martedì 21 febbraio 2012

UNA BELLISSIMA VACANZA


2 commenti:

rickyfarina ha detto...

Mi sento uno stupido adolescente che rivede le foto di un viaggio in California, è come sperimentare la morte di una persona ma nello stesso tempo sapere che quella persona è ancora viva ma è "un'altra". Paradossale morte di chi è più che mai viva nel mio cuore. Perché? Perché il mio cuore è vivo....

Medea ha detto...

Come un'adolescente stupida un paio di notti fa ho mandato una lettera a chi amo. Ad un certo punto c'era scritto così: <<“Sei amore. Sei la donna perfetta per me. Ma non possiamo stare insieme in questa vita”: il 10 luglio hai detto quanto è.
E io ora lo dico a te: “Sei amore. Sei l’uomo perfetto per me. Ma non possiamo stare insieme in questa vita”.
Perché in questa vita siamo corpo. In questa vita siamo viaggio. In questa vita siamo carne e sangue. E io ti amo come non posso amarti in questa vita. Perché tu non puoi essere per sempre l’uomo che dormiva nudo nel mio letto e che io ho guardato e ascoltato dormire per una notte intera, fino a che l’alba non mi ha sorpresa lì a pensare a quanto tu fossi perfetto, a quanta e quale fosse la mia fortuna ad averti vicino, a sentire il mio cuore battere all’impazzata per un tuo sms, a sognare di restare seduta vicino a te sulla spiaggia per sapere che odore hanno i tuoi capelli bagnati dalla salsedine; perché io non posso essere per sempre quella ragazza...>>.
E' stata la mia adolescenziale voglia di dirgli che l'amo dicendogli addio. L'ho detto a lui per non morire di abbandono. Per non crepare di rifiuto e di silenzio. Ma sto mentendo. A me stessa e a te. Gliel'ho detto nell'ingenua speranza di sentirmi dire una parola soltanto. Una sola. Perchè non posso sopportare la condanna a morte del mio amore. E' un amore così bello.
"Quella persona è ancora viva ma è un'altra": è questo il punto. E il loro essere vivi, più vivi che mai fa vivere il nostro cuore. Sia pure di dolore. Non c'è pace. Ma non la desideriamo.
Vedi? Sono solo una gallinella... avevo ragione poco fa e scrivo, ahimè, lettere d'amore!