mercoledì 29 febbraio 2012

GIOVANNI

La portinaia del mio condominio si chiama Rosaria. " Morire a 46 anni
non è ammissibile". Voglio fare mie le sue parole. Non è ammissibile
che Giovanni sia morto a 46 anni. Non lo ammetto. Ma come faccio a
negare la sua morte? Domani ci sarà il funerale. Giovanni si è sentito
male. Un ictus. Ed è morto. Pochi giorni fa. Come faccio a negarlo?
Sento che mi resta solo un'arma: l'amore. Attraverso l'amore voglio
negare la sua morte. Non voglio ammetterla. Non voglio accettarla.
L'amore nega. Annega la morte. Un brivido, solo un brivido mi separa
da Giovanni. Solo un brivido ci separa dalla morte, e quel brivido è
l'universo. E quel brivido si chiama Amore. Domani ci sarà il funerale
di un amico. Ci sarà il dolore di Raffaella, la sua compagna. Ci sarà
il dolore di Renata, sua sorella. Ci sarà il dolore dei genitori, dei parenti.
Degli amici. E ci sarà il mio dolore. E questo dolore non voglio negarlo.
Questo no. Il dolore non voglio annegarlo. Il dolore è amore. 

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