venerdì 23 dicembre 2022

IL TEMPO

Il tempo non passa, siamo noi che passiamo.
Al tempo non frega nulla del nostro passaggio.
Non ci saluta nemmeno, nemmeno un addio.
Siamo noi che diciamo addio al tempo e lui
fa orecchie da mercante. Cambiano le insegne
dei negozi e i nomi delle strade, nascono
nuovi palazzi e nuove piazze, ma non è il tempo,
siamo noi, con la nostra retorica quotidiana.
Il tempo non si è mai specchiato nel quadrante
di un orologio. Un Rolex non è il tempo.
Al tempo non frega un cazzo di avere un Rolex.
Il tempo non vola, siamo noi che voliamo via.
Perdiamo i denti, i capelli, i ricordi, siamo noi
che imitiamo i rubinetti in altra forma, ma non
è il tempo, siamo noi, la nostra carne deperibile.
Il tempo non ha carne, non ha ricordi, è il niente.
Un niente che è tutto. Non siamo noi che perdiamo
termpo, ci piacerebbe, in realtà è il tempo che
ci perde, e non gliene frega una beata minchia.
"Quanto tempo mi resta da vivere?" è una sciocca
domanda, bisognerebbe dire "Quanto Riccardo
mi resta da vivere?", non è il tempo, non è mai
il tempo, sei tu, sei sempre tu, incessantemente.
E non è nemmeno lo spazio, lo spazio tempo.
Viviamo le nostre agonie di contorno in pochi
metri quadrati, e abbiamo una manciata di fusi
orari da gettare negli occhi della morte, nulla più.
Il tempo non esiste, non è mai esistito, ci ha
sempre ingannato. E i ricordi? I ricordi siamo
noi, luce di stelle morte che giunge alla nostra
sete. Alterazioni morfologiche, niente di più.
Il tempo diserta anche le sale d'attesa, le stazioni
ferroviarie. Il tempo non si mischia alla vita
di noi non comuni mortali, ci schifa e ci evita.
Il tempo sta seduto sul suo trono invisibile e
regna sulla polvere, sugli universi in espansione,
sulle galassie scadute come il latte. Regna.
E non è mai passato, mai presente e mai futuro.
Ma un nulla che ingoia se stesso: regnando.
Noi siamo i suoi sudditi, i sudditi del Nulla.
E siamo noi che passiamo, non il tempo.

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