le stelle ardono. Ogni tanto
ripensi a lei, alla sua pelle, ai suoi baci.
E ti porti sotto le coperte una vertigine.
mercoledì 7 dicembre 2022
martedì 6 dicembre 2022
lunedì 5 dicembre 2022
PENSIERI IMPENSABILI
Visse la sua vita fino allo spasimo.
Era uno spasimante.
*
Filmare una stazione ferroviaria è sempre un brivido
di cinematografia primordiale.
*
Le persone profonde mi vengono subito a noia.
Invece i superficiali sono fantastici: viene voglia
di accarezzarli.
*
Le relazioni più belle sono quelle in cui lui stira le mutandine di lei.
Senza lavarle.
*
Occhi della mia luce!
*
Non risalite alle cause ultime, per essere sereni è importante
non indagare troppo. Una bistecca è una bistecca.
Il mattatoio resti in ombra.
*
Fateci caso: nulla accade per caso. Per caso non siete d'accordo?
*
Vivere è gravissimo.
"Lei è vivo" mi disse il medico con lo stetoscopio.
E scoppiai a piangere.
*
Era un giocatore viaggiatore. Non ci crederete ma gli cadde
un asso nella Manica.
*
Passione e compassione.
Che altro?
*
Il mistero della vita è tutto qui: una stella alla distanza giusta
per abbronzarci.
*
In fondo sono timido: cerco sempre di essere al centro
della disattenzione.
*
Solo Dio può dire addio. Noi accontentiamoci
di piccoli arrivederci tascabili.
*
Mettete la polvere sotto il tappeto, ma assicuratevi
che sia un tappeto volante.
*
L'amore non è cieco: è tattile.
*
Prima di parlare non pensate. Non serve. Le parole sono già
pensieri stratificati. Sarebbe pleonastico.
*
La felicità: pisciare senza catetere e andare di corpo con regolarità.
Il resto è vanità.
*
Era femminista, ma non era femminile.
Tragedia.
*
Per alcune persone vivere senza fondamento è fondamentale.
Se non precipitano, non sono felici.
*
Cercate sempre qualcosa di portante nella vita. Anche un muro.
giovedì 1 dicembre 2022
RESOCONTO
Questa volta il calcolo è stato sbriciolato, polvere di calcolo,
sbriciolato senza pietà da un'urologa che è entrata nel mio
pisello con scientifica spietatezza, un'altra forma d'amore.
Le anestesie le reggo benissimo, del resto Morfeo è sempre
stato un mio amico, essendo un appassionato di sogni.
Anche a questo giro ho avuto compagni di sventura molto
interessanti: un fotografo amante della bicicletta e un medico
colonnello. Gino, il fotografo, mi ha lasciato addosso un
senso di solitudine pulita, aria fresca, limpida, un uomo
apprensivo ma con metodo, con razionalità "l'anestesia
non è mai a rischio zero", però è andato tutto bene ed è
stato con me solo un giorno, è ritornato alla sua bicicletta.
Mi ha confidato che il suo più grande piacere, dopo le
salite in bicicletta nella zona di Borgotaro, è quello di
andare nelle osterie dove si gioca a briscola, e provocare
gli avventori "briscolanti" con domande sibilline sui fatti
dell'attualità: guerra e pandemia. Il giorno dopo come
compagno di stanza è entrato Luciano, calcoli alla vescica
di 4 centimetri, colonnello medico che ha esercitato in
zone di guerra come il Kosovo, un uomo mite, gentile,
con la passione della biologia e dei fossili. Mi ha detto
che ha salvato un cavallo da un campo minato! Un eroe.
Abbiamo passato due notti assieme, mi ha fatto la storia
del cosmo e mi ha spiegato che l'evoluzione della vita
nasce sempre da un'imperfezione genetica che poi produce
cambiamenti epocali. Non vedeva l'ora di tornare a casa
dai suoi gatti e dai suoi cani ed era facile alla commozione,
si è messo quasi a piangere quando gli ho raccontato la
morte di Toby, il cagnolino che ha vissuto con noi per
quasi 18 anni. Ogni tanto lo vedevo che apriva un libro
e diventava serissimo, tutti testi scientifici, mi ha detto
anche che per quanto l'uomo possa studiare l'universo
che è come un grande palazzo pieno di stanze, ci sarà
sempre una stanza ulteriore che nessuno è in grado di
esplorare: in sostanza siamo tutti condannati al mistero.
Il momento più bello della degenza: quando è venuto
a trovarmi Giuliano, il mio vecchio compagno di stanza
del primo intervento andato male, mi ha portato dei
cioccolatini buonissimi e il suo sorriso fresco di umanità.
Mi hanno dimesso dopo tre giorni con il catetere, la cosa
più spiacevole di tutta la faccenda, ho dovuto convivere
sei giorni con un tubo conficcato nel meato, quando
urinavo il flusso allargava il tubo ed erano dolori, ma
mio fratello e mia madre mi sono stati vicini con amore.
Tolto il catetere sono tornato bambino, quindi uomo.
Ora è quasi finita, manca lo stent, da togliere fra tre
settimane circa e poi il piccolo incubo sarà alle mie
spalle, almeno per qualche anno, perché con i calcoli
non si può mai sapere, sono sempre pronti a riformarsi,
i maledetti. Questa estate ho conosciuto un signore
che mi ha detto che è stato operato sette volte di seguito
per via dei calcoli, ma del resto: la pace è un privilegio
solo dei morti, e finché siamo vivi si lotta e si gode.
Fino all'ultimo calcolo che nessun matematico sarà
mai in grado di capire, forse nemmeno Dio.
lunedì 21 novembre 2022
LA TAVOLA
La tavola è apparecchiata.
La vita pure. La finestra è
socchiusa. La pasta è calda.
La forchetta attende di fare
il giro su se stessa. Il cuore
batte, ma nessuno apre.
La porta è chiusa a chiave.
La vita pure. In Cina c'è
un uomo che sta respirando,
ma tu non lo senti. La gatta
fa le fusa. Il maialino è
nel forno. Il cervello vive
in una scatola. L'ospite è
in ritardo. La vita pure.
L'universo vomita Dio e
il coltello trema. La vita pure.
Il pigiama riposa sotto
il cuscino. I sogni dormono.
I terremoti giocano con
i cadaveri sepolti. Il cielo.
Il cielo asseconda le nuvole.
I fiori mangiano i vasi.
Le lacrime fanno traboccare
i visi. Il sole arde, il sesso
pure. L'ospite bussa.
L'erezione pulsa.
SETTE PENSIERINI
Essere gentili, avere la grazia del grazie.
*
Stamattina mi sono svegliato con la voglia di andare in Perù, ma dato
che sono pigro, scenderò a comprarmi una pizza.
Il Perù...però.
*
Non esistono uscite di sicurezza, tutte le uscite sono pericolose,
si esce da un incubo per approdare in un altro incubo.
*
Trattarsi come un estraneo, non darsi confidenza, non troppa.
Riconoscersi allo specchio è sempre una piccola sconfitta.
*
Vivere con semplicità, moltiplicando le zone erogene all'infinito.
Fino alla castrazione finale.
*
Mi sento un clandestino del mio corpo. Questa è l'unica forma
di spiritualità che arrivo a concedermi.
*
Io vengo alle vertigini.
domenica 20 novembre 2022
POESIOLA INTIMA
Vi informo già da subito che non ci sono tramonti e
nemmeno gabbiani. A me piacciono i prodotti per
l'igiene intima delle donne. Tutto ciò che riguarda
le donne mi piace molto. Chilly Gel. Detergente
intimo. Freschezza naturale a lungo. Formula fresca.
Dio, che bellezza. Arricchito con mentolo naturale
che dona freschezza intensa e duratura. Dio, Dio!
Società Italo britannica Manetti & Roberts.
Via Baldanzese 177, Calenzano (FI) Italy. Dio!
Vorrei ringraziare pubblicamente il signor Manetti
e il signor Roberts per questo splendido prodotto.
Il vostro è un lavoro meraviglioso, lo sapete vero?
Vorrei venire ad accarezzarvi il volto nelle vostre
case all'ora di cena, vorrei conoscere le vostre mogli,
i vostri figli, farmi accettare da voi, magari farmi
impudicamente invitare a cena, e godere di una
nuova intimità insieme a voi, eternamente grato
per la vostra Società Italo Britannica. Sia benedetto
da Dio il vostro fatturato, i vostri dipendenti.
Siete sulla fica di Ethel, anche voi, con amore,
con dedizione, con professionalità, carissimi e
rispettabilissimi Manetti & Roberts: io vi amo.
AFORISMETTI
Ogni cosa è volto. Accarezza con lo sguardo il mondo.
*
Se ti viene un timore maligno, non avere paura: l'anima è immortale.
*
Gli uomini mentono sempre per un semplice motivo: la verità
è fatta di silenzio.
*
Il vuoto mi fissa.
*
Prima di alzarti dal letto, fai dialogare il piede sbagliato
con quello giusto.
*
Nei vicoli ciechi io mi abbronzo.
*
Lascia in pace i problemi, non risolverli, è scortese verso i problemi.
La matematica è assassina.
*
Sciogli i tuoi dubbi nell'acido del delirio.
*
Vivi senza protezioni, altrimenti avrai una vita da preservativo.
*
Amare è non commettere mai delle follie. L'amore non può
finire in una camicia di forza.
*
L'ipocrisia delle dentiere: sorrisi finti.
*
Gli occhi sono la spocchia dell'anima.
*
Nella vita cerca sempre di fare le scelte sbagliate: è molto
più divertente.
*
Si può morire per un palo e salvarsi per un pelo. Siamo appesi
a delle vocali estratte a sorte.
venerdì 18 novembre 2022
giovedì 17 novembre 2022
DUE NEGRONI CON UN AMICO
Due Negroni con un amico. Patatine, noccioline.
Crostini al pomodoro. Una lasagnetta al pesto
proposta da una giovane cameriera. Tavolini
all'aperto. Milano, il cielo di Milano, i fanali
delle macchine, i passanti, ognuno con la propria
fretta. L'autunno di Milano. Si parla di filosofia,
tra una nocciolina e una patatina appare il nome
di Kant insieme a una ragazza che passa e ci
sfiora. E poi il sesso, si parla sempre di sesso.
"La pipì forse, la cacca no, la cacca mai".
A Milano, due amici, e la notte che scende
sulla città. Resta una nocciolina, unica e sola.
Un saluto. Una stretta di mano. A Milano.
"La pipì forse, la cacca no, la cacca mai".
SCRIVERE UNA POESIA
Scrivere una poesia senza fare per forza il poeta,
lasciando in pace le stelle almeno per una volta.
Ignorare anche il gioco della vertigine e dei ricordi.
Scrivere, solo per scrivere, fresco sgorgare senza
nessuna pretesa, se non quella di passare qualche
attimo assieme. Senza enfasi, anche senza amore.
Una poesia senza poesia. Per non andare a letto
subito. Per restare ancora tra i viventi e gli insonni.
Scrivere una poesia per solleticare l'alfabeto.
Una poesia senza gloria, senza applausi o altro.
Una poesia senza metrica, e persino senza musica.
Scrivere una poesia contro l'oblio o per l'oblio,
da consegnare al silenzio, senza enfasi, con garbo.
Una poesia da lasciare sul davanzale della notte.
Una poesia per non chiudere gli occhi, non ancora.
Scrivere perché hai voglia di fumare una sigaretta,
perché senti che sei solo ed è bellissimo esserlo.
Scrivere una poesia solo per questo: farti compagnia.
mercoledì 16 novembre 2022
EROISMO
Il mio eroismo domestico mi spinge a consumare
queste gnocchetti scaduti da due giorni.
In un primo momento ho pensato di buttarli,
poi mi sono detto di no, non si butta il cibo,
è peccato di Dio, in fondo sono scaduti solo
da due giorni, non è mica una tragedia, o no?
Voi che dite? Faccio testamento? L'idea di
mangiare gnocchetti scaduti non mi piace, ma
posso riempirli d'olio e formaggio, tra l'altro
formaggio fa rima con coraggio, forza Ricky!
martedì 15 novembre 2022
SUL MIO LETTO
Sul mio letto c'è un peso che non è il mio.
Un'altra forza di gravità. Con le tette.
A me piace lo zucchero sul limone, a lei no.
Faccio degli esperimenti. La prendo in giro.
Lei ride. Mi permette di esercitare il mio lato
sadico umoristico. La notte mi sveglio per
pisciare almeno tre volte, lei si sveglia ma
non mi dice nulla, è una creatura paziente.
"Non parlare di me!". Io parlo di lei e alla
fine se ne fa una ragione. E come si fa a
mettere la museruola a uno che racconta
la propria vita? Se sei nella mia vita, io ti
racconto. Ogni tanto cerca di scuotermi
con queste frasi "alla fine sei solo uno che
fa finta di essere un originale, di notte hai
gli incubi e ti lamenti, e sai perché? Non
sei contento di te stesso, non ti stupisci
mai, sei sempre uguale, incollato al tuo
personaggio che ti sei costruito". Perdono.
Io perdono. La perdono. E sapete perché?
Perché ha le tette, bellissime tette. Quando
le porto i mirtilli, i lamponi e le more,
con lo zucchero sopra e la panna montata,
lei mangia tutto come una brava bambina
e poi si scola il succo rimasto sul fondo.
Non paga: mi chiede altra panna montata.
Le piace la vita, le piace godere, è sana.
Allora la perdono, continuo a perdonarla.
"Non sei riuscito mai a mantenerti da solo,
vivi grazie agli altri". Ti perdono.
lunedì 14 novembre 2022
domenica 13 novembre 2022
Caro acufene - Il Fatto Quotidiano
https://www.ilfattoquotidiano.it/2022/11/13/caro-acufene-per-sopportarti-devo-imparare-ad-amarti/6868405/
GIORGIO, IL TASSISTA
Ieri alla mostra di pittura di Emanuele Gregolin con mio fratello Roberto e
Paola Zamboni, abbiamo apprezzato soprattutto i disegni a matita, una piccola
statua e un quadro che raffigurava un salotto fantasmatico e sanguigno.
Poi siamo andati a bere una birra con Paola, donna vispa, dall'intelligenza
frizzante, con due occhi freschi e penetranti ma pieni di pudore aristocratico.
Robi è tornato alla mostra e poi è andato a Rho a trovare il Pelè, ultimo
cantastorie delle osterie milanesi. Io e Paola abbiamo preso un taxi e dato
che la vita è un continuo palcoscenico è apparso Giorgio, il tassista.
Un uomo anziano, corporatura tarchiata, probabilmente siciliano di origine,
dalla guida piena di improvvisazioni urbane, con contorno di claxon a
redarguirlo. Abbiamo prima accompagnato Paola e poi mi sono fatto
portare a casa. Durante il tragitto Giorgio inizia a parlare dei suoi viaggi
turistici organizzati: Turchia, Capo Nord, Marocco, Norvegia, Germania,
Spagna e poi "ho fatto il viaggio più culturale del mondo, crociera sul
Nilo", gli dico che mio padre è nato in Egitto e lui "lei lo sa che Tutankan
soffriva di sifilide?" "Tutankhamon" "Sì, Tutankan, se va al museo egizio
del Cairo vede anche il preservativo del faraone, si rende conto?"
"Caspita" gli faccio eco. Dovevo pagare in contanti, allora mi sono
fatto lasciare davanti al bancomat "le lascio il cappello in macchina"
"ma no, mi fido, se lo porti dietro che fa freddo". Ritiro 100 euro,
poi mi avvicino al suo finestrino e posso scrutare il volto di Giorgio
per la prima volta, due occhi di brace e ridenti, mi fa "lo sa quanti
anni ho io? quasi 90, ho 87 anni, le sembro il tipo che va in pensione?
Vuole saperla una cosa? Io cerco ancora la fica, ma in casa purtroppo
non c'è più nulla da fare". Ci salutiamo. Per sempre. Torno a casa
a piedi, abito vicino al bancomat, mentre passeggio ripenso al verbo
che Giorgio ha usato "cerco ancora la fica", non mi ha detto "mi piace
la fica", ha detto che la cerca, la cerca ancora, guidando il taxi e
pensando al preservativo di TUTANKAN! Che uomo delizioso.
sabato 12 novembre 2022
BATTUTA DEL GIORNO
Si faceva tante illusioni. Bastava un invito a cena ed era cosa fatta.
Le illusioni ci stanno sempre.
PENSIERUCCI
Affacciati sul tuo volto. La senti la vertigine di ciò che sei?
*
Fuggi ma con classe: a gambe elevate.
*
Getta l'ostacolo oltre il cuore. E preparati un buon caffè.
*
Sputatevi allo specchio, ma che sia sperma, non saliva.
*
Che cosa farai del tempo che ti resta?
Il tempo non resta: fugge.
*
Sono un tipo ambizioso. "Sei un verme". Un verme ambizioso
che vuole scalare i fiori.
TRADIMENTO FILOSOFICO
Amore, ti ho tradito, sono stata con un altro.
Tradire significa consegnare al nemico, la persona
con la quale sei stata è un mio nemico?
No
Allora non mi hai tradito.
Ma ho goduto e tanto con un altro.
Allora? Godere è forse una cosa brutta?
Ma l'ho fatto a tua insaputa.
Tante cose non so di te, questa è una delle tante.
Ma tu mi ami?
Certo che ti amo, immensamente.
E come fai ad accettare che io abbia goduto con un altro?
Proprio perché ti amo sono felice che ti sia capitata una cosa bella.
Quindi posso continuare a vederlo e a scoparlo?
Come e quando vuoi, tesoro mio.
Ma se mi innamorassi di lui?
Sarebbe lecito, innamorarsi è bello.
Ma ti lascerei.
E perché mai?
Per vivermi una storia completa con lui.
In quel caso soffrirei, ma la sofferenza è nel conto dell'amore.
Senti, lui ha il cazzo più grosso.
Me ne compiaccio.
Mi scopa meglio, con più energia.
Ne sono assolutamente felice.
Sei esasperante! Sei un cornuto! Lo vuoi capire?
Sono solo un uomo che ama la libertà, anche la tua.
Ti amo.
Anche io, perdutamente.
Allora stasera esco con Igor?
Sì, fai pure.
Meglio, posso invitarlo a cena?
Se a Igor fa piacere.
Ci prepari tu qualcosa di buono?
Conosci i suoi gusti? Ama il caviale?
Ne va ghiotto!
E caviale sia, con champagne.
Sei un uomo fantastico.
Anche tu tesoro sei una donna fantastica.
Dopo la cena posso scopare con Igor nel nostro letto?
E'una persona pulita?
Pulitissima.
Va bene. Posso restare in casa o esco?
Meglio se esci, Igor è timido.
E sia.
venerdì 11 novembre 2022
AFORISMA DEL GIORNO
Sono talmente intelligente che mi commuovo, vivo
in una costante commozione cerebrale.
giovedì 10 novembre 2022
LA LOGICA AMOROSA
Ti lascio.
Perché?
Perché conosco a memoria i tuoi gemiti.
Ti lascio.
Perché?
Perché ormai sei parte di me.
Ti lascio.
Perché?
Perché uno più uno in amore fa tre.
Ti lascio.
Perché?
Perché è un diversivo.
Ti lascio.
Perché?
Non c'è un perché ma un et voilà.
Ti lascio.
Perché?
Perché ho voglia di pronunciare la parola addio.
Ti lascio.
Perché?
Perché no?
Ti lascio.
Perché?
Perché mi sono innamorato di un oltre.
Ti lascio.
Perché?
Perché voglio cambiare sesso.
Ti lascio.
Perché?
Perché nel tempo non siamo diventati due estranei.
Ti lascio.
Perché?
Perché è più bello.
Ti lascio.
Perché?
Perché c'è più avventura nel lasciarsi.
Ti lascio.
Perché?
Perché sei tu, tu, tu, tu, tu, sempre occupata.
Ti lascio.
Perché?
Perché voglio camminare con le mani in tasca.
Ti lascio.
Perché?
Perché non sei la mia mamma.
Ti lascio.
Perché?
Per tornare a scoprirmi davanti allo specchio.
Ti lascio.
Perché?
Perché fa più caldo senza di te.
Ti lascio.
Perché?
Perché ho finito le munizioni.
Ti lascio.
Perché?
Per giocare d'anticipo.
Ti lascio.
Perché?
Perché sono molto più bello di te.
Ti lascio.
Perché?
Perché voglio che ti innamori ancora una volta.
Ti lascio.
Perché?
Per diventare amici.
Ti lascio.
Perché?
Per ingarbugliare il futuro.
Ti lascio.
Perché?
Per dare cinque sensi all'ignoto.
Ti lascio.
PENSIERI DI FARINA
"Tu sei a senso unico"
"Vienimi incontro"
*
Era una persona affabile e ineffabile. Gestiva zone
di cortesia metafisica.
*
Quanti tesori riposano in fondo al mare. Eppure il tesoro è il mare.
Sempre in movimento.
*
Non date mai confidenza ai vostri limiti, una stretta di mano
di cortesia, al limite.
*
Fuggire non è arrendersi, si tratta solo di cambiare
paesaggio alla lotta.
*
Ogni giorno fai o immagina qualcosa di inconsueto.
L'inconsueto sia la tua consuetudine.
*
Puoi avere la verità in una tasca bucata oppure una
verità bucata in una tasca foderata.
*
Anche gli astronauti che sbarcano sulla luna sono migranti.
Noi siamo la luna dei migranti.
*
Una risata ci disseppellirà.
*
La puntualità è la cortesia dei re. Una scopata è regale quando
si viene nello stesso momento, in effetti.
*
Il sacerdote ha detto che Cristo si è incarnato per camminare insieme a noi
sulla Terra. Il cristianesimo è una passeggiata con resurrezione
in fondo al viale.
*
Oggi sono stato a un funerale e mi è venuta una curiosità:
se una persona muore durante un funerale? Che cosa prevede
in questo caso il galateo dell'addio?
domenica 6 novembre 2022
IL CONTRARIO
Bisogna tenersi al sicuro. Non uscire di casa, se non per fare la spesa,
anzi, meglio mandare qualcuno: uno sacrificabile, meno bello e meno
intelligente di noi. Bisogna stare attenti, guardinghi, diffidare di tutto
e di tutto, soprattutto delle persone povere e quindi invidiose del nostro
status di benestanti. Bisogna scegliersi donne brutte, non desiderabili,
in modo da passare la soglia senza battere la testa. Meglio non avere
amici, gli amici non esistono, ci sono solo persone che ci frequentano
per noia o interesse. Non fidarsi di nessuno, nemmeno della mamma!
Del resto lei è la prima colpevole: ci ha vomitato in un mondo crudele
e periglioso, senza nemmeno consultarci, grande e irrimediabile
ingiustizia, ma ormai che ci troviamo nelle pastoie della vita, urge
la massima accortezza, il calcolo implacabile e preciso. Mi correggo,
non accoppiatevi nemmeno, anche le donne brutte possono piacere a
qualcuno, non c'è limite alla morbosità dei gusti! Meglio restare autonomi,
poi la donna è volubile, si sa, la donna è mobile! Una puttana al
mese andrà più che bene per scaricarsi, fino a quando le terribili gonadi
non eserciteranno più la loro pressione malefica su di noi. Ecco, vivete
così, sotto le coperte, al sicuro, al calduccio, e in estate andrà bene
un condizionatore. Non viaggiate, i treni deragliano, gli aerei cadono,
le strade sono pericolose, i sentieri brulicano di briganti. Ecco, fate
così, questo consiglio è la mia suprema forma di altruismo, la mia
bontà, il mio dono, la mia ultima debolezza. Soprattutto non leggete,
non studiate, la cultura è perniciosa, fa tremare la mente. Niente
musica, niente poesia. Al limite solo l'architettura, ma di stampo
carcerario, createvi un fortilizio per difendervi dall'esistenza!
Guai a chi vi toglie la vostra camicia di forza, sia maledetto nei
secoli dei secoli. Gli arcobaleni fanno schifo, sceglietevi un colore,
uno solo: il vuoto. Strangolate sul nascere ogni entusiasmo.
Sono pericolosi gli entusiasmi, vi fanno venire voglia di vivere.
Invece bisogna morire, lentamente, senza sbavature, in stato di grazia.
La grazia del vuoto, del nulla e della morte. Polvere siete e polvere
tornerete, nel frattempo: mettetevi sotto il tappeto, e siate morti!
sabato 5 novembre 2022
PUNTI DI RIFERIMENTO
Carissimi Mario e Attimi (dolcissima e impagabile),
sapete benissimo che i miei punti di riferimento italiani
durante questa pandemia sono stati Roberto Burioni e la
bellissima dottoressa Viola, non altri. Mi attengo alle
loro direttive, si raccomandavano di vaccinarci tutti e
hanno detto che il vaccino ha salvato 20 milioni di vite,
non mi sembrano poche, anche perché per ogni vita
c'è un individuo che quella vita se la porta addosso.
Chi non si è vaccinato non ha fatto ai miei occhi una
scelta legittima ma egoistica e antiscientifica e per
quanto mi riguarda lo avrei condannato a una pena
detentiva o pecuniara per egoismo e imbeccillità, ma
per fortuna la nostra Costituzione non è Ricky Farina
ed ha garantito libera scelta, ma con le dovute
restrinzioni perché la scienza così ha stabilito insieme
al Governo. Per questo sono straconvinto che la
Consulta troverà pienamente costituzionali le scelte
del Governo dettate da un'emergenza assassina che
falcidiava soprattutto i più fragili, ed è anche per questo
che non vaccinarsi ai miei occhi è stato un atto di
estrema vigliaccheria e menefreghismo verso i più
deboli, cosa che io non tollero, avendo un nobiltà
d'animo naturale e una eleganza genetica direi
connaturata al mio essere. In attesa della teglia di
pasta al forno di Attimi, vi porgo i miei più distinti
saluti.
giovedì 3 novembre 2022
mercoledì 2 novembre 2022
NOSTALGIA VERDE
Dove sei? Quando torni? Mi manchi.
All'ingresso dei locali ti esibivo, fiero
delle mie punture altruiste, fatte per
amore dei più fragili, orgoglioso dei
miei dissimili scienziati (io non so le
tabelline), felice di essere cittadino
nel vero senso della democrazia.
Torna da noi, cara certificazione verde,
torna a separare i buoni dai cattivi,
torna a glorificare i responsabili e
a condannare gli irresponsabili che
si fidano della scienza e della tecnica
solo quando comprano il Folletto o
il Minipimer, o quando vanno dal
medico per la candida o la salmonella,
torna da noi a illuminare le nostre
vite repubblicane e istituzionali.
Sogno un green pass universale e
onnipervasivo, certificazione verde
speranza, per chi saluta il prossimo,
per chi è gentile, per chi fa attraversare
la strada ai vecchietti, per chi non
butta i mozziconi a terra, per chi non
tradisce, non uccide, non odia.
Non c'è bisogno di un virus per la
tua necessaria e luminosa presenza.
Torna da noi, certificazione verde,
torna a dividere gli stupidi da chi
ragiona e si affida alla scienza.
Dove sei? Quando torni? Mi manchi.
Tutto pass, in questa vita maledetta
e benedetta, tutto pass. E così sia.
BIOFOBIA
Biofobia: la vertigine
profondissima di esistere
che provoca attacchi di
panico e companatico.
martedì 1 novembre 2022
MANOMORTA FILOSOFICA
Azione di chi approfitta della stretta vicinanza con un’altra persona
per molestarla sessualmente appoggiando la mano su una parte del
suo corpo...di solito il culo, ma anche coscia, seno...e il viso?
Immaginiamo "filosoficamente" un uomo che invece di toccare il culo
di una donna abbia preferenza per il viso, immaginiamo un
accarezzatore seriale che vada sui mezzi pubblici per accarezzare
il volto di sconosciute. Sarebbe un molestatore?
Oppure la tenerezza del gesto esclude che sia una molestia
sessuale? O dipende dalla mano? Se è una mano sudata o
se è la mano di un vecchio o di un uomo dall'aspetto "strano"?
Se quel vecchio ha gli occhi buoni e dolci e accarezza volti perché
si sente solo? E'ancora molestia? Dipende da come si sente
la vittima, voi direte, se la vittima si sente offesa anche da una
carezza, allora è molestia.
Bene, quel vecchio sarò io fra molti, moltissimi anni (siate buoni),
andrò sui mezzi pubblici ad accarezzare volti, tutti i volti che
mi ispirano, volti rugosi, volti di fanciulle in fiore, volti virili, volti
rivolti altrove. Anche volti stravolti, donerò carezze affettuose.
Passare alla cronaca come il "molestatore delle carezze" non
sarà una vergogna per me, ma un piacere, un diversivo alla
solitudine della mia vecchiaia, e subirò il processo con dignità,
magari accarezzando il volto del mio giudice e del boia.
Concludo con una citazione da un film del mio adorato Cassavetes:
"la manomorta resuscitò toccando un bel culo".
In questo caso, nel mio caso, un bel viso.
E ora lapidatemi, ma con la ghiaia, per piacere.
lunedì 31 ottobre 2022
POESIA MOBILE
Non si vive una sola volta nella vita: appena si muore.
Poi è un mistero fitto fitto. Tanto ignoto che cola dentro
vasi d'ignoto, oscuri come un pozzo che precipita in un
pozzo. Non si vive solo una volta nella vita, il resto è
una valanga di mozzarelle (qui la poesia prende una
piega surreale), uno sfilatino d'assurdo dentro ignobili
supermercati senza sconti, magari in centri urbani dove
le persone camminano con la rivoltella negli occhi.
Quindi (qui la poesia si ferma un attimo alla ricerca di
ispirazione).......................................quindi se tu fai
di me una statua, sai che faccio io? Tremo. Tremo.
E uccido la statua che tu hai creato. Chi dice che i morti
che i morti che i morti...che i vivi che i vivi che i vivi,
trovare le differenze è arduo a volte, a giravolte, che
turbine di smeraldi infuocati (qui la poesia non sa più
dove andare e che fare di se stessa), che sentieri di
sangue fiorito sopra ventri di elefanti marmorizzati,
il lettore trova assurdo troppo assurdo questo gioco,
il poeta dovrebbe fermarsi ma è stanco di non scrivere
e scrive, ritorna il verso iniziale? No, fantasia al lavoro.
Sì, ritorna. Non si vive una sola volta nella vita: appena
si muore. Ecco, ora trovare un modo per uscire da
questa poesia, vediamo, una via di fuga, tipo: fresche
mozzarelle arcobaleno schiantano cieli di meraviglia.
ME STESSO - IL FATTO QUOTIDIANO
https://www.ilfattoquotidiano.it/2022/10/30/non-ho-piu-voglia-di-essere-me-stesso-a-voi-non-capita-mai/6850711/
PENSIERI DELL'ALTRO IERI
Portati dietro sempre una piccola vertigine, non si sa mai,
potresti avere voglia di precipitare.
*
Ho conosciuto una puttana che non riusciva a battere i marciapiedi.
Vincevano sempre i marciapiedi.
*
L'amore è cieco, per questo il sesso è scritto in Braille.
*
Prima o poi bisogna fare i canti con se stessi, e non bisogna
essere stonati.
*
Se l'universo inizia a starti stretto, hai una sola via di fuga: Dio.
I sarti non ti salveranno.
*
Allo specchio mi riconosco ancora. La riconoscenza è fondamentale.
*
Ho appena perdonato una zanzara che mi ha punto.
*
La mattina alzati dal letto per amore, solo per amore.
Altrimenti resta a dormire.
*
Chiedete agli altri se siete felici, se vi rispondono di no,
smentiteli con un passo di danza.
*
Nella vita bisogna sempre darsi un tono. A volte basta un semitono.
*
Bisogna stare con i piedi per terra, fino a quando la terra
non sarà sopra di noi.
domenica 30 ottobre 2022
venerdì 28 ottobre 2022
AFORISMA DEL GIORNO
C'è una taglia sulla felicità, tutti la ricercano.
Viva o morta non ha importanza.
BRADO
Complimenti a Kim Rossi Stuart che porta sulla schermo un personaggio
disturbante, acciaccato, rude e tenero al tempo stesso, senza cercare la simpatia dello
spettatore, e fa un film insolito per il cinema italiano, ambientazione western,
cavalli, "praterie" di casa nostra e cieli stellati. Un film che non lascia illusioni,
ma che riscalda il cuore per la verità dei sentimenti. Complimenti anche all'attore
Saul Nanni che interpreta il figlio e ci regala un'interpretazione da mettere
nel cassetto dei ricordi, insieme a qualche sogno abbandonato. Non era facile
non cadere nel patetico e mantenere il film allo stato brado, non era facile
domare questo film pieno di emozioni, senza sellarlo con degli stereotipi.
E Kim ci è riuscito, il film resta dentro, te lo porti a casa e ci ripensi.
Un film di razza. Per l'ambientazione e soprattutto per la scena finale
il film ricorda Clint Eastwood, infatti lo stesso Kim Rossi Stuart ne è
consapevole, tanto che fa dire a un personaggio "Ecco il Clint Eastwood
dei poveri". Ma non è al Clint pistolero il riferimento, bensì a quello drammatico
di Million Dollar Baby. Unico appunto: nella scena finale bisognava
evitare l'inserto del passato del figlio, bisognava restare nella stanza senza
il flashback, come fa Clint nel finale del suo capolavoro, perché quell'inserto
è frutto di una fragilità stilistica, una piccola mancanza di coraggio dentro
un film comunque coraggioso. Detto questo, mi tolgo il panama, bravo Kim!
L'AMORE
Io so che cos'è l'amore. Non è fare follie, non è beatitudine,
non è qualcosa che ti cambia la vita, non è un legame e non
è nemmeno mettere al mondo una creatura. Non è passione,
non è vertigine, non è nulla di tutto questo, anche se ne fa
parte. E non è nemmeno Dio. Non è l'universo, forse non è
nemmeno la vita. Potrebbe essere una radice, ma nemmeno,
e nemmeno un fiore che sboccia o una farfalla delicata. No.
Io so che cos'è l'amore. L'amore è lotta. Agonia. Rivolta.
L'amore è il sangue che cerca una via di fuga dal sistema
circolatorio, è una ferita che dona luce. Perché io sento la
lotta anche in una pietra sepolta, in un cadavere che non trova
pace nemmeno nel silenzio eterno. Non sono gli angeli, ma
i demoni della lotta a vivificare l'amore, a renderlo vero,
necessario, imprescindibile. L'amore è un muscolo che si
plasma nella fatica, nello sforzo incessante, nella violenza
trasparente e inquieta del respiro. L'amore è proliferazione.
Ha la stessa energia dei tumori, ci divora, ci mangia, è un
mostro terribile che ci rende veri, anche solo per un attimo.
Nell'occhio dilavato, nel letame e nelle viscere, nella gelida
sinfonia dell'addio, l'amore scava, scava, fino alle stelle.
giovedì 27 ottobre 2022
DA MIRO
Ieri con Roby Rosi siamo andati da Miro, ristorante di Viareggio.
Entrata alle 21 in punto. Crocchette di pesce e besciamella con
focaccia come antipasto di benvenuto, poi crostini alle arselle,
tre bianchi e tre rosati. Vino di accompagnamento un bel Vermentino
fresco in secchio pieno di ghiaccio. Poi risotto ai gamberi e
burrata, uno a testa, poi spaghetti bottarga, pomodorini gialli e
vongole, mezza porzione, poi spaghetti alla trabaccolara, mezza
porzione, poi Roby ha voluto anche come un bambino goloso
una cotoletta alla milanese con patate al forno! Poi dolce, Roby
un tortino al cioccolato, io il patatrac, una sorta di crème caramel
con amaretti, sherry di accompagnamento, che è un vino liquoroso
spagnolo molto denso, da meditazione. Che bello meditare, altro
che buddismo, al limite io e Roby siamo per il budinismo.
Roby era la quarantottesima volta che andava da Miro, la mia
era la diciottesima, sono maggiorenne. Fuori a fumare una
sigaretta, io, Roby non fuma. Un ragazzo indiano vuole darci
due rose! E continua a ripetere "perdè, perdè, perdè, perdè",
che lingua è? Perdè? E di che cosa vuole farsi perdonare?
Gli diamo 5 euro ma le rose può tenersele, se rientriamo da
Miro con due rose ci scambiano per...beh...meglio non dirlo.
Due caffettini, un bicchiere d'acqua e poi ritorno a casa, molto
e molto e molto lentamente, se mi fermano sono cazzi, c'è
il ritiro della patente, mentre guido Roby mi dice tutto felice
"che bella serata, eh?".
L'UNIVERSO DORATO
Mi scappa l'universo, non riesco più a tenerlo.
La vescica di stelle sta cedendo.
Corro, corro verso la porta di casa, apro
di fretta, butto il cappello sul divano,
intanto tiro giù la cerniera e mi fiondo in
bagno, appena in tempo per non farmi
l'universo addosso, piscio, piscio, piscio.
Un viaggio in autostrada alla mia età
può essere pericoloso, se al rientro trovi
il traffico della città. E poi questo stent che
ho nel corpo da più di due mesi, non facilita
certo la mia capacità di trattenere l'universo.
L'universo dorato.
sabato 22 ottobre 2022
RADICAL CHIC E POPOLACCIO - IL FATTO QUOTIDIANO
https://www.ilfattoquotidiano.it/2022/10/22/noi-radical-chic-siamo-persone-straordinarie-il-popolaccio-ci-fa-orrore/6841746/
mercoledì 19 ottobre 2022
NOTTATA
Ieri ho fatto nottata al chiosco di piazza Tripoli. Ho preso un hamburger
con il lardo, il miele e la menta, un bicchiere di spumante dorato e delle
patatine con la maionese. Mi sono messo a chiacchierare con Luca Loco,
il proprietario, e la sua dolce compagna Elisa, poi è arrivato Luciano
Pasolini, un uomo in pensione che ha dedicato tutta la sua vita all'ippica.
Ci siamo fatti dei grappini assieme, tanti grappini, poi Luciano si è messo
a cantare le canzoni di Califano "Il Califfo ha cantato sempre la verità,
più lo conosci e più lo ami". Gli ho offerto altri grappini perché cantava
per me, guardandomi negli occhi con molta dolcezza. Dopo mezzanotte,
molto dopo mezzanotte, Luciano Pasolini ha tirato fuori dal portafoglio
un santino di Benito Mussolini, e io ho pensato che fosse uno scherzo ma
non lo era. Pasolini di cognome e fascista nostalgico. L'ho guardato
bene negli occhi, ho cercato di capire se era un uomo buono e mi sono
detto di sì. Mi sono detto che Luciano Pasolini è fascista per motivi
affettivi, magari legati al padre fascista, e l'ho perdonato perché mi
cantava Califano con dolcezza, allora gli ho offerto un altro grappino.
Anche perché di cognome fa Pasolini. E poi il santino di Mussolini
è tornato nel portafoglio. Lui mi chiamava "il Farina", ormai siamo
amici, che posso farci? Se mi cantate Califano guardandomi negli
occhi...mi commuovo...perdo la testa e offro grappini a ripetizione.
martedì 18 ottobre 2022
UNO SGUARDO DI PACE
Oggi sono stato al funerale della mamma di Gabriele a Corsico,
la signora Anna, che ho avuto la fortuna di conoscere.
Sono arrivato con largo anticipo e mi sono preso due cosette
da mangiare, crocchette con la besciamella, cose così, e la
donna che mi ha servito al momento di pagare mi fa "complimenti
per il profumo, buonissimo", le rispondo che si tratta di
Intrigo, regalo della mia pupa. Compro anche due Estathé,
uno per me e uno per Gabriele. Salgo a casa di Gabriele e
lo trovo benissimo, ha messo su qualche chiletto che gli sta
proprio bene, e anche il volto è più sereno. Mi dice che non
è commosso ma emozionato per il funerale di sua mamma.
Beviamo gli Estathé e Gabriele mi parla dei Rosacroce e dei
processi alchemici di trasmutazione dell'essere umano, lo
ascolto divorando le mie crocchette. Poi sale il fratello che
è diversissimo, eleganza impeccabile ma formale, mentre
Gabriele ha un'eleganza tutta sua, sbrindellata. Andiamo
in chiesa, camminando fianco a fianco in silenzio.
C'è la bara con i fiori, il prete e il rito dell'Eucaristia.
Questo è il mio corpo. Questo è il calice del mio sangue.
Il mio cappello blu riposa sulla panca di legno.
Chiudo gli occhi e ascolto i canti gregoriani, la mia mente
vola ed è grata, il mistero della vita e della morte
si sciolgono nel canto, basterebbe questo per rendere sacro
questo ritrovo di esseri umani al cospetto della morte,
una morte fragilissima, in attesa della Resurrezione, per
chi ci crede, ma anche per chi non crede come me è
sempre una fonte di stupore angelico che riscalda il cuore.
Poi arriva la sorpresa finale (un dono del covid), il
prete dice "scambiamoci uno sguardo di pace". Non
più la vecchia e cara stretta di mano, ma uno sguardo.
Immagino un cieco, le sue mani pacifiche sul mio viso.
La messa è finita. Usciamo. Gabriele si accende una
sigaretta. Ci abbracciamo. Mi fermo a guardare la foto
di Anna che sorride, le dono il mio sguardo di pace e
poi mi allontano verso il 325, l'autobus che mi riporta
a Milano. Salgo e timbro il biglietto.
lunedì 17 ottobre 2022
IL MISTERO DELLO SCONTRINO
Perché lo scontrino che mi lascia la sartoria-lavanderia cinese quando
consegno i miei abiti, lo perdo regolarmente?
Questa volta ho tentato di ribellarmi al destino, dopo avere consegnato la
mia giacca bianca, l'ho conservato nella tasca destra dei jeans.
Oggi ho messo la mano nella tasca destra e lo scontrino
non c'era più, come mai? Che succede? Eppure i jeans sono gli stessi
e mi sono premurato di non mettere mai la mano nella tasca
destra in questi giorni di attesa, eppure lo scontrino è sparito.
Che cosa succede? C'è qualcuno che si diverte a farmi degli scherzi?
Forse è Dio stesso o il diavolo? O qualcuno mandato da Putin sta
cercando di farmi impazzire? Per fortuna la sartoria-lavanderia sa
che ho pagato, e non mi fa storie, ma lo scontrino una volta voglio
riuscire a darlo, almeno una volta nella vita, per fare vedere che sono
stato un buon cliente e che conservo con cura gli scontrini di pagamento.
Il prossimo lo inchiodo con una puntina al muro e metto una
videocamera fissa di sorveglianza, e voglio proprio vedere chi mi
fa questi scherzi. E se fossi io? La parte oscura di me? Il mio mister
Hyde degli scontrini delle sartorie-lavanderie cinesi? Rischierei di
diventare veramente matto...forse è meglio continuare a perderlo.
domenica 16 ottobre 2022
CORSO COMO, FURTO CON STRAPPO - IL FATTO QUOTIDIANO
https://www.ilfattoquotidiano.it/2022/10/15/caro-sindaco-sala-corso-como-e-come-il-bronx-ci-pensero-due-volte-prima-di-tornarci/6836575/
venerdì 14 ottobre 2022
NESSUNA PAURA
C'è Fosca che mi ha scritto che sono scivolato in basso e che ho paura dei commenti.
Il punto, caro Fosca, è che voi siete scivolati in basso con i commenti, vi avevo avvisati
di non nominare la mia famiglia in modo ineducato, la mia famiglia non si tocca,
noi Farina siamo fatti così. Tu, stupidamente, hai trasgredito e hai provocato la
chiusura definitiva del blog. Colpa tua. Non mia. Non è questione di paura ma è
una decisione antiemetica: la stupidità mi fa vomitare. E ho chiuso con chi mi fa
vomitare. Semplice, no?
Iscriviti a:
Post (Atom)