Vuoi mettere il gusto si dare buca sui lavori? Di rimandare alla settimana prossima? Di non rispondere mai più al telefono, o a prendere per il culo, qualcuno che ci hai lavorato, e ti è andato sulle palle? Di rispondere, quando hai due soldi da parte, a quelli che ti chiedono se stai lavorando: "NO, questo periodo non ho voglia di fare una minchia!" La libertà è scegliere quando e quanto, e se vuoi lavorare. Fattelo RI-spiegare da Silvano, che non l'hai capito!
La vera perfezione dell'uomo non sta in ciò che l'uomo ha ma in ciò che l'uomo è. La proprietà privata ha schiacciato il vero individualismo e ha instaurato un individualismo che è falso. Ha impedito a una parte della comunità di essere individuale facendola morire di fame; ha impedito all'altra parte della comunità di essere individuale mettendola sulla strada sbagliata e ostacolandola. In realtà la personalità dell'uomo è stata talmente assorbita dai suoi possedimenti che la legge inglese ha sempre trattato i reati contro la proprietà con molta più severità dei reati contro la persona, e la proprietà continua ad essere la pietra di paragone della cittadinanza completa. Molto demoralizzante, inoltre, è quanto sia necessario industriarsi per fare denaro. In una comunità come la nostra, dove la proprietà conferisce distinzione, posizione sociale, onore, rispetto, titoli immensi, e altre piacevolezze analoghe, l'uomo, essendo ambizioso per sua natura, si prefigge lo scopo di accumulare proprietà, e continua ad accumularne tra fatica e tedio anche molto dopo che ha acquisito più di ciò che vuole e può usare e godere, o anche ciò di cui può essere a conoscenza. Ci si uccide dal superlavoro per difendere la proprietà. Dispiace che la società sia costruita su tali basi, che l'uomo sia stato incastrato in una situazione nella quale non può sviluppare liberamente ciò che in lui è meraviglioso e affascinante e delizioso: nella quale, di fatto, egli si perde il vero piacere e la vera gioia di vivere. È, inoltre, nelle attuali condizioni, molto insicuro. Niente, niente dovrebbe essere in grado di danneggiare un uomo, se non egli stesso. Niente dovrebbe essere in grado di derubare un uomo. Quello che un uomo ha davvero è ciò che è in lui; ciò che è fuori di lui dovrebbe essere una faccenda di nessuna importanza. Con l'abolizione della proprietà privata, quindi, avremo un'individualismo vero, bello, sano. Nessuno sprecherà la vita ad accumulare cose e simboli di cose. Si vivrà. Vivere è la cosa più rara al mondo: la maggior parte della gente esiste, questo è tutto.
Facile vivere in un mondo pieno di schiavi, ci sarà il giorno in cui gli schiavi smetteranno di esserlo, ci sarà meno pane qualche cornetto in meno, saranno brutte mattine per molti
E non ci sono manco andato pesante. Perché diciamocelo; Ricky è più dipendente, di un impiegato del comune, di uno spazzino, di un barista. È ancora dipendente dalla mamma come un cucciolo. Che tenerezza.
Non deve essere facile dipendere da qualcuno per tutto. Io è una cosa che non sopporto. Solo per i bocchini, quello si, l'unica cosa che mi piace... (almeno finché non mi faccio levare 2 vertrebbe). https://youtu.be/b1c7xxGYgRQ
leggiti Tutte le opere di Wilde e altre cosucce con Vera Passione per comprenderlo appieno, e poi ne riparliamo. le citazioni vengono fatte a proposito e in maniera mirata perché l'ho studiato e amato, so dove andare a pescarle, perché non l'ho semplicemente letto o sfogliato. le citazioni vengono fatte per dare un contributo al bellissimo post di Farina; per condividere un pensiero importante di uno dei più importanti scrittori e drammaturghi di fine '800, ed eventualmente metterlo in discussione confrontandolo con i tempi correnti, approvarne alcune parti; per approfondire l'argomento che ha proposto Ricky, accendere una discussione seria e scambiare pareri personali. rimani in argomento, duscutine e poni le tue idee, ed evita i tuoi tentativi di sminuire gli utenti per partito preso se vuoi partecipare in maniera matura al commentario. stai sereno..
strano modo il tuo per dirmi che non hai letto le Opere di Wilde. i tuoi commenti invece pensi che siano contributi pietre miliari in questo post che tratta un argomento ben preciso, che persone intelligenti possono sviluppare spaziando in tematiche interessanti?..
Modo del tutto semplicistico invece, il tuo e di Farina, di definire una condizione umana, quella dei lavoratori. Se fossi anche solo un po' meno stupida, e falsamente interessata, capiresti che
a) il lavoro umano ti permette a te e a quell'imbecille del tuo blogger di riferimento, di scrivere le sciocchezze che andate blaterando. Oltre a farvi vivere le agiate esistenze che dite di vivere.
b) su Wilde, di cui le opere sono solo una parte (e forse neanche la migliore e più prolifica) della sua vita, tu e moltissimi come te, ignoranti funzionali, non comprendete quasi nulla, se non quello che vi sembra di aver capito leggendolo.
Solo un blogger fallito e mantenuto dalla mamma può pensare che un essere umano, sia esso qualsiasi cosa voglia essere, non abbia segreti che non rivelerà mai.
Anche io contribuisco, e che la risata sia con voi Ricky, Attimi e tutti i commentatori "sani":
"Saccenti, se li conosci li eviti Si trovano ovunque: tra i parenti, tra gli amici, sul lavoro, a un corso e in tanti altri contesti. Loro sono lì, sempre pronti a elargire la propria sapienza, anche senza che glielo si chieda. Sono i saccenti, coloro che pensano di sapere tutto meglio di chi hanno davanti e non si trattengono dal manifestare questa presunta superiorità con consigli non richiesti, sermoni compiaciuti, critiche salaci ed evidenziando che soltanto loro sanno che cosa è bene o male, utile o inutile, giusto o sbagliato. Un esempio fra i tanti possibili: a pranzo o a cena insieme, se raccontiamo qualcosa di noi (una vacanza da programmare, una decisione difficile, un problema sul lavoro), ci sentiremo dire dai saccenti che loro lo saprebbero fare meglio, che conoscono un posto migliore, che la scelta ottimale è un'altra, trasmettendo questi messaggi: tu sbagli, tu non capisci, non hai fatto abbastanza, non hai scelto bene, non vai bene. I saccenti gesticolano in modo da valorizzarsi (indicano loro stessi, assumono posture da maestro, da capo o da padrone della situazione) e ti guardano come a dirti: sei sempre il solito inetto. Ciò accade soprattutto se ci rivolgiamo a uno di loro per un aiuto (che, se viene dato, è accompagnato da critiche e insegnamenti) o per uno sfogo personale (che non viene accolto ma rispedito al mittente con tanto di predica sugli errori compiuti). Se riuscissimo a guardarli con distacco e ironia, ci accorgeremmo subito che i loro atti sono ridicoli e grotteschi. Ma la loro spocchia, sommata al fatto che non di rado ce li troviamo tra i parenti stretti o tra i migliori amici o nello stesso luogo di lavoro, spesso ci irrita impedendoci di cogliere il lato comico del loro comportamento. Anche perché con loro non si può impostare un vero dialogo, non ci si sente mai capiti. E soprattutto, se siamo incerti o disorientati, possiamo fare scelte sbagliate, influenzati dalla loro finta ma prorompente sicurezza, che di solito non coglie per nulla le reali problematiche di chi hanno di fronte."
Pato Ben detto i saccenti sempre a muovere critiche anche pesanti agli altri non dicono la loro per primi, saltano su in un secondo momento e rivoltano amo di frittata il dialogo anche se mi sembra eccessivo dialogo perchè non ti danno spazio. i saccenti mi fanno sckifo
Se sa tutto lei, cosa ci stanno a fare gli altri commentatori? Sono superflui. Prego si accomodi, lo spazio è tutto suo, troveremo altrove, non si preoccupi. Il web è vasto e ci sono posticini dove la frequentazione è molto più gradevole e divertente. Non mi dica che non lo sapeva.
Concordo appieno con il pensiero di Wilde. Si lega anche a quello di Agosti che chiama "servi" chi si ammazza di lavoro per 9-10 ore al giorno. Sempre sul pezzo attimiespazi con le sue proposte, grazie. Ricky, il tuo post è un portento, complimenti vivissimi da chi ti segue da lontano. Saluti.
Agosti era mica quello che andava a parlare col capo dei celerini dicendo che lo riprendeva per un documentario, così non lo menavano come gli altri? E che si vantava di questa geniale intuizione?
Ma allora, stronzi che lo seguite com se fosse Scorsese... Non capite che i servi siete voi?
Quelli come Farina, Agosti... sono i nostri nazisti.
Sono nazisti, e razzisti, che dicono ai poveracci che sono servi, così che loro risultino i padroni. Che attualmente girano con le pezze al culo, chissà come mai. Mantenuti da stato e mamma.
Chissà come mai quando trovano uno/a che li sfancula, mettendoli semplicemente davanti alla loro stupidità, si mettono in circolo si tengono per mano e fanno il girotondo, a dirsi che loro sono i più intelligenti, come i bambini dell'asilo.
Ma loro, non sono bambini... A calci in bocca, nelle palle e in culo.
un saluto a te Anonimo che segui da lontano. è un piacere incontrare persone che riescono a guardare al di là del proprio naso. comunque, non mi preoccuperei più di tanto, dato che stiamo andando verso un mondo dove lavoreranno sempre più per noi - sostituendoci - i mezzi tecnologici, e l'essere umano occuperà solo quelle 3-4 ore nell'attività lavorativa per mansioni in cui la presenza umana sarà indispensabile. certo, occorreranno sempre più ingegneri preparatissimi e aggiornati in robotica, e l'Italia attualmente non brilla nella preparazione di tali figure professionali, anche perché le innovazioni corrono alla velocità della luce, ma il futuro è già qui. perciò, siano in gloria i computer che consentiranno all'uomo nuovo di vivere una vita più umana. ritengo che scaldarsi per posizioni che alcuni stanno già adottando (leggi Fosca e qualcun altro che già marcia in quella direzione) porti solo a negare quello che sarà (e lo scrivo con un sorriso). presumo che tu sia anche l'autore 15:05: perfetto! assolutamente perfetto!..
@attimiespazi . Sì, ero sempre io. A buon intenditrice bastano poche parole. Il vero piacere è stato il mio nel leggerla, cara Attimi. Verrò a trovarla in luoghi più consoni per scambiare due parole senza "interferenze", e mi farò riconoscere. A presto
@19:36 Rivolga le sue domande al signor Freddy Fosca che per primo ha espresso il pensiero, rafforzato da esperienza personale, e che lei ha chiare difficoltà oggettive a comprendere. Con il signor Fosca si intenderà benissimo grazie al lessico che amate usare. Addio.
45 commenti:
Vuoi mettere il gusto si dare buca sui lavori? Di rimandare alla settimana prossima? Di non rispondere mai più al telefono, o a prendere per il culo, qualcuno che ci hai lavorato, e ti è andato sulle palle? Di rispondere, quando hai due soldi da parte, a quelli che ti chiedono se stai lavorando: "NO, questo periodo non ho voglia di fare una minchia!" La libertà è scegliere quando e quanto, e se vuoi lavorare. Fattelo RI-spiegare da Silvano, che non l'hai capito!
La vera perfezione dell'uomo non sta in ciò che l'uomo ha ma in ciò che l'uomo è.
La proprietà privata ha schiacciato il vero individualismo e ha instaurato un individualismo che è falso. Ha impedito a una parte della comunità di essere individuale facendola morire di fame; ha impedito all'altra parte della comunità di essere individuale mettendola sulla strada sbagliata e ostacolandola. In realtà la personalità dell'uomo è stata talmente assorbita dai suoi possedimenti che la legge inglese ha sempre trattato i reati contro la proprietà con molta più severità dei reati contro la persona, e la proprietà continua ad essere la pietra di paragone della cittadinanza completa.
Molto demoralizzante, inoltre, è quanto sia necessario industriarsi per fare denaro. In una comunità come la nostra, dove la proprietà conferisce distinzione, posizione sociale, onore, rispetto, titoli immensi, e altre piacevolezze analoghe, l'uomo, essendo ambizioso per sua natura, si prefigge lo scopo di accumulare proprietà, e continua ad accumularne tra fatica e tedio anche molto dopo che ha acquisito più di ciò che vuole e può usare e godere, o anche ciò di cui può essere a conoscenza. Ci si uccide dal superlavoro per difendere la proprietà. Dispiace che la società sia costruita su tali basi, che l'uomo sia stato incastrato in una situazione nella quale non può sviluppare liberamente ciò che in lui è meraviglioso e affascinante e delizioso: nella quale, di fatto, egli si perde il vero piacere e la vera gioia di vivere. È, inoltre, nelle attuali condizioni, molto insicuro. Niente, niente dovrebbe essere in grado di danneggiare un uomo, se non egli stesso. Niente dovrebbe essere in grado di derubare un uomo. Quello che un uomo ha davvero è ciò che è in lui; ciò che è fuori di lui dovrebbe essere una faccenda di nessuna importanza.
Con l'abolizione della proprietà privata, quindi, avremo un'individualismo vero, bello, sano. Nessuno sprecherà la vita ad accumulare cose e simboli di cose. Si vivrà.
Vivere è la cosa più rara al mondo: la maggior parte della gente esiste, questo è tutto.
Oscar
Quindi ci stai dicendo che farai "i riccardini" gratis?
L'ipocrisia italica, farinesca, attimosa, pdosa, sinistrosa, partigianesca, e soprattutto grazie ai soldi di mammà, spiegata in 6 minuti.
https://youtu.be/rontxfEDu6A
quoto FF..
Attimi, l'unica cosa che tu sai sicuramente quotare, sicuramente e precisamente, è una cippa di cazzo. Ad occhio e al millimetro.
Telemetrica.
Facile vivere in un mondo pieno di schiavi, ci sarà il giorno
in cui gli schiavi smetteranno di esserlo, ci sarà meno pane
qualche cornetto in meno, saranno brutte mattine per molti
E non ci sono manco andato pesante. Perché diciamocelo; Ricky è più dipendente, di un impiegato del comune, di uno spazzino, di un barista. È ancora dipendente dalla mamma come un cucciolo. Che tenerezza.
Non deve essere facile dipendere da qualcuno per tutto. Io è una cosa che non sopporto. Solo per i bocchini, quello si, l'unica cosa che mi piace... (almeno finché non mi faccio levare 2 vertrebbe). https://youtu.be/b1c7xxGYgRQ
Eh, Wilde era avanti anni luce. Genio non a caso.
Il problema è che qui viene citato da una tizia che non ha capito un cazzo su chi era e come pensava OW
è arrivato Mistersotuttoio.
leggiti Tutte le opere di Wilde e altre cosucce con Vera Passione per comprenderlo appieno, e poi ne riparliamo.
le citazioni vengono fatte a proposito e in maniera mirata perché l'ho studiato e amato, so dove andare a pescarle, perché non l'ho semplicemente letto o sfogliato.
le citazioni vengono fatte per dare un contributo al bellissimo post di Farina; per condividere un pensiero importante di uno dei più importanti scrittori e drammaturghi di fine '800, ed eventualmente metterlo in discussione confrontandolo con i tempi correnti, approvarne alcune parti;
per approfondire l'argomento che ha proposto Ricky, accendere una discussione seria e scambiare pareri personali.
rimani in argomento, duscutine e poni le tue idee, ed evita i tuoi tentativi di sminuire gli utenti per partito preso se vuoi partecipare in maniera matura al commentario.
stai sereno..
.a
Missis NonSaiUnCazzo
La vera storia di Wilde sarà scritta e letta solo dopo che il MooD avrà desecretato il suo dossier. Forse.
E commentare come fai tu, fra citazioni, ovvietà e banalità da bimbetta cresciuta è un esercizio di stupidità evidente.
strano modo il tuo per dirmi che non hai letto le Opere di Wilde.
i tuoi commenti invece pensi che siano contributi pietre miliari in questo post che tratta un argomento ben preciso, che persone intelligenti possono sviluppare spaziando in tematiche interessanti?..
Andrea perché stai sempre attaccato al culo di Attimi?
Modo del tutto semplicistico invece, il tuo e di Farina, di definire una condizione umana, quella dei lavoratori.
Se fossi anche solo un po' meno stupida, e falsamente interessata, capiresti che
a) il lavoro umano ti permette a te e a quell'imbecille del tuo blogger di riferimento, di scrivere le sciocchezze che andate blaterando. Oltre a farvi vivere le agiate esistenze che dite di vivere.
b) su Wilde, di cui le opere sono solo una parte (e forse neanche la migliore e più prolifica) della sua vita, tu e moltissimi come te, ignoranti funzionali, non comprendete quasi nulla, se non quello che vi sembra di aver capito leggendolo.
12:11
aspetto di vederle uscire da lì i tortellini
i mitici "riccardini".
Solo un idiota può pensare che un autore non sia tutto nelle proprie opere: i suoi veri segreti.
Solo un blogger fallito e mantenuto dalla mamma può pensare che un essere umano, sia esso qualsiasi cosa voglia essere, non abbia segreti che non rivelerà mai.
Ma tu questo non lo capirai mai.
Anche io contribuisco, e che la risata sia con voi Ricky, Attimi e tutti i commentatori "sani":
"Saccenti, se li conosci li eviti
Si trovano ovunque: tra i parenti, tra gli amici, sul lavoro, a un corso e in tanti altri contesti. Loro sono lì, sempre pronti a elargire la propria sapienza, anche senza che glielo si chieda. Sono i saccenti, coloro che pensano di sapere tutto meglio di chi hanno davanti e non si trattengono dal manifestare questa presunta superiorità con consigli non richiesti, sermoni compiaciuti, critiche salaci ed evidenziando che soltanto loro sanno che cosa è bene o male, utile o inutile, giusto o sbagliato.
Un esempio fra i tanti possibili: a pranzo o a cena insieme, se raccontiamo qualcosa di noi (una vacanza da programmare, una decisione difficile, un problema sul lavoro), ci sentiremo dire dai saccenti che loro lo saprebbero fare meglio, che conoscono un posto migliore, che la scelta ottimale è un'altra, trasmettendo questi messaggi: tu sbagli, tu non capisci, non hai fatto abbastanza, non hai scelto bene, non vai bene. I saccenti gesticolano in modo da valorizzarsi (indicano loro stessi, assumono posture da maestro, da capo o da padrone della situazione) e ti guardano come a dirti: sei sempre il solito inetto. Ciò accade soprattutto se ci rivolgiamo a uno di loro per un aiuto (che, se viene dato, è accompagnato da critiche e insegnamenti) o per uno sfogo personale (che non viene accolto ma rispedito al mittente con tanto di predica sugli errori compiuti).
Se riuscissimo a guardarli con distacco e ironia, ci accorgeremmo subito che i loro atti sono ridicoli e grotteschi. Ma la loro spocchia, sommata al fatto che non di rado ce li troviamo tra i parenti stretti o tra i migliori amici o nello stesso luogo di lavoro, spesso ci irrita impedendoci di cogliere il lato comico del loro comportamento. Anche perché con loro non si può impostare un vero dialogo, non ci si sente mai capiti. E soprattutto, se siamo incerti o disorientati, possiamo fare scelte sbagliate, influenzati dalla loro finta ma prorompente sicurezza, che di solito non coglie per nulla le reali problematiche di chi hanno di fronte."
Non sono io che sono saccente ma siete voi che siete ignoranti (funzionali?).
Cvd
TvB
...blogger 50enne, precisiamo.
Quoto R.F.
Pato
Ben detto i saccenti sempre a muovere critiche anche pesanti agli altri
non dicono la loro per primi, saltano su in un secondo momento e rivoltano
amo di frittata il dialogo anche se mi sembra eccessivo dialogo
perchè non ti danno spazio. i saccenti mi fanno sckifo
A me fanno schifo gli e le ignoranti
Se sa tutto lei, cosa ci stanno a fare gli altri commentatori? Sono superflui. Prego si accomodi, lo spazio è tutto suo, troveremo altrove, non si preoccupi. Il web è vasto e ci sono posticini dove la frequentazione è molto più gradevole e divertente.
Non mi dica che non lo sapeva.
Fai la cosa che più ritieni giusta per te.
Per me puoi andare affanculo come dove e con chi vuoi quindi non stare a preoccuparti.
Concordo appieno con il pensiero di Wilde. Si lega anche a quello di Agosti che chiama "servi" chi si ammazza di lavoro per 9-10 ore al giorno. Sempre sul pezzo attimiespazi con le sue proposte, grazie.
Ricky, il tuo post è un portento, complimenti vivissimi da chi ti segue da lontano. Saluti.
Ha da venì Pol Pot per Farina, Agosti, e sto coglione sopra.
Vedi che poi capite. E di appieno c'avete solo il bucio der culo.
Agosti è uno che sa come usare i cretini.
Le cretine non c'è manco bisogno.
Agosti era mica quello che andava a parlare col capo dei celerini dicendo che lo riprendeva per un documentario, così non lo menavano come gli altri?
E che si vantava di questa geniale intuizione?
Ma allora, stronzi che lo seguite com se fosse Scorsese... Non capite che i servi siete voi?
M E R D E.
Precisamente. Quest'aforisma è il ritratto di Agosti. Complimenti.
Quelli come Farina, Agosti... sono i nostri nazisti.
Sono nazisti, e razzisti, che dicono ai poveracci che sono servi, così che loro risultino i padroni. Che attualmente girano con le pezze al culo, chissà come mai. Mantenuti da stato e mamma.
Chissà come mai quando trovano uno/a che li sfancula, mettendoli semplicemente davanti alla loro stupidità, si mettono in circolo si tengono per mano e fanno il girotondo, a dirsi che loro sono i più intelligenti, come i bambini dell'asilo.
Ma loro, non sono bambini... A calci in bocca, nelle palle e in culo.
I servi del Sistema e chi lo alimenta siete voi schiavi che lavorate 10 ore al giorno per soddisfare bisogni indotti. Bravi pecoroni.
un saluto a te Anonimo che segui da lontano. è un piacere incontrare persone che riescono a guardare al di là del proprio naso.
comunque, non mi preoccuperei più di tanto, dato che stiamo andando verso un mondo dove lavoreranno sempre più per noi - sostituendoci - i mezzi tecnologici,
e l'essere umano occuperà solo quelle 3-4 ore nell'attività lavorativa per mansioni in cui la presenza umana sarà indispensabile. certo, occorreranno sempre più ingegneri preparatissimi e aggiornati in robotica, e l'Italia attualmente non brilla nella preparazione di tali figure professionali, anche perché le innovazioni corrono alla velocità della luce, ma il futuro è già qui.
perciò, siano in gloria i computer che consentiranno all'uomo nuovo di vivere una vita più umana. ritengo che scaldarsi per posizioni che alcuni stanno già adottando (leggi Fosca e qualcun altro che già marcia in quella direzione) porti solo a negare quello che sarà (e lo scrivo con un sorriso).
presumo che tu sia anche l'autore 15:05: perfetto! assolutamente perfetto!..
.attimi
Io guardo aldilà della mia minchia (mi chiamano aquila) e vedo solo una gran massa di stronzi che sembra vivano sempre altrove.
Domanda per i due cretini qui sopra (Attimi e quello che viene da lontano):
ma se uno lavora le sue 8 ore è un po' meno servo? e 7? e se fa il part time?
Attimi li hai fatti o no un po' di "riccardini"?
Ma andate a dare via il culo va... anarchicamente.
@attimiespazi . Sì, ero sempre io. A buon intenditrice bastano poche parole. Il vero piacere è stato il mio nel leggerla, cara Attimi. Verrò a trovarla in luoghi più consoni per scambiare due parole senza "interferenze", e mi farò riconoscere.
A presto
@19:36 Rivolga le sue domande al signor Freddy Fosca che per primo ha espresso il pensiero, rafforzato da esperienza personale, e che lei ha chiare difficoltà oggettive a comprendere. Con il signor Fosca si intenderà benissimo grazie al lessico che amate usare. Addio.
20:18
tu e Attimi siete un tandem di coglioniaggine perfetto
Questa s'è portata un paio di imbecilli dal blog che ha da un'altra parte a reggerle il moccolo con Farina...
Ecco cosa gli chiedeva, gli ricordava anzi, l'altro giorno... Una collaborazione tra blog
Ma andatevene affanculo, ma fate vergogna
"Purtroppo per lui non è una buona settimana." Povero Napalm51.
https://www.youtube.com/watch?v=wDys2fQJVxQ
Mattaré, sei tu che fai i messaggi a post unificati?
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