martedì 21 febbraio 2012

IL GIORNO DEI MORTI

1 commento:

Medea ha detto...

"Ricky Farina - Ricky Farina - Ricky Farina"... in questa ossessiva cantilena è la sintesi del grande mistero che mi spinge a spiarti.
Come ti spia il faro di quell'auto bianca. Quel faro ha avuto il coraggio di puntarti, avvicinarsi a te, innamorarsi di te... per lasciarti. Ma ti ha lasciato con tutta la sua luce ad illuminarti. "Io devo andare via, non posso amarti in questa vita: la mia luce però resta con te. Dentro di te. Per sempre. A scaldarti il cuore, a bruciarti l'anima, a spaccarti le viscere".
Era solo un faro. L'unico che ha avuto il coraggio di guardarti dentro. Di inabissarsi. Si è lasciato trascinare. Ha permesso che tu accendessi, dio divoratore, il fuoco dell'anima sua... e poi ti ha detto addio. "A dio". Tu aliti sulla materia e la fai anima, capisci? Dove passi sei lama. Che squarcia e fa venir fuori sangue vivo.
E quel 2 aprile hai squarciato il cielo. E hai creato la voragine. Godine ora. "Non so quando morirò". Tanto... è solo un macigno insopportabile. Come l'amore. A volte.

Se potessi scriverei oltre e altro. Ma questo che comincia è un notturno violentissimo. E solo i tuoi film possono raccontarlo.