mercoledì 17 maggio 2017

SPARARE ALLE OMBRE - IL FATTO QUOTIDIANO

http://www.ilfattoquotidiano.it/2017/05/16/sparare-alle-ombre-e-legittima-difesa-e-comunque-me-ne-fotto-e-faccio-la-pasta/3590597/

49 commenti:

attimiespazi ha detto...

non ho ancora ben compreso quale sia il codice di comportamento sul FQ che devono adottare i commentatori che, si dice e pare, abbiano piena libertà di opinione.
una volta ho proposto come commento un tranquillissmo video musicale e me lo hanno bannato,
oggi ho proposto come commento un video per far pensare e me lo hanno bannato uguale.
il video rimosso è questo.

https://www.youtube.com/watch?v=5kaD0--Vo5U

non sarebbe male se al commentatore giungesse la motivazione del rifiuto da parte di chi si occupa della moderazione, così giusto per capire fino a che punto c'è libertà di espressione su una testata giornalistica on line che non si distanzia per nulla da tutta l'editoria italiana strillona..

.attimi

Anonimo ha detto...


Forse mi sbaglio, ma senza tanti giri di parole per decodificare i concetti del post, allegoricamente accostati alla legge approvata dalla Camera (ma non ancora dal Senato)sulla legittima difesa e l'adozione del concetto "grave turbamento psichico" se si agisce di notte, penso che esso, il post, sia riconducibile a questa chiave di lettura, con ogni possibile variazione del tema tenendo conto, a piacere, della personalità e della sensibilità del nostro blogger:

http://www.quipsicologia.it/il-nostro-lato-ombra/

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Per quanto riguarda la Legittima Difesa, penso che la difesa sia sempre legittima, trattandosi di un comporamento volto a contrastare un atto o un tentativo di prevaricazione (la difesa esiste perchè qualcuno attacca, offende).
Naturalmente la difesa - e in questo sta la legittimità- deve essere "proporzionata" all'offesa. Se uno mi fa il solletico sotto le ascelle mi difendo abbassando le braccia; se uno tenta di darmi un calcio sulle balle cerco di fermarlo ma, se insiste, lo fermo restituendogli il favore. E così via.
Poi c'è la percezione del pericolo. Siccome molti fatti di cronaca ci hanno insegnato che non sempre i ladri che entrano in casa di notte sono cresciuti alla scuola di quel gentiluomo di Arsenio Lupin, ma spesso sono balordi violenti, allora che si fa, come si reagisce prima che minaccia percepita si trasformi in violenza?
Difficile dirlo, però una cosa è certa: la politica non può decidere sulla base dell'emotività del momento e non DEVE cavalcare il problema per bassi fini elettoralistici.
Soprattutto attenzione all'uso delle armi. Sapere usare un'arma non è solo un fatto tecnico (facile da apprendere), non è la capacità di farla roteare alla Tex Willer e centrare il bersaglio, ma è un fatto fortemente psicologico (difficile da assimilare). Chi conosce le armi ne ha paura.
Io non ho mai tenuto armi in casa ( ma forse io gioco sulla "percezione" del pericolo che i ladri hanno di me: magari pensano che abbia un bazooka sotto il letto).

Giulio



attimiespazi ha detto...

ciao Giulio,
ho lasciato un mio parere sul FQ che accenna al mio punto di vista su questo argomento caldissimo preso in causa (in)direttamente da RF per vergare i suoi pensieri.
non sono al corrente dei dettagli della legge in discussione che, magari, andrò a leggere per approfondire e curiosare sulle specifiche e sui limiti che verranno imposti.
per quanto riguarda le armi, e le pistole in special modo, beh, ho avuto diversi contatti "diretti".
avevo uno zio carabiniere (la persona più pacifica di questo mondo che aveva a cuore la collettività) e ho sempre guardato con disinteresse la sua fondina sempre ben chiusa. ricordo anche con quanto amore mia zia (sua moglie) curasse in modo particolarissimo la sua uniforme, quasi come un rito, con gesti che forse volevano essere di magica protezione per il marito che svolgeva un lavoro rischioso. non gli è capitato mai nulla di grave (a parte un infortunio ad una gamba) e, prossimo alla pensione, ce lo ha portato via un infarto.

poi, mi è capitato di assistere ad una rapina in banca con una pistola che ha gironzolato davanti alla mia faccia per qualche interminabile e terribile secondo sotto le urla minacciose di quel volto nascosto da sciaroa e bertocchino. la pistola era carica? o era una scacciacani? bho, non lo saprò mai ma l'esperienza è stata tutt'altro che gradevole.

infine, a casa di un amici, mentre visitiamo la nuova villetta, il padrone di casa si scusa per la presenza sul comodino di una pistola per difesa personale. era bruttissima, pesante, agghiacciante, mi ha fatto venire i brividi. sì, l'ho impugnata un attimo ed è stata una sensazione vomitevole.

insomma, le armi le detesto e penso sempre che detenerne una possa far correre il rischio che, prima o poi, la si possa usare.
avere un'arma da fuoco in casa non è uno scherzo, ma mi chiedo se questa legge non sia, infine, una sconfitta di un Paese che non riesce a contribuire alla sicurezza del singolo con leggi inappropriate o, al limite, non giustamente applicate..

.attimi

attimiespazi ha detto...

E.C.
*(sciaroa)*sciarpa

attimiespazi ha detto...

P.S.
le variazioni sul "tema" nei post di RF sono sempre suscettibili di varie interpretazioni e succede più che spesso che gli ospiti esprimano le loro, spesso divagando ampiamente. ormai è uso, consuetudine e fisiologico che accada questo in base alle differenti sensibilità, relativamente al grado di accoglienza da parte di altri verso la promozione di una tematica che coinvolge tutti eventualmente suggerita da un commentatore, e il conseguente ed effettivo impegno ed interesse per un confronto ragionevole con chi la pensa liberamente e diversamente.
se Ricky voleva attirare attenzione titolando il suo post con parole di attualità e risonanza, e incentivare discussioni, c'è senz'altro riuscito.
i blog delle testate giornalistiche sono termometri sociali che fanno riflettere quando si sviluppano temi importanti che riguardano il quotidiano pratico che viviamo insieme ai nostri concittadini..

.attimi

Anonimo ha detto...

Io spero di non ritrovarmi mai a subire un'aggressione od un'intrusione in casa. In quel frangente c'è chi si immobilizza ....e c'è chi invece ...scatta l'istinto primordiale animalesco legato alla sopravvivenza....specialmente se viene violata casa sua ...il suo territorio privato ed intimo con familiari da proteggere. La paura ti fa reagire magari anche in eccesso di difesa, non stai certo a ragionare sui "se" ...se è armato, se è finta la sua pistola, se vuole solo rubare, se gli basterà quello che trova o se picchierà per far confessare l'esistenza di cassaforti inesistenti, se è sotto droga od alcol, se vuole anche violentare, se vuole uccidere perché è uno psicopatico anafettivo. La paura non ha etica, morale, ragione, legge, amore ....e tanto meno fa filosofia ......la paura uccide perché reagisce alla percezione di morte propria e dei propri cari e per sopravvivere. Chi ruba scassinando quando non vi è presenza dei proprietari ....è un semplice ladro, un parassita scroccone che vive sulle spalle del lavoro altrui. Chi invece aggredisce psicologicamente (facendo paura con minacce) e fisicamente con percosse ...intrufolandosi in negozi od in casa con presenti i proprietari .....è un predatore più pericoloso, si nutre di adrenalina di spavalderia di sfidare il rischio, chiaramente non ha nessuna umana empatia e probabilmente non avrà remore, al minimo movimento, a pestare duro ed a eliminare ciò che ritiene un pericolo per se. Il ladro ruba di nascosto ....il predatore ruba e cerca lo scontro con la vittima per mostrare la sua forza. Sarà meglio che questi predatori drogati di adrenalina, e pure di altra droga sintetica, abbiano ben chiara la possibilità di lasciarci la pelle ..in futuro molto più facilmente. Dal mio punto di vista ...il delinquente che ruba cercando lo scontro fisico per gratificare la boria del suo ego e sfogare spesso la sua violenta bestialità ... perde qualsiasi diritto in caso di ferimento o di morte. Chi di aggressione consapevole colpisce e di reazione in difesa perisce.....posso solo affermare "so cazzi sua". Della serie "chi è causa del suo mal pianga se stesso"....."chi rompe paga ed i cocci sono suoi". Chicca

attimiespazi ha detto...

per non parlare dell'impatto visivo del post sul FQ delle due foto con tanto di rivoltelle!! insomma, di risvolti filosofici ne vedo pochi in quelle foto, associate alla parola "legittima difesa", tenendo presente che un regista è ben cosciente dell'effetto messaggio che induce un'immagine. suvvia!
:-)
totalmente d'accordo con l'analisi di Chicca.

.attimi

Anonimo ha detto...

Inoltre ....stendo un velo pietoso per la gran stupidità dimostrata ....di chi ha voluto fare, in passato per scommessa o per divertimento goliardico, la finta rapina con pistola giocattolo, lasciandoci la pelle per la reazione della vittima inconsapevole della burla. Un atto grandemente stupido ....che ha reso una finta vittima un assassino reale....ed un falso delinquente una vera stupida vittima ...morta. Ed a parte la "necessità di sopravvivenza" che spinge alcuni a rubare con o senza violenza fisica ...(anche se questa necessità a volte è discutibile, visto che di poveri ce ne sono a bizzeffe ma riescono a vivere senza rubare od aggredire)... qua bisogna fare attenzione anche a cosa "si programma" dentro i giovani. Molti genitori non si accorgono, o ritengono che i loro bambini non lo faranno mai perché si illudono di aver dato loro dei valori, di certi videogame che addestrano alla violenza. Gioco irreale che addestra a colpire esseri diversi ed anche umani, vivendo il tutto con anaffettività/distacco...il tutto veicolato a menti in formazione. Menti che vengono nutrite in età sempre più precoce a colpire, sparare, far esplodere....senza provare ne empatia ne rimorso ....tanto è un gioco! Ma nella loro mente ...quale è il confine fra gioco e realtà? Per esperienza ...posso dirvi che molti non distinguono quel confine. Ed a posteriori ..in età adulta ....quella programmazione potrebbe innescarsi come un baco? Il comico Fubelli in merito ha ideato una clip....dove un bimbo molto piccolo si trastulla col videogame ...nonostante i buoni suggerimenti il piccolo sceglie sempre le opzioni cruente per farlo morire. Le clip ....fanno ridere .....ma grottescamente segnalano un reale pericolo....."attenzione a cosa programmi il tuo bambino". Chicca



riccardofarina69 ha detto...

Le foto vengono scelte dalla redazione.

riccardofarina69 ha detto...

Le foto vengono scelte dalla redazione.

attimiespazi ha detto...

ahi! quindi non puoi decidere liberamente, come proprietario intellettuale del tuo articolo, quale foto pubblicare a sostegno visivo dei tuoi pensieri? ma dove sei capitato, o capitano di tutte le libertà?
ahaiaaiahaii.

il supporto fotografico incide molto sul messaggio. ora (tanto per non andare troppo lontano nel tempo) ricordo gli articoli dedicati al tuo amico Diego che erano accompagnati da foto inneggianti la violenza fisica sui minori qui su internet. abbastanza inquietante e vigliacco se la verità del tuo amico andrebbe vista sotto un'altra luce, la più reale possibile.
questo per dirti che vedere due rivoltelle agita gli animi e leggo che alcune commentatrici si stanno punzecchiando andando sul personale e offendendo chi la pensa diversamente. così, io penso che la vista di due rivoltelle spiaccicate in bella mostra come immagine primaria possa generare
psicologicamente ripulsa o anche aggressività latenti.
se volevi dare un messaggio più pacifico perché la fotografia di due pistole e non, piuttosto, un piatto di spaghetti all'olio?
forse perché bisogna far notizia, attrarre i lettori, esattamente come hanno fatto notizia quelle urlate con tanto di fotografie sul caso del tuo amico.
è così che funziona l'ingranaggio ed io non sono certo la prima ad intuirlo.
il FQ non è diverso da altre testate on line, dove il potere del web è immenso.
quindi, ricordati sempre del potere che hai e che,come diceva qualcuno: "da un grande potere derivano grandi responsabilità".
buon lavoro Ricky,
un sorriso soffice a te..

.attimiattimosa

Paoly ha detto...

Le armi mi terrorizzano, il solo vederne una mi raggela il sangue... non posso nemmeno pensare ad un'arma in casa mia, non dormirei più, anzi non riuscirei a respirare, non per paura dei ladri ma di quell'arma.
E sono fortunata, non ho mai subito un'aggressione e mi rendo conto di non poter comprendere appieno cosa significhi, comprendo che una persona che si sente minacciata e che ha già subito aggressioni decida di tenere un'arma in casa. Del resto un ladro in casa mia avrebbe ben poco da rubare... ma mi rendo conto a volte di essere troppo ingenua e poco attenta a proteggermi. Non so cosa pensare di questo...
So solo che un'arma che era per legittima difesa un giorno potrebbe essere usata per darsi la dolce morte.... già. E che potrebbe finire in mano a un bambino... E l'arma è fatta per uccidere, solo un vero esperto riesce a mantenersi lucido e a mirare soltanto per ferire. E il cittadino medio non è un esperto... e se un ladro entra in casa e minaccia violentemente la vita tua e dei tuoi cari posso comprendere che nel panico possa partire un colpo che purtroppo uccide ma non posso comprendere un ladro che fugge freddato alla schiena. Non è giustizia ma una vita spezzata, per quanto misera e ignobile. Temo che una legge mal fatta, e nel nostro paese è legge che sia tale, possa portare a sentirsi in diritto di farsi giustizia a prescindere, e magari dal difendersi in casa si passerà a difendersi per strada... e poi dal difendersi al farsi giustizia... e poi? L'essere umano è imprevedibile, violento, vendicativo... e l'arma in mano a un essere umano uccide, quasi sempre.

Anonimo ha detto...

Esistono anche revolver con particolari proiettili che non uccidono usate per legittima difesa. Esisto, dunque mi difendo.

Unknown ha detto...

Non puoi scrivere "tappeto cinese"...cinese è un vaso. Blocchi tutto il racconto. Il lettore deve stare in ammollo, quando legge, tipo polpo in un secchio. Se sbagli 'ste cazzate non sai scrivere!

Unknown ha detto...

Scrivi così per passare il tempo, per sciupare inchiostro. Se vuoi scrivere; DEVI SCRIVERE BENE! Mica te lo ha ordinato il dottore!

attimiespazi ha detto...

premetto e sottolineo: secondo me!
una bella foto di riferimento per il bell'articolo poteva essere un personaggio di un fumetto noir, per dargli un'atmosfera più intrigante. quelle due rivoltelle hanno deprezzato il pezzo portandolo al livello di altri banali articolisti del FQ. che orripilaggine che hanno fatto i redattori..

.attimi

Anonimo ha detto...



Già che c'era la redazione del FQ poteva fare sintesi tra post e film.
Ma FQ non è Der Spiegel: Urlaubsland ITALIEN.

http://www.spiegel.de/spiegel/print/index-1977-31.html

@Anonimo 17 maggio 2017 11.30
Quel modo di difendersi porta il difensore alla tomba: meglio pregare. Ad ogni azione corrisponde una reazione, e il malvivente balordo che reagisce ai particolari proiettili che non uccidono uccide.

Giulio

Anonimo ha detto...


Freddy, i tappeti cinesi esistono e quelli datati, antichi, sono anche molto pregiati.
Quelli moderni invece sono in plasticone e tinti con verderame.

Giulio

Unknown ha detto...

Giulio non mi fare Cadorna a Caporetto! Hai capito quello che volevo dire, o sei stronzo.... fatto, finito, e vestito in divisa?

Unknown ha detto...

Ha usato "tappeto cinese" per tirare fuori "ombra cinese"...Una cagata da infimo livello.

attimiespazi ha detto...

eh già, Paoly, la paura fa novanta.
recentemente sono stata proprio a Budrio per affari e ho tastato direttamente il polso degli abitanti riguardo il sanguinoso fatto accaduto ai danni di un povero e onesto tabaccaio. erano coscientemente allarmati senza cadere nella fobia, speranzosi nelle forze dell'ordine e, seppur colpiti dall'accaduto in una zona relativamente tranquilla, non risparmiavano le battute auto ironiche per sdrammatizzare una realtà palpabile. due signori, anziani agricoltori, avevano timori e si percepiva nel loro parlare, mentre una coppia di mezza età commentava con frasi di circostanza pensando che, comunque, i tempi erano cambiati parecchio dai loro favolosi anni ottanta, e che nel cervello dei malintenzionati la parola scrupolo è totalmente assente e non sai mai chi hai la sfortuna di incontrare in casi come questo.
poi, il dialogo è passato ad altro, al lavoro, alla fatica e ai sacrifici di tirar su famiglia, ai figli e al futuro che aspetta loro. ecc.ecc.
ecco, vedi, riflettendo, io penso che se venisse minacciata da un estraneo l'incolumità delle persone che amo più della mia stessa vita farei di tutto per difenderle dalla minaccia. ti viene automatico a sangue caldo. avere una famiglia e un piccolo nido (la casa) e curarli con amore, giorno dopo giorno, affrontando le piccole difficoltà che la vita ci propone, rende giustamente protettivi nei casi di violazione di uno spazio che non andrebbe calpestato da nessuno e per nessuna ragione al mondo.
non biasimo chi ha il fegato di tenere una pistola sul comodino ed è psicologicamente pronto a trarne le conseguenze per un suo malaugurato uso, anche se a me fanno orrore le armi per lo scopo a cui sono destinate.
avere famiglia e dei figli è un'enorme ricchezza ma anche una "debolezza" in un mondo pieno di cattiverie.
chi ha figli capisce quello che intendo..

.attimi

attimiespazi ha detto...

comunque, dopo tutto questo scrivere e testimoniare, per rimanere in argomento, stasera mi rivedrò e mi riemozionero' con il capolavoro
"Un Borghese Piccolo Piccolo"
e con la magistrale interpretazione di Alberto Sordi.
consigliato a chi non lo avesse mai visto..

.a

Paoly ha detto...

Sono totalmente d'accordo Attimi. Quando sento certe notizie mi chiedo: cosa arriverei a fare? Mia mamma ha sviluppato una forma di fobia quasi patologica: allarmi, inferriate, escamotages assurdi... si era pure fissata di far mettere l'allarme in casa mia... e quando mi ritrovo sola per un po' di tempo va nel panico... è una mamma spaventata... ho sempre avuto paura delle armi ma un evento ha scatenato in me il terrore. Il 7 Luglio 2005 bombe esplodevano a Londra mentre io ci stavo giusto atterrando. Ma sull'aereo non ci è stato detto, presumo per non scatenare il panico. Scesa dall'aereo ho commesso un grave errore: ho acceso subito una sigaretta. E tutti sanno, tranne un'idiota come me, che è vietato... ci sono i rifornimenti di carburante... è stata questione di secondi, non ho avuto il tempo di realizzare... mi sono ritrovata spiaccicata contro un muro da un soldato, il suo mitra era... enorme, schiacciato contro il mio corpo mentre urlava e mi perquisiva, un altro accanto col mitra puntato, altri che perquisivano chi era con me. Quando mi ha mollata a terra... non mi reggevo in piedi... ero un vegetale su due gambe... e il "bello" doveva ancora venire! Non riuscivamo a capire ... soldati ovunque, armati fino ai denti, con quei mitra imbracciati, il silenzio assordante e poi gente esagitata... cosa stava succedendo? Non è stato bello scoprirlo... i nostri cari a casa erano disperati, loro sapevano eccome, non riuscivano a contattarci... noi avremmo dovuto giusto prendere quella linea del metro, uno scarto di tempo di mezz'ora più o meno... allucinante, paradossale! Per ore tutti "sequestrati" in aeroporto... il delirio. Ancora oggi quando vedo un'arma... è panico. Il papà del mio uomo, da buon siciliano che ne ha viste troppe, teneva una pistola nel comodino e un fucile nell'armadio. Come dargli torto? Quand'era giovane i mafiosi facevano stragi anche in pieno giorno, esecuzioni per strada... anni di carneficine. Cosa avrebbe dovuto fare un padre di famiglia? La paura della violenza genera qualsiasi tipo di reazione credo... ma anch'essa mi fa paura... può degenerare, divenire follia in persone labili ed esaltate... mah... pensare agli americani mi annichilisce... è così che finiremo per vivere? Spero tanto di no... :-)

Anonimo ha detto...


...e se le "ombre" notturne (le migliori, quelle che scivolano meglio dopo la rottura freni inibitori) sono venete, sparar loro è un inqualificabile, inutile spargimento di liquido vitale.

Giulio

attimiespazi ha detto...

@Paoly
sono sempre stata del parere che gli eccessi da una o dall'altra parte facciano perdere un po' il gusto della vita:
vivere di fobie e insicurezze è non-vivere, vivere incoscienti è vivere in un mondo a parte.
è una questione di equilibri, o meglio: "è tutto un equilibrio sopra la follia"..

.attimiequilibrista

Paoly ha detto...

@ Giulio
Geniale la tua...
Ma... sapete come chiamano i veneziani doc il loro spritz?!
OMBRA!!!!
Non ci avevo ancora pensato...!!!
"Dame un'ombra ciò! Buta buta!"
@Freddy
A me il tappeto cinese è piaciuto! I tappeti cinesi sono stupendi... l'immagine dell'ombra cinese che affiora dal tappeto istoriato è bella! No?
@Attimi
Già... io vivo per lo più incosciente... a volte è un bene altre no... la vita è bella perché è varia!

Anonimo ha detto...

Fra milioni di spermatozoi, quel giorno, sono stato solo io a farcela per esserci, perché qualcun altro dovrebbe porre fine al mio traguardo vincente che è l'esistere?

Paoly ha detto...

https://m.youtube.com/watch?v=ltc5EsuyBh4

Buon viaggio, giovanotto. Stammi bene caro...

Anonimo ha detto...

Grazie Paoly, difendete la vostra vita... non siate ingenui, a volte esiste un escalation della malvagità che va solo fermata se attenta alla vita innocente delle persone, ovviamente con tutte le indefinite circostanze del caso. Ad estremi mali.. mali rimedi!

attimiespazi ha detto...

scusa Paoly,
mi rivolgo a te, collega commentatrice, per una "consulenza".
ma sul FQ lasciare dei saluti generali a tutti i commentatori è disdicevole e fastidioso? cioè, è un comportamento fuori luogo elargire un piccolo gesto di vicinanza e appartenenza, spontaneamente, senza voler ricevere nulla in cambio, senza ricevuta di ritorno?
cioè, forse davvero internet non è per me, come mi sembra di sospettare.
hhhmmmm
non capisco con quale metro di misura si valutano i saluti ed i sorrisi che vorrei regalare. forse non è luogo ed io sono una deficiente. sembra davvero che un saluto, un sorriso mandi in confusione certe persone. ma come vivono il web queste persone? come un'eterna arena? etichettando gli altri per sport? cioè, sui blog molti vanno davvero in giro armati, pronti a sparare appena si paventa il sentore di una gentilezza.
che dispiacere immenso incrociare queste persone.
no, non ha proprio senso internet se anestetizza e rende fredde le persone.
davvero, internet mi piace sempre ma sempre meno. ma, forse sono io che ho sbagliato comportamento.
bohhhhhhhh
se riesci a darmi delle dritte, se hai esperienze in merito all'ambiente del FQ, te ne sono grata. così per tentare di capire, solo per questo.
mentre scrivo ho un sorriso (forse un pochino amaro) sulle labbra.
:-/

.attimi

Paoly ha detto...

Attimi... :-)
Sono tutt'altro che un'esperta. Visito sempre il sito del FQ per avere notizie aggiornate, il FQ è l'unico quotidiano che ancora compro senza pentirmene e stimo moltissimo Peter Gomez e molti altri giornalisti del FQ da sempre, quindi li sostengo come posso. Amo il giornalismo, il buon giornalismo... moltissimo. Commento poco ma mi interessa molto leggere i commenti: sono lo specchio della ns società... a volte mi spaventano davvero... ma è la realtà e cerco di capire... chi siamo... Ti dirò che credo tu debba fregartene, o mandare carinamente in quel luogo. Credo che certi individui siano soltanto persone con una vita triste, o ridotta a una parassita virtualità costante... non hanno nulla di meglio da fare e si sfogano sulla tastiera, urtando la sensibilità altrui... Vanno compatiti... :-)))))

Unknown ha detto...

Bah!...Se a voi va bene, a lui va bene. Allora va bene!

Unknown ha detto...

Lo capisco! Vedo la mediocrità, persino nel mio lavoro di ristrutturazioni. Nessuna fantasia. Cercano di chiudere prima possibile e non si spremono il cervellino, manco per casa loro. Come il nuovo...e già vecchio bagno di Ricky. Capisco fregarsene e lasciare tutto com'è, starsene muti e immobili, bene! Ma questo pressapochismo del fare, non lo capisco. Mi mettete tristezza.

attimiespazi ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
attimiespazi ha detto...

signor FF,
mi permetta:

- il mondo non è mai come vorremmo o
siamo noi a non essere mai come vorrebbe il mondo?

- Lei fa quello in cui crede o
crede in quello che fa?

.attimiintervistatrice

Unknown ha detto...

Il mondo mia cara, è infinitamente noioso. Poche eccezioni. Non si eccede, manco per scherzo... Brutta stronza di merda, mediocre e appiccicosa scassacazzi!...

attimiespazi ha detto...

olè..

Unknown ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
attimiespazi ha detto...

hai troppo ragione Freddy,
ho ecceduto con la mia presenza..




Unknown ha detto...

Insicura e stupida donnetta di casa: sempre nel dubbio, se mettere la testa nel forno; o l'ennisima teglia di lasagna! :-)

attimiespazi ha detto...

ahahahah.. sei uno schianto con le tue curiose elucubrazioni..
vai a nanna che domani ti aspettano le piastrelle del bagno (presumo), e non ti curar di me ma di Ricky, coraggio, su..

Unknown ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Unknown ha detto...

Ok mi sento qualche predicatore religioso su YT. Ruminano quelle quattro cagate della bibbia come le mucche l'erba...Mi rilassano! Notte

attimiespazi ha detto...
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Anonimo ha detto...

Er predicatore romano sturacessi ha ruminato quattro cagate der cervello suo. Robba già vista infinitamente noiosa.

attimiespazi ha detto...

grazie della risposta Paoly.
sai? è stampato da lungo tempo in me lo stesso pensiero che l'ultimo utente nel post di RF sul FQ ha espresso perfettamente.
è proprio così, non c'è pezza, e la mia piccola esperienza non fa altro che confermare invariabilmente e con una punta di amarezza tutto ciò.

mi permetto di riportarlo senza il consenso di MacFerrin, l'autore:

"Guardo i tuoi video, leggo i tuoi post, so perfino che hai un Giandante X appeso in casa (in famiglia ne abbiamo due)... ho come l'impressione di frequentarti e di aver conosciuto decine di persone tramite te (quella santa di tua mamma, Monica, Nicolino, Amanda, Marietto e via così), ma siamo estranei, perfetti estranei! Se ti incrocio per strada e non ti dico nulla, è perché fingo di non conoscerti o perché non ti conosco davvero? I social sono un inganno, sono la nostra ombra. È a quell'ombra – sempre e comunque la nostra – che dovremmo sparare.
Con affetto,
Maurizio"

ciao, Paoly, alla prossima..

.attimi

Unknown ha detto...

Anche oltre l'infinitamente! :-)

Unknown ha detto...

Però vedi anonimo, io mi occupo di sturar cessi, non faccio il poeta scrittore fallito, nella vita!

Unknown ha detto...

Voglio dire, Bartolomeo Vanzetti era un pescivendolo, Nicola Sacco un calzolaio. Tu ce l'hai un mestiere anonimo del cazzo?! O sei una merda spiaggiata?