martedì 9 maggio 2017

TI AVVICINI AL TUO VOLTO

Una bambina parla di un amore che si attorciglia nel vento.
Un luogo comune profuma d'ignoto. Il mattino ti offre una
giornata di sole e tu per sdebitarti giochi con la luce.
L'incanto di ciò che hai perduto. L'estasi di una tasca scucita.
Passeggi sulla terra con la leggerezza di un colosso in frantumi.
Nascondi sotto le palpebre qualche sogno ribelle.
Ti avvicini al tuo volto per pronunciare parole senza inganni.
E ti ritrovi solo tra gli uomini. Come un camaleonte sospeso
nel vuoto che sogna una foglia verde. E s'illumina il senso.


2 commenti:

Paoly ha detto...

Passo il tempo della mia vita ad annusare la luce e a trafugarne lo spettro nella sua placenta impalpabile. Luce espiro, buio inspiro. E mi ispiro. Luce e buio fondamenta di quella rocca sullo strapiombo che chiamo casa, essa altro non è che quell'immagine nello specchio che dovrebbe somigliarmi. Ma non c'è il mio volto. Il mio volto è scivolato dalle mura sconnesse, giù a farsi schiaffeggiare dalle onde di acqua e di sale. E' solo un profilo di sale in secca su uno scoglio frastagliato. Nelle faglie la storia del pianeta. Il mio bacio al pianeta è salato come le lacrime. Riso e pianto commossi di un essere che ritorna all'origine.

attimiespazi ha detto...


https://youtu.be/kvsxf6s4UxI