nella filosofia del dandy c'è l'amore per la bellezza e l'estetica, che trova la sua summa nella dottrina dell'eleganza e della raffinatezza nel linguaggio e l'abbigliamento. Oscar Wilde ebbe una sviscerata passione per l'arte poiché considerava l'artista il creatore di cose belle. uomo coltissimo e dotato di raffinato umorismo, mise queste sue doti e il suo talento al servizio del teatro con le sue celeberrime commedie che ridicolizzavano la società vittoriana di quei tempi. ma fu anche prosatore, saggista, narratore e da ultimo drammaturgo. aveva una proprietà di linguaggio eccezionale e, da abile conversatore qual era, propose insieme alle sue opere anche se stesso avvalendosi di dichiarazioni provocatorie e variopinte che rasentavano la genialità linguistica, di pose studiatamente eccessive, facendo di sé un personaggio da ascoltare per stupirsi e di cui parlare sempre e comunque. l'auto promozione e il suo esibizionismo, furono però un'arma a doppio taglio per lui, per la curiosità morbosa che suscitò la vicenda che lo vide coinvolto. attraverso i suoi paradossi, secondo me, Wilde ha lasciato pillole di saggezza che ancora oggi si presentano incredibilmente attuali. i suoi paradossi, per quanto possano sembrare esageratamente ostentati, nascondono sempre una verità ineludibile. sono una sua fan accanita, lo adoro, lo amo, ho un rapporto speciale con lui e ho letto tutte le sue opere e l'ho "studiato" nell'arco di due anni, mi mancano ancora un paio di letture e quasi sicuramente diversi articoli di giornale che tradotti in italiano sono difficili da reperire. entro i prossimi due o tre anni conto di tornare in Francia per visitare la sua tomba. a proposito di paradossi, Oscar scrive nel suo Dorian Gray, capt. terzo:
"La via dei paradossi è la via della verità. Per mettere la realtà alla prova bisogna farla camminare su una corda tesa e la si può giudicare solo quando è diventata acrobatica"
Ricky, lo sapevi che esistono anche le donne dandy? :-)
tempo fa mi consigliarono "Filosofia Del Dandysmo" di Schiffer non l'ho ancora acquistato ma, se può interessare, lo segnalo ai naviganti di passaggio e a RF..
Bel discorso. Però alla fine io, per chiudere, avrei fuori il cazzo moscio, e ci avrei fatto l'elicottero. Sarebbe stato un gesto molto Dandy! Ah no, oops... il dandy non è mai volgare! Ahahahhahah!
3 commenti:
nella filosofia del dandy c'è l'amore per la bellezza e l'estetica, che trova la sua summa nella dottrina dell'eleganza e della raffinatezza nel linguaggio e l'abbigliamento.
Oscar Wilde ebbe una sviscerata passione per l'arte poiché considerava l'artista il creatore di cose belle. uomo coltissimo e dotato di raffinato umorismo, mise queste sue doti e il suo talento al servizio del teatro con le sue celeberrime commedie che ridicolizzavano la società vittoriana di quei tempi. ma fu anche prosatore, saggista, narratore e da ultimo drammaturgo. aveva una proprietà di linguaggio eccezionale e, da abile conversatore qual era, propose insieme alle sue opere anche se stesso avvalendosi di dichiarazioni provocatorie e variopinte che rasentavano la genialità linguistica, di pose studiatamente eccessive, facendo di sé un personaggio da ascoltare per stupirsi e di cui parlare sempre e comunque. l'auto promozione e il suo esibizionismo, furono però un'arma a doppio taglio per lui, per la curiosità morbosa che suscitò la vicenda che lo vide coinvolto.
attraverso i suoi paradossi, secondo me, Wilde ha lasciato pillole di saggezza che ancora oggi si presentano incredibilmente attuali. i suoi paradossi, per quanto possano sembrare esageratamente ostentati, nascondono sempre una verità ineludibile.
sono una sua fan accanita, lo adoro, lo amo, ho un rapporto speciale con lui e ho letto tutte le sue opere e l'ho "studiato" nell'arco di due anni, mi mancano ancora un paio di letture e quasi sicuramente diversi articoli di giornale che tradotti in italiano sono difficili da reperire.
entro i prossimi due o tre anni conto di tornare in Francia per visitare la sua tomba.
a proposito di paradossi, Oscar scrive nel suo Dorian Gray, capt. terzo:
"La via dei paradossi è la via della verità. Per mettere la realtà alla prova bisogna farla camminare su una corda tesa e la si può giudicare solo quando è diventata acrobatica"
Ricky, lo sapevi che esistono anche le donne dandy?
:-)
.attimi
tempo fa mi consigliarono
"Filosofia Del Dandysmo"
di Schiffer
non l'ho ancora acquistato ma, se può interessare, lo segnalo ai naviganti di passaggio e a RF..
https://www.ibs.it/filosofia-del-dandysmo-libro-daniel-s-schiffer/e/9788861581227
.@
Bel discorso. Però alla fine io, per chiudere, avrei fuori il cazzo moscio, e ci avrei fatto l'elicottero. Sarebbe stato un gesto molto Dandy! Ah no, oops... il dandy non è mai volgare! Ahahahhahah!
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