martedì 15 novembre 2022

SUL MIO LETTO

Sul mio letto c'è un peso che non è il mio.
Un'altra forza di gravità. Con le tette.
A me piace lo zucchero sul limone, a lei no.
Faccio degli esperimenti. La prendo in giro.
Lei ride. Mi permette di esercitare il mio lato
sadico umoristico. La notte mi sveglio per
pisciare almeno tre volte, lei si sveglia ma
non mi dice nulla, è una creatura paziente.
"Non parlare di me!". Io parlo di lei e alla
fine se ne fa una ragione. E come si fa a
mettere la museruola a uno che racconta
la propria vita? Se sei nella mia vita, io ti
racconto. Ogni tanto cerca di scuotermi
con queste frasi "alla fine sei solo uno che
fa finta di essere un originale, di notte hai
gli incubi e ti lamenti, e sai perché? Non
sei contento di te stesso, non ti stupisci
mai, sei sempre uguale, incollato al tuo
personaggio che ti sei costruito". Perdono.
Io perdono. La perdono. E sapete perché?
Perché ha le tette, bellissime tette. Quando
le porto i mirtilli, i lamponi e le more,
con lo zucchero sopra e la panna montata, 
lei mangia tutto come una brava bambina
e poi si scola il succo rimasto sul fondo.
Non paga: mi chiede altra panna montata.
Le piace la vita, le piace godere, è sana.
Allora la perdono, continuo a perdonarla.
"Non sei riuscito mai a mantenerti da solo,
vivi grazie agli altri". Ti perdono.


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