A ME

A me questa cosa che il 2 aprile farò 50 anni mi piace assai.
Mezzo secolo! Sto entrando nella storia!
Si dice: "50 anni e non sentirseli". Che sciocchezza!
Me li sento addosso tutti, uno per uno.
Come un rosario sulla pelle. Si dice che il tempo
abbia le ali, il tempo vola! No, non è vero.
Il tempo striscia, è come un serpente velenoso,
ti morde all'improvviso, ti fa male, ti morde i denti,
la memoria, l'organo pendulo, la prostata,
ti morde la memoria, gli occhi, le orecchie,
ma tutto sommato lascia in pace il gusto, l'olfatto
e il tatto. Con il gusto senti tutto l'amore(e l'amaro) del
veleno, con l'olfatto senti l'odore della decomposizione,
con il tatto senti i solchi della pelle, gli scavi che
il tempo incide, come un archeologo del nulla,
nella tua carne che geme come un neonato ribelle.
T'incurvi. Traballi. Ansimi. Godi di questo splendore
che è il tramonto. Al posto dei gabbiani, dei bellissimi
avvoltoi. Immagini la tua carcassa splendente
nel deserto. Hai sete di vita, sempre di più.
Anche una sola goccia diventa una fragorosa
cascata. Ogni attimo ha la vertigine dell'ignoto.
Le fanciulle che passeggiano nei parchi, ignare
della tua libidine, sono una frescura peccaminosa.
Finalmente, finalmente si avvicina quella stupenda
condizione: diventare un vecchio porco.
Ho sempre sognato di essere un vecchio porco.
Non mi sentirete mai parlare di esami alla prostata,
non mi sentirete mai parlare di reumatismi.
No, solo la fica, la fica fresca e pulsante, abiterà
nelle mia mente! 50 anni! Che favola!
Dio!