Vi riporto lo scambio avuto da Attimi con Luca sul Fatto, noterete
come il castello di carte della non razionalità venga subito giù
al primo soffio di uno intelligente. La povera Attimi, ancora ingnara
di trovarsi a scrivere con uno lucido, ci prova con un subdolo
"si informi" e quello la distrugge dimostrando che è molto più
informato ma sopratutto molto più lucido. C'è da divertirsi.
Luca:
Nel merito? Tipo osservare che avere -88,5% di infetti, -94,6% di ospedalizzati, -97,3% di ricoverati in terapia intensiva e -95,8% di morti in un epidemia che è stata causa di 130.000 morti accertati solo in Italia in poco più di un anno, sistemi sanitari di molti paesi al limite del collasso, privazioni di libertà individuali che prima non sarebbero nemmeno state immaginabili ed una crisi economica planetaria, possa considerarsi ampiamente nell'interesse comune (si, è un eufemismo)?
Poi, ovviamente, se, nel merito, tu hai qualche soluzione alternativa, hai un intero pianeta che pende dalle tue labbra.
Attimi:
salve Luca,
lei distorge quello che legge.
io non sono contro i vaccini, mai scritto che i vaccini siano inutili o che non bisogna vaccinarsi.
il merito a cui ci si riferisce è lo strumento del Green Pass che limita le libertà fondamentali, e paventa il pericolo di una deriva autoritaria in nome di uno stato di emergenza che non c'è,
come ha compiutamente elencato in percentuali lei.
legga la mia risposta data a Farina appena sarà visibile, che è ancora in attesa di moderazione.
e se lei, Luca, rimanesse in tema - l'ultilità e la costituzionalità o meno del Green Pass - la considererei una cortesia da parte sua.
grazie..
LUCA:
L'utilità del greenpass è insita nei numeri che ti ho elencato. Nel momento in cui tu stesso ammetti la correttezza di questi numeri, dovresti anche capire che sarebbe inutile quanto ingiusto sottoporre a restrizioni quanti sono vaccinati.
Fino a ieri non c'era scelta: alle restrizioni si doveva sottoporre tutti. Oggi la scelta c'è: o lockdown o vaccino. Che ognuno faccia la sua di scelta.
P.S.: "uno stato di emergenza che non c'è". Complimenti per la lungimiranza.. Ti faccio sommessamente notare che nemmeno a luglio scorso c'erano emergenze. Tempo due mesi e si è visto ciò che è successo. Imparare dall'esperienza è dimostrazione di intelligenza, sai?
ATTIMI:
e inoltre, se lei teme che si verifichi la stessa situazione dello scorso anno (senza vaccini), allora la campagna vaccinale che sta avendo successo per numero di adesioni, a cosa sarebbe servita?..
LUCA:
La campagna vaccinale serve per evitare che si ripeta quanto successo lo scorso anno. Ma con milioni di persone non vaccinate e nessuna restrizione (a differenza dell'inverno scorso, in cui le restrizioni c'erano) sarebbe un attimo aumentare ancora la pressione sugli ospedali.
ATTIMI:
o stato di emergenza era dettato dalle terapie intensive giunte al collasso.
i vaccinati infettano quanto i non vaccinati. Fauci dixit. si informi.
quindi quale utilità avrebbe il GP visto che vaccinati e non vaccinati avrebbero la stessa potenzialità di propagare il virus?..
LUCA (E QUI LA STENDE SENZA pietà)
"lo stato di emergenza era dettato dalle terapie intensive giunte al collasso"
Buon senso imporrebbe di evitare di arrivarci a tale situazione. Come dicevo, estate scorsa docet. Poi se uno proprio non ce la fa ad imparare dall'esperienza il problema è suo.
"i vaccinati infettano quanto i non vaccinati. Fauci dixit. si informi."
Una cosa è saper leggere. Un'altra è capire quello che si legge. Tu dimostri che essere in grado di fare la prima non significa riuscire anche nella seconda.
Provo ad aiutarti: Fauci ha detto che i vaccinati INFETTI, contagiano quanto i non vaccinati infetti. Però i vaccinati hanno molte meno probabilità di infettarsi dei non vaccinati. Cosa su cui tra l'altro avevi concordato pure tu nel commento precedente: già cambiato idea?.
Ed infatti Fauci ha detto "vaccinati che si infettano, un evento raro". Ripeto vaccinati che si INFETTANO. Ripeto, un evento RARO.
La variabile non è quanto sia contagioso l'infetto, ma quanto il non infetto sia suscettibile all'infezione. Ed il vaccinato lo è 10 volte meno rispetto al non vaccinato. Questa è l'utilità del green pass: far accedere a luoghi di grande aggregazioni soggetti meno suscettibili all'infezione ed evitare che quelli più suscettibili si espongano a condizioni con elevata probabilità di contatti con soggetti infetti.
Più chiaro?
ATTIMI:
e del caso recente della Queen Elizabeth, dove tutti i 1600 dell'equipaggio erano vaccinati con seconda dose, e di questi 100 si infettavano poco dopo una sosta per rifornimenti a Cipro, cosa mi sa dire? possiamo definirli eventi rari 100 infettati su 1600?..
LUCA:
Non lo so se siano rari. Raro è una quantificazione soggettiva, e ciò che è raro per me può non esserlo per te o per Fauci. Io mi sono limitato a riportare ed a spiegarti quanto ha detto Fauci, che tu hai voluto citare e di cui non avevi capito le parole. Se non ti piace il termine raro, palane con lui, non con me.
Per quanto riguarda la Queen Elizabeth, non essendoci un gruppo di controllo, i numeri che hai riportato non dicono assolutamente niente. O meglio dicono che anche i vaccinati si possono infettare, ma questo già si sa. Ma se non sai quante persone si sarebbero infettate nelle stesse condizioni se non fossero state vaccinate è anche inutile sapere quante si sono infettate di vaccinate. E' giusto un simpatico aneddoto da raccontare al bar. Ma le decisioni politiche (come il green pass) non possono essere prese sulla base di aneddoti da bar, ma devono essere fondate su dati oggettivi, numeri ed evidenze scientifiche. E come già detto, l'efficacia del vaccino nel prevenire l'infezione è dell'88% secondo i dati dell'ISS e dai risultati di alcune pubblicazioni scientifiche potrebbe anche superare il 90%
ATTIMI: (noterete che brancola nel buio e sputa casi a caso...)
e del caso Olanda, in cui ad un evento erano stati ammessi solo possessori del pass che successivamente hanno contratto l'infezione in gran numero, come me lo spiega?..
LUCA:
Te lo spiego con il concetto di probabilità: nessuno ha mai detto che sia impossibile che un vaccinato si infetti, ma è molto meno probabile, nell'ordine delle 10 volte meno probabile: infatti l'efficacia del vaccino nel prevenire l'infezione è dell'88% secondo i dati dell'ISS e dai risultati di alcune pubblicazioni scientifiche potrebbe anche superare il 90%.
Questo cosa significa? che se da quell'evento, ammettendo che fossero tutti vaccinati, sono uscite ad esempio 100 persone infette, in un evento analogo in cui fossero stati tutti non vaccinati ne sarebbero uscite 1000 di persone infette. Ora al fine di arginare un'epidemia, è meglio avere 100 o 1000 persone infette che possono a loro volta contagiare altre persone? Al fine di non sovraccaricare gli ospedali, è meglio avere 100 o 1000 persone infette che vanno a cena dai nonni?
E non sono domande retoriche: mi piacerebbe che tu avessi il coraggio di rispondere onestamente.
ATTIMI:
Ok, grazie per la risposta. c'è da sottolineare che questi vaccini mitigano l'infezione e che il loro scopo è evitare di contrarre la malattia in modo grave. nel caso della Queen Elizabeth mi hanno riferito che in percentuale si è infettato oltre il 6% del totale, e non possiamo chiamarla rarità, che ne dice?
quindi se abbiamo questa eventualità, il green pass, a cui sono contraria non mi pare la soluzione ideale. è un pasticciaccio.
un saluto, è stato un piacere dialogare con lei..
LUCA:
Lo scopo è anche di evitare l'aggravarsi della malattia. Ed anche di limitare la diffusione dell'epidemia: come puoi sapere che se sulla Queen Elizabeth fossero stati non vaccinati ad infettarsi non sarebbe stato il 60% dell'equipaggio?
ATTIMI: (prova un'ultima difesa disperata...)
Luca, essere non vaccinato non equivale ad essere infetto.
il vaccino non evita l'infezione, la puoi contrarre in modo asintomatico e infettare chi ha basse difese immunitarie. Fauci ha ammesso quello che sta avvenendo durante la sperimentazione clinica in atto, solo che forse l'eventualità non è poi così rara.
il tempo darà le risposte.
pertanto un green pass per vaccinati che possono comunque infettarsi e di conseguenza infettare altri,
che senso ha?
è uno strumento discriminante, che instilla nella gente false certezze e divide la popolazione in cittadini di serie A e serie B.
ma non voglio ripetere quello già scritto anche nel post precedente di Farina.
buon week end, non posso trattenermi oltre, e un po' me ne dispiace..
LUCA: (DISTRUZIONE TOTALE)
Ho già spiegato: è una questione di probabilità, di rischio.
Anche usando la mascherina puoi infettare ed essere infettato. Però ne diminuisce le probabilità, il rischio. Per questo la hanno resa obbligatoria.
Nel mondo reale non esistono certezze assolute. Esistono solo probabilità e rischi. E le decisioni vengono prese in base ad una valutazione delle probabilità e dei rischi.
Il vaccino non garantisce di evitare l'infezione. Però il vaccino rende meno probabile l'infezione. Il vaccino diminuisce il rischio di essere infettati.
Il green pass non serve per creare cittadini di serie A e B. Serve per dare ai cittadini una scelta: o vaccino o lockdown. Perchè se i contagio ricominciano a crescere e gli ospedali a riempirsi, saranno applicate inevitabilmente nuove restrizioni. Che senso avrebbe applicare queste restrizioni a tutti? E' giusto che Tizio vaccinato e quindi che corre meno rischi di essere contagiato (e quindi di essere un vettore dell'epidemia) sia chiuso in casa come Caio che, per sua scelta, ne corre di più? E' così difficile accettare che ognuno faccia la propria scelta e che si prenda anche la responsabilità della stessa?