martedì 2 maggio 2017

SEDUTO AL TAVOLINO DI UN BAR

Sono seduto al tavolino di un bar e mi godo il sole. Davanti a me c'è un ragazzo di colore in attesa di una elemosina passeggera.
Al mio fianco una vecchia signora spinge il suo sguardo verso lontananze solo a lei conosciute. Un altro signore legge il suo
giornale con compiaciuta serenità. Dietro di me due uomini con giacca e cravatta parlano di business plan. Osservo il ragazzo
di colore, osservo il suo sguardo, è uno sguardo che indaga la realtà, uno sguardo che si posa sui volti per cercare di carpire
un moto di simpatia, e ogni tanto alza gli occhi al cielo e sfiora le nuvole. Mi sento in debito verso questo sguardo libero e
così aderente alla luce. La vecchia è persa nei suoi ricordi, il signore con il quotidiano legge le notizie, gli uomini d'affari
si guardano negli occhi con lo scopo di costruire un profitto, solo il ragazzo ha uno sguardo libero, e forse nemmeno lui sa
che questa è la più profonda e vitale delle ricchezze. Mi alzo, preparo 1 euro, mi avvicino al ragazzo di colore, gli auguro
buona giornata e lascio cadere il mio piccolo obolo nel suo cappellino, lui si inchina come se fossi un principe, mentre sono
solo un uomo che si è messo ad ascoltare la realtà, quella che noi chiamiamo realtà, una chimera suscettibile di infinite
interpretazioni, per questo sfuggente e inafferrabile in modo definitivo. Mi giro e il ragazzo di colore mi sorride.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Tutti liberi di muoverci nelle nostre scelte.....ma tutti schiavi della sopravvivenza che ci obbliga ad "elemosinare" ...un mantenimento, uno stipendio, una pensione ...od un obolo an-passant, come una puntata sulla roulette, dagli sconosciuti. Forse guardando il cielo il ragazzo avrà pensato di aver corso per una ricca libertà ...ma in effetti di aver rischiato la vita per una misera schiavitù. Forse al suo paese, benché povero di apparenze occidentali, era libero di parlare con gli amici, di poltrire sotto un albero ombroso, di amoreggiare con la coetanea, di andare a pescare un pesce per pranzo e poi farsi un bagno. Chissà......cosa pensano veramente questi ragazzi quando si scontrano con la realtà occidentale .....dopo che tizi, per i loro intrallazzi ed interessi, sono andati ad ingolosirli con promesse da Pinocchio? Chissà se lo sanno di essere pedine mosse solo per l'ingrasso di altri? Sono sotto l'incanto del canto delle sirene di Ulisse "vieni, vieni ...nel paese di bengodi" cantano ufficialmente ...........ma ufficiosamente "vieni, vieni ....entra a far parte dell'indotto che fa guadagnare ed entrare soldi nelle nostre tasche". Si ...forse di libero ...ci è rimasto lo sguardo ...per interpretare realtà e sogno. Chicca

Anonimo ha detto...

"Quando fai l'elemosina non sappia la tua sinistra ciò che fa la tua destra"

attimiespazi ha detto...
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